Tachipirina in gravidanza: serve attenzione

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/07/2015 Aggiornato il 13/07/2015

Paracetamolo in gravidanza: usare in maniera prolungata la tachipirina in gravidanza potrebbe compromettere la fertilità futura del bambino

Tachipirina in gravidanza: serve attenzione

Attenzione alla Tachipirina in gravidanza. È sempre stato considerato un farmaco sicuro, al punto che molte donne incinta, in caso di dolori e malesseri che non riescono a combattere con riposo e rimedi naturali, si “fidano” a prendere solamente il paracetamolo in gravidanza. Invece, questa molecola potrebbe essere meno innocua del previsto. A dirlo è un recente studio condotto su un gruppo di topi da un team di ricercatori scozzesi, dell’Università di Edimburgo, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine.

Uno studio sui topi

La ricerca è stata condotta in laboratorio, vista l’impossibilità di studiare una funzione così delicata come quella riproduttiva nei bambini dentro l’utero materno e l’effetto della Tachipirina in gravidanza. Per prima cosa, gli scienziati hanno progetto un sistema in grado di simulare il più fedelmente possibile la gravidanza. Quindi, hanno impiantato dei pezzi di tessuto testicolare fetale umano in un gruppo di topi. Infine, hanno diviso gli animali in due gruppi: a un gruppo è stata somministrata una dose di paracetamolo al giorno per una settimana, mentre all’altro una dose di placebo (sostanza inattiva dal punto di vista farmacologico) per lo stesso arco di tempo. Durante l’esperimento, gli autori hanno sottoposto le cavie ad alcuni esami e prelievi. Lo scopo era capire se il paracetamolo avesse una qualche influenza sul tessuto testicolare.

Danni a carico del testosterone

L’analisi dei risultati ha confermato che l’uso del paracetamolo in gravidanza potrebbe essere pericoloso. Infatti, nei topolini trattati con il farmaco sono stati riscontrati livelli molto più bassi di testosterone rispetto a quelli presenti nei topolini delle cavie che hanno ricevuto placebo. Ricordiamo che il testosterone è un ormone che svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo degli organi sessuali maschili. Questi stessi effetti non sono stati registrati quando medicinale e placebo sono stati somministrati per un solo giorno. “Il nostro studio si aggiunge alle evidenze esistenti secondo le quali l’uso prolungato di paracetamolo in gravidanza può aumentare il rischio di problemi riproduttivi nei neonati maschi” hanno spiegato gli studiosi.

Meglio limitare l’uso del farmaco

Per capire se gli effetti sul testosterone si verificano anche sugli esseri umani sarà necessario condurre ulteriori studi. Gli esperti, però, suggeriscono alle donne che aspettano un bambino di ricorrere al paracetamolo solo se strettamente necessario e, in ogni caso, riducendo il più possibile le dosi e la durata della cura.

 

 

 
 
 

In breve

 

CONTRO IL DOLORE E LA FEBBRE

Il paracetamolo è in grado di combattere il dolore e le infiammazioni. È efficace quindi contro mal di testa, mal di denti, dolori articolari, mal di schiena, nevralgie, febbre e così via. Studi passati avevano già dimostrato che, se assunto in gravidanza, può interferire con lo sviluppo neurocognitivo e comportamentale del bambino.

 

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