Il fumo non solo fa male alle donne in gravidanza, ma provoca danni anche al piccolo che dovrà nascere. Se la mamma non smette di fumare in gravidanza, infatti, il bebè ha un rischio maggiore di nascere prematuro o con basso peso alla nascita, rispetto ai bimbi di mamme che non fumano. Ad affermarlo è uno studio dell’universitaà di Copenhagen pubblicato sulla rivista scientifica Obstetrics and Gynecology. La ricerca ha incluso 1.774 donne, di queste circa il 38% fumava prima della gravidanza, metà ha deciso di smettere di fumare in gravidanza, mentre la restante quota ha continuato a fumare durante tutta la gestazione.
Risultati visibili alla nascita
Al termine dello studio è emerso che solo l’8% dei bambini figli delle donne che avevano smesso di fumare in gravidanza, è risultato sottopeso, contro il 22% dei bebè delle mamme che hanno continuato a fumare. “I bambini prematuri o con basso peso alla nascita – sottolineano gli autori dello studio – hanno un maggior rischio di infezioni e disturbi respiratori, oltre che problemi nello sviluppo”.
L’apparato respiratorio è in pericolo
L’apparato respiratorio è dotato di un’efficiente sistema di pulizia contro polveri, germi e sostanze tossiche per i polmoni. Ma è anche il sistema più a rischio rispetto ai danni del fumo. I sistemi di difesa riescono a diminuire l’accesso ai polmoni delle sostanze nocive grazie al muco e alle ciglia presenti nelle vie respiratorie: il muco provvede a imprigionare particelle estranee, mentre le ciglia espellono il muco che contiene le particelle imprigionate fino alla gola, dove può essere deglutito o espulso.