Allergie respiratorie: colpiti 12 milioni di italiani

Luciana Pellegrino A cura di Luciana Pellegrino

In Italia una persona su quattro è allergica a qualcosa, ma la metà di queste non è ben curata. Al via nuovi provvedimenti per la prevenzione e la gestione delle allergie

Allergie respiratorie: colpiti 12 milioni di italiani

Le allergie colpiscono 1 italiano su 4, ma il 50% non riceve diagnosi e terapie idonee. È l’allarme lanciato dall’Aaiito (Associazione allergologi e immunologi italiani territoriali e ospedalieri), secondo cui le allergie di diversa gravità sono delle epidemie sottovalutate e curate male, in grado di influire sulla qualità della vita nonché sui costi socio-sanitari. Per tale motivo l’Aaiito propone la creazione di un tavolo tecnico al ministero della Salute per prevenire e gestire questi problemi.

Le più frequenti

Il 20% degli italiani, ovvero circa 12 milioni di persone, soffre di allergie respiratorie, rinite allergica e asma. Quelle alimentari colpiscono invece il 3-4% degli adulti e il 10% dei bambini. Ci sono poi le allergie da veleno di imenotteri: dei circa 5 milioni di persone punte ogni anno, fino all’8% ha reazioni allergiche. Infine, le reazioni ai farmaci colpiscono il 7% degli italiani in generale e oltre il 20% dei pazienti in ospedale, cioè 1 su 5.

Una reazione esagerata

L’allergia è una reazione esagerata dell’organismo nei confronti di una sostanza che per altre persone è del tutto innocua. In pratica il sistema immunitario scambia una sostanza inoffensiva per una pericolosa scatenando una reazione allergica.

I sintomi più comuni

I sintomi variano a seconda della tipologia e interessano diversi organi: pelle, naso, occhi e bronchi. Quando la malattia allergica interessa gli occhi, questi si presentano rossi, gonfi e lacrimanti. Le allergie relative alla cute si manifestano sotto forma di eczemi e orticaria, mentre i sintomi delle allergie alimentari sono soprattutto vomito e diarrea. I sintomi delle allergie respiratorie più comuni si manifestano con starnuti, prurito al naso, naso che cola o naso chiuso (rinite allergica), affanno nella respirazione (asma allergico) o contrazione dei bronchi (broncocostrizione).

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Tra i fattori scatenanti, oltre alla genetica, rientrano anche fumo da sigaretta, inquinamento, sedentarietà, esposizione agli allergeni e mancanza di igiene.

 

Pubblicato il 22.11.2018 Aggiornato il 22.11.2018
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Bimbo di sei mesi che reclama ancora il seno di notte: che fare?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambini potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame.   »

Movimenti fetali in 29^ settimana: è normale che siano cambiati rispetto a prima?

10/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In effetti, è possibile che i movimenti fetali non siano sempre uguali, ma quello che conta è riuscire ad avvertirli. Per riuscirci ogni volta che si vuole ci sono piccoli trucchi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Fai la tua domanda agli specialisti