Temperatura corporea: come cambia durante la gravidanza

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/07/2013 Aggiornato il 10/03/2020

La temperatura corporea non rimane costante durante tutta l’attesa: aumenta nei primi mesi, per poi diminuire verso la fine della gravidanza

Temperatura corporea: come cambia durante la gravidanza

Nel corso della gravidanza l’organismo della mamma va incontro a una serie di cambiamenti. Uno di questi riguarda la temperatura corporea, che non rimane sempre costante, ma oscilla durante i nove mesi.

L’azione del progesterone

Solitamente nei primi mesi di gravidanza, la temperatura corporea della donna tende ad aumentare leggermente, di alcuni decimi di grado (in genere 0,3-0,5° C). Tutta colpa del progesterone, un ormone sessuale femminile che durante la gestazione è prodotto in maggiori quantità perché svolge alcuni compiti essenziali. Fra le altre cose, influenza i centri di termoregolazione situati nell’ipotalamo (zona del cervello).

Influenza il sistema di termoregolazione

Il sistema di termoregolazione è il meccanismo che ha la funzione di mantenere il sangue alla giusta temperatura, equilibrando la produzione e la dispersione del calore. Quando il clima è molto caldo, attraverso il sudore, disperde il calore eccessivo, mentre quando all’esterno è molto freddo è in grado di conservare la giusta temperatura interna.

All’inizio della gravidanza, sotto effetto del progesterone, mantiene la temperatura corporea della donna attorno ai 37-37,5° C. Riscontrare una temperatura corporea di 37,5° C (misura ascellare o orale) quando di norma si è abituate a rimanere intorno a 36,5- 37° C, dunque, non significa avere la febbre.

Per questo, è utile che la donna in gravidanza prenda come temperatura di riferimento per valutare eventuali rialzi termici quella registrata nelle prime settimane di gestazione e non quella che riscontrava normalmente prima del concepimento.

Dopo i primi mesi tutto ritorna alla normalità

Nel terzo trimestre, solitamente la situazione rientra nella normalità: il livello di progesterone, infatti, diminuisce. La futura mamma, quindi, può andare incontro a un abbassamento della temperatura corporea.

In breve

QUANDO SI PARLA DI FEBBRE

Fin dai primi giorni successivi al concepimento e per tutti i primi mesi di gravidanza la temperatura corporea della futura mamma si alza di alcuni decimi di grado rispetto a quella abituale. Non si può parlare di febbre, dunque, se essa non supera i 37,5- 38° C.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti