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L’adenovirus è un agente patogeno che provoca sintomi a carico dell’apparato respiratorio e anche gastrointestinale. A volte, però, soprattutto se colpisce soggetti deboli o con malattie pregresse, questo virus può causare complicanze anche serie, che coinvolgono altri organi, per esempio la vescica e il sistema nervoso.
Non si deve sottovalutare l’adenovirus nei bambini ed è bene dedicargli un po’ di attenzione e di cura, anche se i sintomi sembrano banali, come spiega la dottoressa Elena Bozzola, pediatra di Il Bambino e il suo Pediatra Onlus.
Sintomi nei bambini
L’adenovirus nei bambini si presenta con disturbi soprattutto di tipo respiratorio, ma i malesseri possono colpire anche altri distretti dell’organismo. Possono comparire:
- Sintomi respiratori: raffreddore, scolo nasale, starnuti, mal di gola, tosse secca, a volte febbre
- Disturbi agli occhi: arrossamento della cornea e della congiuntiva (e si parla di cheratocongiuntivite), bruciore, prurito, lacrimazione, fastidio alla luce
- Problemi gastrointestinali: dolori addominali, diarrea, nausea, vomito simili a quelli di una gastroenterite
Questi malesseri non vanno trascurati, perché l’adenovirus è un agente virale subdolo e, in alcuni casi, può causare complicanze, anche in distretti lontani dall’apparato respiratorio. Possono infatti insorgere:
- polmoniti, che coinvolgono le basse vie respiratorie
- cistiti, ossia infezioni della vescica con dolore, bruciore all’emissione dell’urina, tracce di pus e sangue
- meningo-encefaliti, serie infezioni delle meningi, le membrane del sistema nervoso che avvolgono il cervello, e dell’encefalo (cervello)
- in qualche raro caso possono comparire anche forme di epatite.
Il rischio di complicanze dell’adenovirus riguarda soprattutto le persone con un sistema di difese poco attivo, per esempio perché si è reduci da un’altra malattia, oppure perché si sta seguendo una cura immunosoppressiva dopo un trapianto. In generale, i bambini piccoli e gli anziani possono essere più a rischio di andare incontro a complicanze serie dell’adenovirus.
Come si trasmette
L’adenovirus è un agente virale di cui esistono circa 100 sottotipi, dei quali la metà sono contagiosi per l’uomo, divisi a loro volta in sette sierotipi, da A a G. Alcuni di questi sono altamente contagiosi e si trasmettono facilmente da un individuo all’altro, in modo particolare se si vive in ambienti affollati, con molte persone a contatto tra di loro. Per questa ragione sono più a rischio di contrarre infezioni da adenovirus i bambini di scuole, nidi, colonie e campi estivi. La trasmissione è la stessa di altri virus. Può avvenire:
- attraverso le goccioline di Flugge, che sono diffuse nell’ambiente dai colpi di tosse e dagli starnuti. Le goccioline contengono migliaia di particelle virali e possono diffondersi anche a diversi metri di distanza
- alimenti e acqua contaminati, che possono contenere il virus ed entrare in contatto con altre persone
- biancheria e oggetti di uso comune, che vengono manipolati da diversi individui contribuendo a diffondere il contagio.
Quanto dura il virus
I sintomi dell’adenovirus iniziano a manifestarsi 3-10 giorni dopo che si è entrati in contatto con la persona contagiosa. Le manifestazioni hanno una durata di qualche giorno, da due-tre giorni a una settimana al massimo. Trascorso questo tempo, dovrebbero regredire e il bambino dovrebbe tornare a sentirsi bene.
Se però i sintomi non si alleviano con semplici cure e anzi sembra subentrare un malessere più intenso (con tosse cavernosa, febbre, inappetenza e altro) oppure sintomi di tipo urinario è importante chiamare il medico, per scoprire se è subentrata una complicanza. “Bisogna consultare il medico in caso di febbre alta persistente con malessere del bambino, difficoltà respiratorie, ripetuti episodi di vomito o diarrea con rischio di disidratazione” raccomanda la dottoressa Bozzola. “Attenzione inoltre se compaiono irritabilità o sonnolenza eccessiva. Particolare cura va riservata ai soggetti con malattie croniche o immunodepressi”.
La diagnosi dell’Adenovirus
La diagnosi dell’adenovirus nei bambini, ma anche negli adulti, è solitamente clinica: il medico capisce dai sintomi che si tratta di un’infezione virale e suggerisce i trattamenti opportuni usati per il trattamento delle patologie virali. “Raramente si procede con l’identificazione del virus tramite esami specifici perché la diagnosi di laboratorio delle infezioni da adenovirus raramente ne condiziona il trattamento” ricorda la specialista. “Durante la fase acuta, il virus può essere isolato dalle secrezioni respiratorie e oculari e spesso anche da feci e urine. Il test con la Pcr, cioè reazione a catena della polimerasi, può rilevare il Dna dell’adenovirus nelle secrezioni respiratorie e nel sangue ed è utile in caso di malattia grave che richiede una diagnosi precisa”.
Tutte le cure
Tra i consigli per la gestione dell’infezione vi sono:
- riposo per un giorno o due, evitando il contatto con altre persone per non diffondere il virus
- assunzione di molti liquidi, per ripristinare quelli persi con la diarrea e l’eventuale febbre
- alimentazione leggera sempre, con frutta e verdura. Se compaiono diarrea o vomito, è opportuno seguire un giorno di dieta liquida e reintrodurre gli alimenti solidi a poco a poco
- per controllare la febbre e il malessere, il medico può suggerire paracetamolo o ibuprofene in formulazione pediatrica
- sono utili i lavaggi nasali con soluzioni termali o saline per mantenere libere le vie respiratorie e favorire l’eliminazione del muco in eccesso. In questo modo si previene anche il rischio di otite e bronchite.
È bene ripetere che, anche se l’adenovirus è uno dei virus del raffreddore, è giusto riservare un po’ di attenzione al bambino, per aiutarlo a riprendersi bene.
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In breve
L’adenovirus nei bambini causa solitamente sintomi tipici di un raffreddore, a volte con problemi agli occhi o di tipo gastrointestinale. Si cura con liquidi, riposo e antinfiammatori, ma se non passa è bene rivolgersi al medico per escludere complicanze.
Fonti / Bibliografia
- Polmonite - Ospedale Pediatrico Bambino GesùInfezione dei polmoni che colpisce soprattutto neonati e bambini con malattie croniche. La polmonite che colpisce i bambini sani oltre l'età di 3 mesi, può essere curata a casa con risultati eccellenti
- Adenovirus: cosa sono e cosa possono causare - ISSaluteGli adenovirus sono virus a DNA di cui la metà dei 100 diversi sierotipi conosciuti, sono in grado di causare infezione lieve nell’uomo. Approfondisci come si trasmettono, quali infezioni possono causare e come vengono utilizzati in alcuni vaccini