Corso preparto: come funziona?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 29/09/2014 Aggiornato il 29/09/2014

Per arrivare preparate al momento del travaglio, è molto utile seguire un corso preparto organizzato dagli ospedali, dalle Asl o dai consultori

Corso preparto: come funziona?

Praticamente, tutte le donne incinta sono a conoscenza della possibilità di frequentare un corso preparto. Non tutte, però, sanno in che cosa consistono esattamente questi corsi e quali sono i loro reali vantaggi.

Per tutte le esigenze

Il corso preparto viene organizzato sia dagli ospedali, dalle Asl e dai consultori sia da realtà private, come centri sportivi o studi medici. Ce ne sono di vari tipi: da quelli solo teorici a quelli più ginnici, che prevedono anche esercizi in acqua o movimenti di yoga. In genere, si consiglia alla donna di scegliere il corso preparto che risponde meglio alle sue esigenze e alle sue caratteristiche. Se possibile, l’ideale sarebbe frequentare i corsi proposti dalla struttura in cui partorirà per prendere confidenza con l’ambiente e con il personale. Meglio ancora, sarebbe fare i corsi con l’ostetrica che sta seguendo la gravidanza. In questo modo, solitamente, i benefici sono maggiori. 

Tanti vantaggi

Ma a che cosa servono i corsi preparto? Gli incontri innanzitutto permettono alla donna di essere informata su ciò che la aspetta: su come vivere gli ultimi giorni dell’attesa, su come riconoscere i segnali dell’imminente nascita del bambino, su come affrontare le contrazioni e che cosa fare una volta giunta in ospedale.  Essere consapevoli di cosa succederà in sala travaglio e parto, infatti, aiuta a ridurre l’ansia e la paura che inevitabilmente si provano in quei frangenti e a gestire meglio la sofferenza. Durante il corso, inoltre, gli esperti insegnano alle future mamme le tecniche di respirazione e rilassamento che possono tornare utili per contrastare il dolore delle contrazioni e accelerare la fuoriuscita del bebè. Alcuni corsi propongono anche delle attività fisiche, utili a rinforzare i muscoli coinvolti al momento del parto e ad alleviare i fastidi tipici dell’attesa.

Importante la condivisione

Non bisogna dimenticare, poi, che seguire lezioni di questo tipo permette di conoscere altre donne in attesa e, dunque, di condividere dubbi, paure e gioie e di scambiarsi consigli e suggerimenti. Un vantaggio psicologico non indifferente durante un periodo delicato come la gestazione.

Almeno 8 lezioni

Il corso preparto andrebbe seguito a partire dal sesto-settimo mese di gravidanza. La durata minima, in genere, è di otto lezioni: in questo modo si può effettuare un percorso di preparazione completo. L’insegnante del corso preparto può essere un medico, un’ostetrica o uno psicologo. La donna può scegliere il corso che preferisce: l’importante è che si senta sempre a proprio agio e abbia fiducia nel suo insegante. Al di là della scelta di frequentare o meno un corso, è importante che la donna prenda coscienza e percezione del proprio corpo. Ecco perché è utile che tutte le future mamme eseguano semplici esercizi fisici e di respirazione ogni giorno. Il ginecologo può consigliare i migliori. 

In breve

I COSTI SONO VARIABILI

Ovviamente i corsi preparto organizzati dalle strutture private sono a pagamento, con costi variabili. Quelli delle strutture pubbliche possono richiedere il pagamento di un ticket, ma dipende da regione a regione.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Piccolissima con stitichezza: che fare?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

La stipsi nel neonato è una condizione non significativa dal punto di vista medico, quindi non richiede esami o l'impiego di medicine particolari. Per favorire l'evacuazione si possono usare microclismi al miele specifici per l’età,  »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti