Allergie alimentari: principali responsabili nei bimbi sono frutta e verdura

Redazione A cura di “La Redazione”

Seguono le allergie a crostacei (13%), pesce (4%), latte (3%), uova (3%) e cereali (2%)

Allergie alimentari: principali responsabili nei bimbi sono frutta e verdura

Bambini sotto attacco delle allergie. E i nemici “numero uno” sono soprattutto la frutta e la verdura, che rappresenterebbero la causa del 72% delle allergie alimentari fra i bambini. Seguono, a distanza, quelle ai crostacei (13%), al pesce (4%), al latte (3%), alle uova (3%) e ai cereali (2%). Questo è quanto diffuso in occasione del congresso Aaito, Associazione allergologi immunologi territoriali e ospedalieri, in merito a una ricerca sulle allergie alimentari condotta in 17 centri, distribuiti in 10 regioni italiane, che ha coinvolto oltre 25 mila pazienti.

Pesche, prugne, noci e mais

Nei pazienti con allergia ad alimenti di origine vegetale la proteina allergenica più frequentemente responsabile è la Ltp (lipid transfer protein), un allergene del regno vegetale frequentemente cross-reagente presente in pesche, albicocche, prugne, noci, nocciole, arachidi, mais e riso.  La prevalenza dell’allergia all’Ltp pare aumenti gradualmente con la latitudine, con un marcato aumento nelle regioni meridionali. Verosimilmente le variazioni geografiche emerse da questa indagine rappresentano lo specchio di differenze di esposizione agli allergeni respiratori e di differenti abitudini alimentari. “C’è troppa disinformazione, soprattutto nel campo delle allergie e delle intolleranze alimentari – afferma Beatrice Bilò, presidente Aaito -. Un esempio per tutti: più della metà dei pazienti avevano in realtà  un disturbo diverso dal problema allergico che si erano auto-diagnosticati”.

Troppe le cure “fai da te”

Secondo gli esperti sono troppe le persone che, convinti di essere allergici o intolleranti a un alimento, si curano senza aver contattato il medico, con una dieta “fatta in casa” che rischia di provocare disturbi reali, soprattutto nei bambini ed negli anziani. “Anche la presenza del web e dei siti di ‘”counseling on line” facilita l’autodiagnosi, che però spesso si rivela sbagliata” continua la dottoressa Bilò che ribadisce “il ruolo degli specialisti è essenziale: è necessario affidarsi a test diagnostici scientificamente validati ed eseguiti da esperti del settore”. 

In breve

I vaccini ANTI-ALLERGICI

La Società italiana di allergologia e immunologia clinica ha presentato di recente un importante documento sui vaccini anti-allergici, nel quale si  pone anche l’accento sulla necessità di promuovere adeguate azioni innovative per la diffusione e la conoscenza di cure fondamentali per la cura della rinite, dell’asma allergico e delle allergie al veleno di imenotteri.

Pubblicato il 14.1.2014 Aggiornato il 14.1.2014
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