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Il dolore al seno in gravidanza è un sintomo molto comune e tante donne lo avvertono già nelle prime settimane dopo il concepimento. Può essere fastidioso, ma nella maggior parte dei casi è del tutto normale.
Infatti, è legato ai cambiamenti che preparano il corpo all’allattamento. Indossare reggiseni comodi, evitare indumenti troppo stretti e applicare impacchi tiepidi o freddi può alleviare il fastidio.
Quando inizia e quanto dura il dolore
Nella maggior parte dei casi, il dolore al seno in gravidanza compare già tra la terza e la quinta settimana di gestazione, spesso ancora prima che la donna scopra di aspettare un bambino. Infatti, è legato all’aumento di ormoni (soprattutto estrogeni, progesterone e prolattina) che inizia a verificarsi fin da dopo il concepimento e che stimola le ghiandole mammarie, rendendo il seno più sensibile e gonfio.
Il dolore al seno può essere accompagnato da una sensazione di tensione, bruciore o indolenzimento. Può essere presente anche una maggiore sensibilità al tatto.
La durata di questi sintomi varia da donna a donna. In alcune i fastidi si risolvono dopo il primo trimestre, mentre in altre possono persistere per tutta la gestazione, alternando periodi di maggiore e minore intensità.
In genere, il dolore è più accentuato appunto nel primo trimestre per via dell’impennata ormonale, per attenuarsi o scomparire nel secondo trimestre, quando l’organismo si abitua alle nuove concentrazioni ormonali. Talvolta, può ricomparire o aumentare nel terzo trimestre, quando il seno cresce ulteriormente in vista dell’allattamento.
Le cause
Le cause del dolore al seno in gravidanza sono soprattutto fisiologiche, legate ai cambiamenti naturali del seno e dell’organismo femminile, e non devono preoccupare. Le più comuni sono:
- cambiamenti ormonali: gli ormoni prodotti in abbondanza nel corso dei nome mesi, in particolare estrogeni, progesterone e prolattina, stimolano la crescita del tessuto ghiandolare
- aumento del volume del sangue: nel corso della gravidanza, la massa sanguigna si accresce, per cui anche il seno diventa più vascolarizzato, caldo e sensibile
- preparazione all’allattamento: i dotti galattofori (piccoli canali all’interno delle ghiandole mammarie che raccolgono il latte) si sviluppano e le ghiandole iniziano a produrre colostro
- ritenzione di liquidi: la ritenzione idrica tipica della gravidanza può accentuare la sensazione di tensione e pesantezza.
Rimedi per alleviarlo
Pur essendo un disturbo naturale, il dolore al seno può essere molto fastidioso. Si possono però adottare alcuni accorgimenti per diminuire il disagio e aumentare il comfort:
- scegliere un reggiseno comodo, senza ferretti e cuciture, in tessuto morbido, che sostenga bene il seno senza comprimerlo e dunque accentuare il dolore. Se è intenso di notte, dormire anche con il reggiseno
- applicare spugnature e impacchi tiepidi o freschi per alleviare il gonfiore
- evitare i massaggi, per non stimolare ulteriormente la produzione di prolattina
- bere molta acqua e ridurre il consumo di sale per contenere la ritenzione idrica
- cercare di non indossare abiti troppo stretti
- evitare di esporre il seno al caldo eccessivo, che può aumentare la sensibilità.
Quando rivolgersi al medico
Di solito il dolore al seno in gravidanza non è preoccupante. Tuttavia, è bene consultare il ginecologo se compaiono:
- dolore intenso e localizzato in un solo punto
- secrezioni anomale dai capezzoli
- noduli o arrossamenti
- febbre o segni di infiammazione
Per questo, è importante continuare l’autopalpazione e l’ispezione del seno anche in gravidanza. Un semplice controllo può rassicurare la futura mamma ed escludere problemi.
Occorre tenere presente però che piccole perdite di colostro (liquido trasparente e giallognolo) sono normali.
In breve
Il dolore al seno in gravidanza è un segno naturale dei cambiamenti che avvengono nel corpo in preparazione all’allattamento. Spesso compare già nelle prime settimane e tende a ridursi dopo il primo trimestre, anche se può ritornare verso la fine della gestazione. Può essere attenuato con piccoli accorgimenti quotidiani, come evitare di indossare reggiseni e indumenti troppo stretti.