Allergie, troppa pulizia può far male ai bambini!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21.8.2019 Aggiornato il 23.8.2019

Pulire sì, ma disinfettare tutto in maniera ossessiva solo perché in casa c'è un bambino può fare più male che bene. Tra le conseguenze, anche l'impennata di allergie

Allergie, troppa pulizia può far male ai bambini!

L’ossessione per la troppa pulizia può essere dannosa. Vivere in ambienti quasi asettici da bambini può aumentare la possibilità di sviluppare presto o tardi allergie.  Secondo alcuni studiosi, infatti, l’aumento delle allergie registrato negli ultimi anni è colpa anche dell’eccesso di igiene cui sono sottoposti i nostri bambini. Oltre ad altri fattori, come l’inquinamento o la vita sedentaria.

I bambini e l’ossessione del pulito

La troppa pulizia è pericolosa. Vivere in un ambiente ai limiti dell’asettico può essere dannoso per il nostro sistema immunitario, soprattutto per quello dei bambini che invece dovrebbe allenarsi a reagire in modo corretto agli stimoli esterni. Non venire a contatto con i microrganismi, per lo più innocui, che popolano le superfici, gli alimenti o che sono nell’aria, incrementa la probabilità che il sistema immunitario dei piccoli risponda poi in maniera anomala a sostanze del tutto normali, aumentando così la possibilità di sviluppare allergie. Non si tratta ovviamente di vivere nella sporcizia, ma di lasciare che i bimbi possano venire a contatto con i germi sporcandosi durante il gioco, stando all’aperto, frequentando i loro coetanei. 

L’ipotesi dell’igiene

Le allergie stanno vivendo un periodo di forte sviluppo: ad esempio si stima che tra il 10 e il 30% della popolazione sia affetta da rinite allergica. Gianluigi Micarelli, allergologo del Centro Medico Santagostino, ha spiegato come, secondo la cosiddetta “ipotesi dell’igiene ” del 1989, l’inglese Strachan osservò che i figli unici erano più frequentemente asmatici, e spiegò tale dato con la ridotta esposizione ad agenti virali, batterici e parassiti.

Meno malattie infettive, più allergie

Si arrivò a ipotizzare che la ridotta incidenza di malattie infettive conseguente al miglioramento delle condizioni di vita ed all’aumento dell’igiene soprattutto in ambiente domestico ma anche nel settore alimentare potesse “riprogrammare” il sistema immunitario favorendo la comparsa di allergie tramite una maggiore produzione di IgE, gli anticorpi responsabili delle allergie, al posto di IgM, IgG, IgA, prodotti in risposta alle infezioni.

Colpa anche di inquinamento e cattive abitudini

Oltre all’eccesso di igiene, ci sono numerosi altri fattori che contribuiscono a spiegare l’aumento di patologie allergiche. L’aumentata temperatura in casa, la coibentazione, l’uso di moquettes e tappeti, che favoriscono l’esposizione a potenziali allergeni come gli acari della polvere. Anche l’aumento delle polveri sottili (come il particolato diesel) può aumentare l’insorgenza di allergie respiratorie. Una vita sedentaria può determinare anche la comparsa di spasmo bronchiale, che rappresenta l’anticamera dell’asma allergico, soprattutto nell’infanzia.

 

VUOI SAPERE DI PIÙ SU CAUSE E CURE DELLE ALLERGIE? LEGGI QUI

 
 
 

In breve

 

LASCIARLI SPORCARE

Per diminuire il rischio di sviluppare allergie è importante lasciare che i bambini ogni tanto “si sporchino le mani”; non bisogna esagerare con l’igiene quotidiana e preferire detergenti che rispettino il pH naturale della cute; va favorito il contatto con la natura in maniera sana ed equilibrata.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

RX al torace in un bimbo piccolo: ci possono essere conseguenze per la sua salute?

27/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Marcello Orsi

La quantità di radiazione che il corpo assorbe durante una radiografia al torace non desta preoccupazione. A maggior ragione, in ambito pediatrico le apparecchiature sono tarate in modo da ridurre al minimo l'esposizione ai raggi X.  »

Vitamina D: ci sono rischi se non viene data nei primi mesi?

26/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Posto che l'integrazione di vitamina D è consigliata nei primi 12 mesi di vita, se il bambino è stato esposto alla luce solare potrebbe non essere carente della sostanza. In gni caso, la somministrazione può essere iniziata anche a cinque mesi.   »

Bimba di un anno che non vuole mangiare nulla: cosa si può fare?

22/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

Creare un rituale che precede i pasti, mangiare tutti insieme in un'atmosfera serena, farsi aiutare (per quel che si può) in cucina sono strategie che possono favorire un rapporto migliore tra bambino e cibo.   »

Secondo il test ero incinta ma poi sono arrivate le mestruazioni: era un falso positivo?

19/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Si può escludere che un test di gravidanza sia falsamente positivo, mentre è possibile che la gravidanza dopo un inizio fugace si sia spenta. L'eventualità è relativamente frequente, soprattutto se la donna non è più giovane.   »

Ho smesso la pillola: posso rimanere incinta subito?

14/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è possibile avviare una gravidanza anche il mese successivo all'abbandono della contraccezione ormonale. Ma può anche non accadere perché la natura ha tempi che non sempre è possibile gestire a proprio piacimento.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser