Allergie primaverili: i rimedi naturali più efficaci

Luciana Pellegrino A cura di Luciana Pellegrino Pubblicato il 08/05/2019 Aggiornato il 08/05/2019

Allergie primaverili: ecco le piante e i fiori che ne contrastano i sintomi, riducono le infiammazioni e rafforzano il sistema immunitario

Allergie primaverili: i rimedi naturali più efficaci

Con l’avvento della bella stagione inizia anche il periodo delle allergie primaverili con i loro fastidiosi sintomi: starnuti, naso chiuso, prurito a occhi e naso, difficoltà nel respirare e deglutire, attacchi d’asma. Per fortuna esistono rimedi naturali contro le allergie di primavera che aiutano a contrastarne i sintomi riducendo le infiammazioni e rafforzando il sistema immunitario. Ecco i principali rimedi naturali in grado di prevenire e attenuare le allergie primaverili di Cristina Settanni, naturopata, Flower Therapist, esperta in fiori australiani, autrice del libro ‘Fiori del bene’, docente presso il College of Naturophatic Medicine CNM Italia.

Il ribes

Il ribes nigrum è dotato di foglie e germogli che, grazie alle loro sostanze antinfiammatorie e antistaminiche, svolgono un’azione antiallergica. La vitamina C che contiene rafforza il sistema immunitario, i flavonoidi stimolano il microcircolo e migliorano la vascolarizzazione. Dai suoi semi si ottiene inoltre un olio ricco di acidi grassi polinsaturi che donano sollievo dall’infiammazione. Si può prendere il macerato glicerico di ribes nigrum: la dose consigliata, in genere, è di 40 gocce in mezzo bicchiere di acqua due volte al giorno nella fase acuta delle allergie; poi 30 gocce al giorno la mattina in mezzo bicchiere di acqua per un mese.

La camomilla

È un fiore molto efficace per le allergie oculari. Gli esperti consigliano un impacco di due bustine di camomilla inumidite sugli occhi per dare sollievo da bruciore e gonfiore.

La perilla

Si tratta di una pianta aromatica, simile al basilico, dai cui semi si ricava un olio ricco di acidi grassi polinsaturi, come l’Omega 3, e di acido Alfa linoleico. La sua azione antinfiammatoria, antiallergica e antistaminica riduce l’infiammazione delle allergie primaverili portando sollievo. È in vendita spesso sotto forma di integratore.

L’issopo

L’issopo è ricco di marrubina, una sostanza che svolge un’azione fluidificante molto efficace contro la rinite allergica. Bastano sei gocce di olio essenziale durante il giorno da inserire in un diffusore; alla sera sette gocce da diluire in due cucchiai di olio di mandorle e massaggiare sul petto con movimenti circolari fino a quando l’olio non si sarà assorbito del tutto.

Gli oligoelementi

Tra i rimedi più efficaci i naturopati consigliano anche gli oligoelementi, soprattutto il manganese, che aiuta a prevenire e ridurre i sintomi delle allergie primaverili. Sarebbe meglio usarlo da due mesi prima del periodo critico ma va bene anche durante le allergie.

 

 
 
 

Lo sapevi che…

Tra i fattori scatenanti le allergie primaverili rientrano: storia familiare di allergie, presenza di asma o altre tipologie di allergie, nascita nel periodo del polline, sesso maschile, essere un figlio primogenito, esposizione agli acari della polvere, esposizione al fumo di sigarette durante il primo anno di vita.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti