Aerosol bambini: quando farlo? Informazioni e suggerimenti

A cura di Serena Porchera Pubblicato il 13/11/2024 Aggiornato il 21/11/2024

Molti genitori la considerano una sorta di panacea in grado di risolvere qualsiasi disturbo respiratorio, vediamo quando è meglio procedere con questo trattamento per patologie respiratorie.

Aerosol bambini: quando farlo? Informazioni e suggerimenti

L’aerosol rappresenta, per molti genitori, la soluzione migliore contro i classici disturbi da raffreddamento. Che sia per un raffreddore, qualche colpo di tosse o un forte mal di gola, spesso si ricorre proprio a questo dispositivo per tentare di migliorare la situazione. In effetti, questo trattamento può essere davvero benefico per trattare alcuni disturbi che colpiscono le vie respiratorie. È importante però usarlo con buon senso, laddove è effettivamente indicato e nei modi corretti.

L’aerosol è lo strumento dell’aerosolterapia, una pratica terapeutica che consiste nell’inalazione di una sospensione di microscopiche goccioline disperse nell’aria, in genere di soluzione fisiologica (anche acqua di Sirmione) e farmaci. L’aerosol, infatti, è uno speciale apparecchio capace di nebulizzare, ossia ridurre in particelle finissime, le sostanze inserite, che proprio grazie alle minuscole dimensioni riescono a diffondersi nell’albero respiratorio. Oggi in commercio sono disponibili varie tipologie di dispositivi che sfruttano tecnologie differenti per nebulizzare le sostanze medicinali. In tutti i casi, le particelle prodotte si presentano in uno stato intermedio tra quello liquido e quello gassoso, una sorta di nebbiolina, definito “sol”. Di qui il nome della metodica.

Quando è necessario

L’aerosolterapia è un trattamento utile per curare le malattie respiratorie fin dai primi mesi. Infatti, la soluzione fisiologica e i farmaci trasformati in particelle finissime e intrappolati nelle goccioline riescono a raggiungere in modo rapido e diretto le vie respiratorie e l’area in cui si è sviluppato il processo infiammatorio. In relazione alla loro dimensione e alla loro velocità, le particelle penetrano a diversi livelli, più o meno in profondità. In linea di massima più le particelle sono piccole e rapide e più riescono ad arrivare fino a bronchi e polmoni. Rispetto alle cure per bocca, questo trattamento agisce esclusivamente e specificatamente laddove serve. Ecco perché, accelera la risposta terapeutica e permette di ridurre le dosi di farmaci necessarie e dunque anche gli effetti collaterali.

L’aerosol nei bambini è indicato in particolare per le malattie che interessano le basse vie aeree e che sono caratterizzate da una componente di broncospasmo, con restringimento del lume bronchiale, per esempio asma e bronchite asmatica. Infatti, si tratta dell’unica terapia in grado di raggiungere le vie respiratorie più fini, specie se si utilizzano gli apparecchi di ultima generazione, in grado di produrre particelle di farmaco minuscole.

L’aerosol andrebbe utilizzato il più precocemente possibile: l’ideale è iniziare il trattamento alla comparsa dei primi disturbi, naturalmente dopo aver consultato il pediatra. Per quanto riguarda i disturbi come tosse, raffreddore e mal di orecchie, l’aerosol non è particolarmente indicato, mentre spesso lo è il lavaggio del nasino. Può avere una certa utilità solo perché idrata le mucose – e quando le muscose sono idratate proteggono in maniera più efficiente le vie respiratorie – e perché facilita l’espulsione del catarro. Lo stesso effetto però si potrebbe ottenere facendo bere spesso i bambini e magari usando altri rimedi più pratici, come gli sciroppi. Può essere indicato invece in presenza di laringite e bronchiolite.

Come convincere i bambini

Non tutti i bambini accettano di buon grado di sottoporsi all’aerosol. Il rumore emesso dall’apparecchio, insieme all’obbligo di indossare un’interfaccia (come mascherina, forcella e boccaglio) e di stare fermi può rendere difficile la cura. I genitori possono allora adottare degli stratagemmi per invogliare i figli a fare l’aerosol.

Come fare l’aerosol ai bambini di 1 anno

Se il bambino è piccolo, possono intrattenerlo raccontandogli una favola, leggendogli un libro, coccolandolo o dandogli dei giochini. Si può provare anche a metterlo davanti a uno specchio, in modo che si distragga guardandosi e osservando ciò che sta succedendo, o anche fare il classico gioco del “cu-cu”, nascondendosi dietro a un cuscino e poi sbucando all’improvviso.

Quando è più grandicello, mamma e papà possono inventare una storia che abbia per protagonista i suoi personaggi preferiti o lui stesso, permettergli di vedere un cartone o fargli ascoltare delle canzoncine. Sì anche a fare dei piccoli giochi insieme, come inventare parole strane o a realizzare lavoretti creativi semplici. Un altro stratagemma è far finta di fare l’aerosol ai suoi pupazzi o giochi del cuore: sarà un modo per rassicurarlo e invogliarlo. Prima di iniziare l’aerosol, è importante anche spiegargli che cosa succederà e perché è importante farlo.

Fare attenzioni a come lo si usa

Il bambino dovrebbe respirare con la bocca aperta, perché lingua e denti occupano in proporzione molto più spazio rispetto a un adulto e se la bocca non è ben aperta, il farmaco rischia di bloccarsi lì dove non serve. Sebbene alcuni sostengano che il pianto spalanchi i polmoni, in verità l’ideale sarebbe che, durante la terapia, il bambino non piangesse, dal momento che i bimbi hanno un modo di respirare e singhiozzare convulso che non permette al farmaco di arrivare ai polmoni. Si sconsiglia poi di fare l’aerosol mentre il bambino dorme visto che nel sonno la bocca è generalmente chiusa e il respiro molto superficiale per cui il farmaco non penetra nei polmoni. Il ciuccio è, naturalmente, da evitare durante la somministrazione dell’aerosol

5 vantaggi di utilizzare l’aerosol per i bambini

Vediamo nel dettaglio quali sono i plus di questo strumento, ovvero quali sono i vantaggi nell’utilizzare l’aerosol nei bambini:

  1. Permette il rilascio del farmaco direttamente sull’organo interessato.
  2. Consente di diminuire le dosi del farmaco utilizzato mantenendo, però, la medesima efficacia di azione.
  3. Ha un’azione più rapida rispetto alla somministrazione per via orale.
  4. Diminuisce gli effetti collaterali del farmaco legati alla somministrazione per via orale.
  5. Non richiede la collaborazione del paziente, per questo particolarmente indicata nei bambini.

I medicinali da usare (su indicazione del pediatra)

La scelta dei medicinali da impiegare per fare l’aerosol nei bambini spetta sempre al pediatra. In genere si utilizza una combinazione di soluzione fisiologica e farmaci come antibiotici, cortisonici, antinfiammatori e broncodilatatori, ma non si può generalizzare perché ogni caso è a sé. A volte, quando serve solamente idratare e facilitare l’espulsione del catarro può essere sufficiente anche la sola soluzione fisiologica o acqua termale per aerosol. È importante comunque evitare il fai da te e attenersi scrupolosamente alle indicazioni del pediatra, sia per quanto riguarda i medicinali da utilizzare sia per quanto riguarda frequenza e durata della cura.

Quando si ricorre alla sola soluzione fisiologica non esiste una regola certa: in genere, si consigliano tre somministrazioni al giorno, ma dipende dalla singola situazione e dalla sintomatologia presente. Quando si impiegano i farmaci, invece, bisogna rispettare una cadenza ben precisa, a maggior ragione in presenza di asma, che richiede un programma terapeutico scrupoloso e cadenzato.

Il pediatra darà indicazioni anche sull’interfaccia migliore da utilizzare nella situazione specifica. Nella maggior parte dei casi, si consiglia la mascherina oro-nasale o facciale, ma talvolta può essere più indicata la forcella, più raramente il boccaglio. 

Modelli aerosol per bambini: guida alla scelta

Al momento dell’acquisto, il consiglio è quello di optare per un apparecchio facile da usare, resistente anche in mano a un bimbo e che permetta l’erogazione di tutti i farmaci normalmente prescritti per l’aerosolterapia.

Come usare gli accessori

È fondamentale porre attenzione agli accessori, dando la preferenza a: ampolle di ultima generazione, con sistema valvolare per limitare la dispersione della nebulizzazione, mascherine che si adattino bene alle dimensioni del viso ed erogatori adatti per il nasino (per le alte vie è interessante l’utilizzo della doccia nasale, uno speciale dispositivo sia per il lavaggio sia per il trattamento in caso di sinusiti e riniti). È importante anche ricordare di igienizzare dopo l’uso tutti gli accessori e conservarli sempre puliti.

Il boccaglio è lo strumento più indicato per raggiungere le basse vie aeree. La mascherina, invece, perfetta per trattare contemporaneamente le alte e le basse vie respiratorie, permette di inalare la maggior quantità possibile di farmaco ed è particolarmente utile nei pazienti poco collaborativi come i bambini piccoli. Durante la nebulizzazione la mascherina deve aderire perfettamente al viso: se si tiene anche solo a mezzo centimetro di distanza, si disperde quasi il 90% del farmaco, azzerando l’efficacia della terapia.

In farmacia, online e nei negozi specializzati è possibile scegliere tra vari tipi di aerosol per bambini. Quelli pneumatici o a pistoni, che funzionano grazie a un getto d’aria prodotto da un compressore, sono caratterizzati da tempi di erogazione abbastanza lunghi. Quelli a ultrasuoni, che utilizzano appunto onde sonore non percepibili dall’udito, si caratterizzano per la rapidità di erogazione e la ridotta rumorosità e infine quelli a membrana vibrante a pile che sono anche detti nebulizzatori mese e appunto sono caratterizzati da una membrana oscillante e porosa che ha lo scopo di nebulizzare il medicinale e che appunto funziona a pile. Qui di seguito una selezione di quelli che consigliamo, piuttosto silenziosi e particolarmente adatti per l’utilizzo durante l’infanzia.

1) Aerosol Chicco Super Soft Rana è perfetto per intrattenere il piccolo durante l’aerosolterapia. Infatti, la simpatica forma a rana distrae e diverte il bambino. Inoltre, è veloce ed efficac: nebulizza 1,5ml di soluzione fisiologica in 5 minuti.

 

2) Anche Miss Bibì di Pic Solutions farà sorridere i bambini con il suo simpatico design a tartaruga. Inoltre, grazie al sistema a pistone, ha dimensioni compatte e riduce il rumore e la durata della terapia.

 

3) Chi è alla ricerca di un apparecchio portatile può puntare su Meowyn Aerosol Portatile Silenzioso. Quando viene precedentemente caricato tramite il cavo USB in dotazione, può essere usato ovunque.

 

4) NEBULA Aerosol, un sistema a pistone per aerosolterapia che può essere utilizzato sia per i bambini che per gli adulti.

 

Indipendentemente dal modello scelto, è importante ricordarsi di pulire l’aerosol dopo ogni utilizzo, così da eliminare i residui di acqua e farmaci presenti nell’ampolla e da ridurre il rischio di propagare germi e batteri nelle vie respiratorie con l’utilizzo seguente.

 

5) Il design simpatico e rassicurante del koala Kappy di Pic Solution, renderà il momento dell’aerosol molto più piacevole per tutti i bimbi. 

La tecnologia, fantasia e inventiva di PIC hanno trasformato l’aerosolterapia in un momento più confortevole per i più piccoli, non solo grazie al design accattivante dei suoi dispositivi ma anche perché sono in grado di nebulizzare il farmaco in modo più veloce e silenzioso, mantenendo l’efficacia ma, nello stesso tempo, minimizzando il fastidio.

6) Per affrontare al meglio i malanni stagionali, un’altra proposta molto interessante di Pic è l’aerosol AIREasy On, l’aerosol indossabile con tecnologia mesh pensato per bambini e adulti che rivoluziona il modo di fare aerosol terapia.

 

 
 
 

In breve

L’aerosol nei bambini è una cura molto efficace per i disturbi respiratori, ma non va utilizzato come una panacea sempre valida. È utile soprattutto per le malattie che interessano le basse vie aeree e che sono caratterizzate da una componente di broncospasmo, con restringimento del lume bronchiale, per esempio asma e bronchite asmatica. Può essere indicato poi in presenza di laringite e bronchiolite. In tutti i casi, bisogna attenersi alle indicazioni del pediatra, anche sui farmaci da utilizzare. E come fare se il bambino non vuole farlo? Si possono adottare alcuni stratagemmi, come inventare delle storie, leggere delle fiabe o mettere il piccolo davanti allo specchio.

 

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