Allergia nei bambini in aumento: sotto accusa lo smog

Redazione A cura di “La Redazione”

Nel mirino degli esperti anche i cambiamenti climatici, che comportano l’acuirsi e il prolungarsi dei sintomi dell’allergia nei bambini

Allergia nei bambini in aumento: sotto accusa lo smog

Un bambino italiano su tre soffre di allergia. Sotto i 14 anni il 10% presenta asma soprattutto nelle fasce d’età 6-7 anni e 13-14 anni; il 20% è affetto da rinite allergica, trend in aumento a 6-7 anni e 13-14 anni, e il 15% presenta dermatite atopica. L’ allergia nei bambini in aumento è riscontrata soprattutto in ambito metropolitano, a causa dell’incremento delle emissioni inquinanti.

Sotto accusa lo smog

L’aumento dell’inquinamento è tra i principali responsabili dell’ allergia nei bambini in aumento: a spiegarlo è Stefano Macciò, responsabile ambulatori pediatrici di allergologia della Asl 3 e primario di neonatologia all’ospedale Villa Scassi di Genova: “Nelle aree di Genova, per esempio, sono indubbi i benefici del clima mediterraneo, ma si assiste a un continuo aumento delle emissioni inquinanti da traffico veicolare”.

Il ruolo dei cambiamenti climatici

Dal canto loro, i cambiamenti climatici possono comportare un acuirsi e un prolungarsi dei sintomi delle allergie ai pollini come accade per esempio quando, con l’aumento delle temperature, le pollinosi iniziano prima e durano più a lungo.

Anche reazioni agli alimenti

Nella fascia di età 0-2 anni i disturbi più riscontrati sono diverse forme di allergie alimentari e dermatite atopica. Inalanti come acari, epiteli di animali e muffe sono tra le cause scatenanti di allergia e asma tra i 2 e i 4 anni, mentre dopo i 4 anni la causa principale diventano i pollini. “In Liguria tra i pollini il principale è quello della parietaria, quasi perenne – conclude l’esperto -. Forme asmatiche importanti possono essere provocate anche da pollini di oleacee. I cambiamenti climatici influenzano notevolmente il periodo di insorgenza e la durata dei sintomi”.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Secondo uno studio del Children’s Hospital di Philadelphia i bambini che soffrono di multiple allergie alimentari hanno un aumentato rischio di sviluppare l’asma rispetto a quelli allergici a un solo alimento.

 

Pubblicato il 18.9.2017 Aggiornato il 18.9.2017
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti