29° settimana di gravidanza

29a settimana: sei nel terzo trimestre di gravidanza, nella seconda metà del settimo mese.

Il tuo bambino ha ormai quasi raggiunto la lunghezza che avrà alla nascita, deve solo aumentare di peso. Lo spazio a sua disposizione nell’utero è sempre meno, ma lui si muove ancora con vivacità. Tu affronti l’ultimo trimestre di gravidanza con umore alternante e un po’ di disturbi legati al pancione che cresce.

Ecco gli indispensabili da sapere:

  1. Com’è il tuo bambino
  2. Come ti trasformi
  3. 29a settimana di gravidanza: sintomi
  4. Cosa è la sindrome della vena cava
  5. Calendario degli esami: attenzione al calo delle piastrine

Com’è il tuo bambino

Il suo cervello continua a svilupparsi, come anche gli altri organi. La testa non è più enorme rispetto al resto del corpo, ma ha raggiunto dimensioni proporzionate. Il cervello è in grado di controllare la respirazione e la temperatura corporea.

https://www.bimbisaniebelli.it/wp-content/uploads/2025/01/29-320x320.png

I polmoni maturano sempre di più e aumentano le possibilità che il bambino riesca ad adattarsi bene al di fuori dell’utero in caso di nascita prematura, anche se necessiterebbe di un supporto medico. La lanugo, ossia la fitta peluria che lo ricopriva completamente per difendere la pelle dal contatto con il liquido amniotico, inizia a cadere. Alla nascita il piccolo potrà avere un po’ di peluria ancora sulla schiena. Il cordone ombelicale inizia a coprirsi di una sostanza gelatinosa che serve a proteggerlo dal rischio di schiacciamento, visto che lo spazio a disposizione nell’utero è sempre più scarso.

https://www.bimbisaniebelli.it/wp-content/uploads/2025/01/26-1-320x320.png
Il tuo piccolo è infatti ormai lungo circa 38-38,5 centimetri (calcolati dalla testa ai piedini) e pesa in media 1 chilo e 250 grammi: più o meno come una noce di cocco.

Adesso il tuo bambino riesce a muovere gli occhi ed è più sensibile a luce, rumori, gusto e odori. Sembra che riesca anche a percepire la differenza tra la luce naturale e quella artificiale. A partire da questa settimana, in genere il piccolo inizia a girarsi e ad appoggiarsi al collo dell’utero, ma non resterà in questa posizione fino al parto.

Come ti trasformi

Ogni giorno diventi più “grossa” e la tua pancia è sempre più evidente.

https://www.bimbisaniebelli.it/wp-content/uploads/2025/01/29-settimana-320x480.jpg

Anche il seno è più gonfio, pesante, con le areole larghe e scure, pronto per l’allattamento. Ogni tanto potresti notare qualche goccia giallastra che macchia il reggiseno. Le perdite di colostro in gravidanza sono normali e sono il segno che le ghiandole mammarie si stanno preparando per allattare. Ormai hai la caratteristica andatura “ad anatra” un po’ dondolante, tipica della gestazione avanzata. Ma il tuo “fiore all’occhiello” sono i capelli: forti e lucenti, grazie agli ormoni della gravidanza.

Il tuo aumento di peso

Alla 29a settimana di gravidanza dovresti essere aumentata di circa 10 chili complessivi. Tieni presente che nel terzo trimestre il peso cresce più facilmente: cerca di non superare i 300 grammi alla settimana, soprattutto se il ginecologo ti ha già dato indicazioni in tal senso. Controlla comunque il tuo peso nel nostro calcolatore.

Come stai fisicamente ed emotivamente

La gravidanza procede verso il parto e ormai mancano poco più di due mesi alla nascita di tuo figlio. Può quindi continuare lo stato emozionale ricco di contrasti, che hai già sperimentato nelle settimane precedenti. Ti sembra impossibile che realmente tra qualche settimana terrai tuo figlio tra le braccia e il pensiero sarà probabilmente più intenso se sei alla tua prima gravidanza. Questo ti emoziona, ma forse ti preoccupa un po’: temi che qualcosa possa ancora andare storto, che il parto sia complicato, che succeda qualche imprevisto. Sappi che è del tutto normale provare queste sensazioni perché la gravidanza e la nascita hanno davvero qualcosa di misterioso. Dal punto di vista fisico, inizi a sperimentare i disturbi tipici del terzo trimestre, legati al progressivo ingrossamento dell’utero.

Tu e il futuro papà

I suoi diritti: il congedo di paternità

Se il tuo partner è un lavoratore dipendente del settore pubblico o privato ha diritto al congedo di paternità obbligatorio, di cui può fruire anche se tu non rinunci al tuo periodo di congedo.

Da qualche anno, il congedo obbligatorio per il padre dura dieci giorni (anche non consecutivi) e viene riconosciuto il 100% della retribuzione. Può essere richiesto dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto fino ai 5 mesi successivi alla nascita del bambino (o alla data di ingresso in famiglia di un bambino in adozione o affido) durante il congedo di maternità della madre lavoratrice.

È necessario presentare la domanda in forma scritta al datore di lavoro, almeno cinque giorni prima dell’inizio del periodo del quale si vuole usufruire, indicando i giorni stessi basandosi sulla data presunta del parto. Il congedo di paternità è definito obbligatorio nel senso che è obbligatorio riconoscerlo al lavoratore dipendente da parte del datore di lavoro, ma il futuro papà è libero di non usufruirne.

Il congedo obbligatorio si aggiunge a un altro diritto, il congedo di paternità alternativo (uguale al congedo di maternità) che però spetta al futuro papà lavoratore dipendente solo in situazioni estreme: decesso o grave infermità della madre o abbandono del figlio.

Identikit della 29a settimana

  • Seconda metà del settimo mese, inizio del terzo trimestre
  • Età gestazionale: da 28+0 a 28+6
  • Il tuo aumento di peso ideale fino ad ora: circa 10 chili
  • Lunghezza del tuo bimbo: 38-38,5 centimetri (calcolati dalla testa ai piedini), (26 centimetri dalla testa all’osso sacro) 
  • Peso del tuo bimbo: circa 1 chilo e 250 grammi

29a settimana di gravidanza: sintomi

I sintomi qui elencati sono i più comuni in questa fase della gravidanza. Non è detto che tu li debba avvertire tutti e con la stessa intensità. In ogni caso, parlane con il ginecologo in modo da sentirti più tranquilla.

Mal di schiena

https://www.bimbisaniebelli.it/wp-content/uploads/2025/01/mal-di-schiena-gravidanza-320x213.jpg

Si farà sentire sempre di più ed è dovuto alla postura che assumi a mano a mano che la gravidanza avanza. Il tuo bacino sporge in avanti, quindi per compensare l’equilibrio tendi a portare le spalle indietro. La colonna vertebrale assume allora una posizione innaturale, con la curva lombare più accentuata: di conseguenza, i muscoli e i legamenti della schiena, sottoposti a tensione, si infiammano, causando dolori.

Crampi muscolari

I crampi in gravidanza sono molto comuni e interessano piedi e polpacci. Si manifestano soprattutto di notte e sono dovuti alla carenza di magnesio, oltre che alla postura: il peso del pancione grava infatti sulle fibre nervose di bacino, anche e gambe, infiammandole.

Aumento di peso

Nel terzo trimestre tuo figlio aumenta soprattutto di peso, perché la lunghezza è stata ormai quasi raggiunta. Per questa ragione anche tu tendi ad accumulare più facilmente tessuto adiposo: fino a 500-600 grammi in più alla settimana. Parlane con il ginecologo, per escludere che l’aumento di peso possa dipendere da qualche condizione pericolosa, come il diabete gestazionale.

Altri disturbi molto comuni

Cosa è la sindrome della vena cava

La sindrome della vena cava in gravidanza, chiamata anche sindrome dell’ipotensione supina, è un disturbo circolatorio che compare soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza. Non colpisce tutte le gestanti e sembra che si presenti soprattutto nelle donne che hanno l’abitudine di dormire in posizione supina, vale a dire a pancia in su, con una struttura fisica esile rispetto alle dimensioni dell’addome. In questa posizione, l’utero (con il peso del feto e del liquido amniotico) va a comprimere il distretto sanguigno della vena cava inferiore (che raccoglie il sangue venoso proveniente dagli arti inferiori e lo veicola al cuore) impedendo al sangue di risalire al cuore. I sintomi consistono in vertigine, difficoltà di respirazione, pallore, accelerazione del battito cardiaco. Non è un disturbo pericoloso, ma può esporti al rischio di svenimenti. Parlane con il ginecologo: dormire su un fianco è un modo semplice e sicuro per evitare i disturbi.

Consigli di benessere

Le parole chiave per mantenerti in forma

Nell’ultimo trimestre i suggerimenti degli esperti hanno soprattutto l’obiettivo di alleviare i disturbi tipici di questo periodo, che sono legati all’aumento di peso e alla crescita del pancione.

  1. Ginnastica. Per alleviare il mal di schiena evita prima di tutto di sollevare pesi, di chinarti in avanti e di effettuare torsioni del busto. Ricorri a piccoli manubri in modo da rafforzare le braccia e i muscoli dorsali. Rivolgiti a una palestra dove insegnino ginnastica per gestanti e spiega il tuo problema, chiedendo esercizi che aiutino a ridurre il dolore e la contrattura.
  2. Fascia elastica. Non tutti la consigliano, ma in alcuni casi è di grande aiuto contro il mal di schiena. È infatti strutturata per sostenere il pancione e migliorare la postura, alleggerendo il peso nella zona lombare e quindi dando sollievo. Se non l’hai ancora provata, parlane con il tuo ginecologo oppure con l’ostetrica.
  3. Relax. Appena ti è possibile, trova il tempo di rilassarti in poltrona sollevando le gambe: è un modo per combattere il gonfiore agli arti inferiori e per ridurre il dolore nella parte bassa della schiena.
  4. Dieta sana. Aiuta a non mettere su peso in eccesso e a controllare la glicemia e il rischio di diabete gestazionale. No ai cibi ricchi di zuccheri e di grassi, sì alle proteine di carne, pesce (una miniera di acidi grassi eccellenti per lo sviluppo del sistema nervoso), uova e latticini. Anche i legumi, se non ti causano gonfiore addominale, sono una buona fonte di proteine oltre che di fibre, utili per la funzionalità intestinale. E non dimenticare frutta e verdura ben lavata, ricca di vitamine e minerali.

Miti da sfatare

Quando la pancia è a punta arriva un maschietto, quando la pancia è tonda sarà una femminuccia

FALSO. Non c’è alcuna correlazione tra forma del pancione e sesso del nascituro, nonostante quello che ancora oggi si sente dire. Infatti esiste anche un altro proverbio che recita esattamente il contrario: “Quando la pancia è larga sul fianchetto nasce un bel maschietto, quando la pancia è aguzza arriva una femminuzza”. La forma del pancione dipende in realtà da molti fattori, per esempio la larghezza dei fianchi della mamma, la quantità di liquido amniotico, la tendenza ad accumulare peso in una zona specifica, la posizione assunta dal feto e così via. Solo con l’ecografia (e a volte nemmeno così) è possibile conoscere il sesso del bambino in arrivo.

Il calendario degli esami

I controlli del settimo mese

Alla 29a settimana di gravidanza (e fino alla 32a) è possibile effettuare gratuitamente alcuni esami del sangue e, in caso di necessità, anche un’ecografia. Ecco di che cosa si tratta.

  • Emocromo, che valuta diversi parametri del sangue come globuli rossi e bianchi, per escludere la presenza di anemie e di infezioni o malattie in corso. È molto importante in questo periodo il conteggio delle piastrine.
  • Test di Coombs indiretto, per scoprire se sui tuoi globuli rossi ci sono anticorpi che potrebbero attaccare il feto durante il travaglio, con il contatto sangue/sangue, causando anemia emolitica.
  • Toxo-test, nel caso tu sia ancora a rischio di toxoplasmosi perché non hai mai contratto la malattia prima della gravidanza. Si dosano gli anticorpi IgG e IgM per escludere la presenza dell’infezione.
  • Ecografia, ma solo nel caso in cui tu o il bambino abbiate qualche problema.

Attenzione al calo delle piastrine

Un valore importante, che va verificato eseguendo l’emocromo, è il conteggio delle piastrine. Queste sono dette anche trombociti e sono componenti del sangue che regolano la coagulazione, impedendo che si verifichino emorragie. In gravidanza, il numero delle piastrine può calare, dando luogo alla cosiddetta piastrinopenia gestazionale, frequente soprattutto dal secondo trimestre in poi. Con la piastrinopenia gestazionale i trombiciti, che normalmente sono in numero tra 150.000 e 450.000/microLitro, arrivano a un numero più basso, circa 80.000. Succede per ragioni autoimmuni, malattie legate al sangue, forme di anemia e nei casi più seri a una complicazione della gravidanza chiamata preeclampia. Se le piastrine scendono eccessivamente, la donna durante il parto corre il rischio di avere una emorragia importante. Il calo delle piastrine è quindi una condizione che va accuratamente monitorata.

Per verificare l’elenco di esami e prestazioni in esenzione cliccare qui.

Quante ecografie si fanno?

L’ecografia è un esame utile e poco invasivo per controllare l’andamento della gravidanza, ma quante ne occorrono effettivamente? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne basta una, ma in Europa la media è due. In Italia solitamente se ne effettuano tre: una all’inizio della gravidanza per controllare l’impianto dell’embrione nell’utero, una attorno alla 21a settimana, chiamata morfologica, per valutare il corretto accrescimento del feto, una attorno all’ottavo mese per controllare che il feto, ormai grosso, stia bene e per monitorare l’utero e il liquido amniotico.

Non aspettare, pensaci ora!

È il momento della sua cameretta

https://www.bimbisaniebelli.it/wp-content/uploads/2025/01/dipingere-cameretta-320x213.jpg

Mancano oltre due mesi alla nascita del bambino, ma tra un po' sarai troppo ingombrante e i tuoi movimenti saranno limitati. Senza contare che tuo figlio potrebbe nascere prima. Tu e il tuo compagno dovreste quindi iniziare adesso a preparare la sua cameretta: non importa se è piccola, l’importante è che sia uno spazio tutto suo. Scegliete colori allegri ma tenui, optando per vernici atossiche e lasciando aerare bene il locale perché i colori asciughino. L’arredo minimo è costituito da lettino, armadio, cassettiera con fasciatoio. In commercio troverete proposte per tutti i gusti. Il nostro suggerimento è di scegliere arredi a misura di bimbo, che assecondino i suoi movimenti come nel modello della cameretta Montessori.

Curiosità sulla gravidanza

Il piccolo sa già piangere

Avresti immaginato che il tuo bambino è già in grado di piangere? Da alcuni studi compiuti su piccoli prematuri venuti al mondo in questa fase gestazionale è risultato che a 29 settimane il feto riesce già a reagire con lacrime e pianto ad alcune situazioni che lo mettono a disagio. Lo stesso succederà quando il piccolo sarà nato: a fame, nervosismo, disagio, paura reagirà con il pianto, con diverse sfumature.

28° settimana di gravidanza 30° settimana di gravidanza

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Quando si sentono i primi movimenti fetali?

Quando si sentono i primi movimenti fetali?

10/01/2023 Secondo Trimestre - settimane 14-27 di Laura de Laurentiis

È sempre un momento molto emozionante quello in cui la futura mamma comincia a percepire i primi movimenti fetali. Le risposte della dottoressa Silvia D’Ippolito nella nostra intervista  »

Quando passa l’affanno in gravidanza?

Quando passa l’affanno in gravidanza?

30/09/2022 Gravidanza di Nicoletta Modenesi

Può capitare, soprattutto nell’ultimo trimestre, di avere una respirazione difficoltosa, accompagnata dalla classica sensazione di “cuore in gola”, soprattutto in seguito a uno sforzo fisico, anche minimo. Ecco che cosa fare per alleviare il fastidio dell’affanno in gravidanza  »

Pre-eclampsia: perché è così importante prevenirla  e curarla?

Pre-eclampsia: perché è così importante prevenirla e curarla?

16/08/2022 Sintomi gravidanza di Roberta Raviolo

Per curare la pre-eclampsia, è necessario individuarla per tempo. Ma la prevenzione resta l’arma fondamentale per evitare le complicanze di questa malattia. Questo oggi è possibile anche grazie a un modello predittivo messo a punto da esperti italiani  »