Le zanzare che trasmettono il virus Zika sono un pericolo per i nascituri?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 02/08/2022 Aggiornato il 02/08/2022

La conferma arriva da un recente studio sui virus Zika trasmesso dalla zanzara infetta che dalla mamma può passare all’embrione e rappresentare quindi un pericolo per lo sviluppo bimbo nel pancione

il virus zika è trasmesso dalle zanzare infette

Sapete qual è l’animale più pericoloso al mondo? Potrebbe sembrare strano ma è la zanzara. Questo fastidiosissimo insetto, oltre a rovinare molte notti estive, è responsabile infatti di una serie di gravi problematiche di salute che non risparmiano neppure i futuri neonati. Tanto più che trasmette il virus Zika.

Che cosa è il virus Zika?

L’infezione umana da virus Zika è una malattia trasmessa dalla puntura di zanzare infette di alcune specie appartenenti al genere Aedes. Zika fa parte, infatti, della famiglia dei Flavivirus: si tratta quindi di un virus simile a quello della febbre gialla, della dengue, dell’encefalite giapponese e dell’encefalite del Nilo occidentale.

Il virus Zika è pericoloso in gravidanza?

Sì, perché si ritiene che l’infezione possa determinare alterazioni al corretto sviluppo del feto. La sindrome congenita da Zika è stata descritta per la prima volta nel 2015 in Brasile in alcuni neonati le cui madri avevano contratto l’infezione in gravidanza. Durante il periodo di gestazione, il virus Zika aveva infatti oltrepassato la barriera placentare causando gravi lesioni al sistema nervoso centrale dei nascituri, fra cui la microcefalia e altre patologie dello sviluppo cerebrale.

Il virus Zika è dannoso per il nascituro?

Lo ha confermato un nuovo studio condotto dall’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In) e dall’Università di Pisa e pubblicato sulla rivista Stem Cell Reports .
I ricercatori hanno utilizzato un sistema innovativo di cellule staminali neurali umane. Partendo dall’intuizione che la sindrome congenita da Zika ha delle forti similarità con la sindrome FOXG1, a lungo studiata dal gruppo di ricerca di Cnr-In, è stato visto che anche il virus Zika altera sia la quantità che la localizzazione intracellulare di FOXG1, una proteina fondamentale per lo sviluppo della corteccia cerebrale. Quest’ultima rappresenta infatti la parte più evoluta del nostro cervello e assicura all’uomo le capacità cognitive, la percezione di sé e del mondo circostante. La corretta dimensione e architettura della corteccia cerebrale viene acquisita durante lo sviluppo embrionale in un processo che può essere alterato dal virus Zika.

 

 

 
 
 

In sintesi

Di che cosa è responsabile il virus Zika nei nascituri?

La sindrome congenita da Zika determina un ritardo cognitivo. «Il fatto che il numero di bambini affetti fosse aumentato in modo repentino e che si riscontrassero casi di infezione in vari stati del mondo e poi che il virus potesse essere trasmesso da una zanzara vettore presente in tutti i continenti, ha creato un allarme mondiale che ha ricordato per certi versi la recente pandemia da SARS-CoV-2», affermano Giulia Freer e Mauro Pistello del Centro Retrovirus dell’Università di Pisa e coautori dello studio.

Cosa devono fare le future mamme per proteggersi?

Se si ha in previsione un viaggio cercare di evitare le zone a rischio che si trovano in quasi tutti i continenti eccetto l’Europa, con prevalenza in Africa, in Asia e nei Caraibi.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti