A cura di “La Redazione”Pubblicato il 14/10/2019Aggiornato il 15/10/2019
I bambini riescono a percepire i volti già nel pancione di mamma. Ecco come
A partire dalla 34a settimana di gestazione il feto sarebbe in grado di distinguere i volti già nel pancione. È quanto sostiene uno studio pubblicato da un gruppo di ricercatori inglesi sulla rivista Current Biology. Per condurre l’esperimento i ricercatori hanno ricostruito con la luce di un laser un volto umano stilizzato (un triangolo con la punta rivolta verso il basso con due puntini in alto a rappresentare gli occhi) e lo hanno proiettato sul ventre di ciascuna donna in gravidanza coinvolta nello studio, mentre un ecografo seguiva i movimenti della testa del nascituro. Lo stesso esperimento è stato poi ripetuto rovesciando il triangolo, in modo che non fosse più identificabile con la forma di un viso umano: lo studio, svolto su 39 bambini dalla 34a settimana di gestazione in poi, ha messo in evidenza che il numero dei feti che hanno girato la testa verso la luce a forma di viso è stato doppio rispetto a quello dei bimbi che sono risultati attratti dal triangolo con la punta rivolta verso l’alto.
Terzo trimestre: il momento clou
“Nel terzo trimestre di gravidanza – hanno commentato i ricercatori sulle pagine di Current Biology – i feti umani hanno già la capacità di processare alcune informazioni che gli arrivano dai sensi. La differenza di comportamento fra le due forme che gli abbiamo presentato è stata molto netta”.
Attraverso l’utero
I ricercatori delle università inglesi di Lancaster e Durham spiegano che l’utero umano è molto più trasparente di quello che si credeva e, grazie a questa sua caratteristica, i feti nel grembo materno possono riuscire a vedere gli stimoli luminosi esterni attraverso la parete uterina. All’interno dell’utero, hanno scritto i ricercatori su Current Biology, “esiste una luminosità molto maggiore rispetto a quanto non si credesse in passato”. E questo rende possibile distinguere i volti già nel pancione.
Da sapere!
Sebbene la curiosità al riguardo possa essere tanta, è bene non cimentarsi in esperimenti fai-da-te.
Fonti / Bibliografia
The Human Fetus Preferentially Engages with Face-like Visual Stimuli: Current BiologyReid et al. find that the human fetus in the third trimester prefers to look at face-like
stimuli when contrasted with the same stimuli in an inverted configuration, suggesting
that this predisposition does not require postnatal experience and showing that the
delivery of visual stimuli via maternal tissue to the fetus is technically feasible.
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