Calcetti nella pancia: così il bimbo diventa forte

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 28/11/2018 Aggiornato il 29/11/2018

Monitorare i movimenti del feto può aiutare a identificare eventuali malformazioni muscolo-scheletriche prima della nascita. Ecco perché sono importanti i calcetti nella pancia

Calcetti nella pancia: così il bimbo diventa forte

Tutti parlano della gravidanza come di un  momento bellissimo e magico della vita di una donna e, infatti, uno dei momenti speciali che molti futuri genitori ricordano con maggiore nostalgia è quando iniziano ad arrivare i calcetti nella pancia: è allora che la mamma comincia a realizzare che il piccolo cresce, si fa spazio dentro il grembo e sembra voler interagire con lei. 

Indicatori della salute

Un motivo in più per mamma e papà per essere contenti   dei primi calcetti nella pancia arriva ora da una ricerca condotta dall’Imperial College London e dal Great Ormond Street Hospital (Regno Unito), secondo cui se il bimbo nella pancia scalcia è un buon segnale per la sua salute, perché calcetti nella pancia sono una forma di esercizio per sviluppare correttamente le articolazioni e i muscoli di gambe e braccia.

Risonanze magnetiche

Per giungere a questa conclusione gli autori dello studio hanno svolto un’analisi computerizzata delle scansioni di alcune risonanze magnetiche per creare modelli che descrivessero i movimenti fetali, riuscendo così a monitorare il comportamento di feti di età gestazionale compresa tra 20 e 35 settimane e a registrare se e quando davano calcetti nella pancia.

Nel terzo trimestre

La ricerca, pubblicata sulla rivista medica Journal of the Royal Society Interface, spiega che è a cavallo tra il 7° e l’8° mese di gestazione, ovvero intorno alle 30 settimane, che il nascituro si fa maggiormente sentire con calcetti nella pancia, spinte e altri movimenti: in questo momento della gravidanza, infatti, il piccolo è sufficientemente forte da sferrare colpi “ben assestati” e, allo stesso tempo, gode ancora di un buono spazio di manovra all’interno dell’utero. Col passare delle settimane, invece, la forza con cui il piccolo si fa sentire tende a diminuire perché lo spazio che ha a disposizione per muoversi diminuisce.

 

 

 
 
 

Da sapere!

I calcetti nella pancia del bimbo sono il segnale che tutto procede bene e il piccolo sta irrobustendo muscoli e articolazioni.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Citomegalovirus e paura del contagio

26/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se, durante la gravidanza, si teme che il proprio partner sia stato contagiato dal citomegalovirus, che si trasmette anche attraverso i rapporti sessuali, può essere opportuno verificarlo attraverso un dosaggio degli anticorpi specifici.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti