Allergie: un aiuto dai probiotici?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/11/2014 Aggiornato il 05/11/2014

Utilizzare i probiotici per modificare la flora batterica intestinale potrebbe migliorare i sintomi delle allergie, come l’asma. Ecco in che modo

Allergie: un aiuto dai probiotici?

Che i probiotici siano in grado di apportare benefici a più livelli, in particolare contro i disturbi intestinali, è risaputo ormai da diverso tempo. Ma che costituiscano un alleato prezioso anche nei confronti delle allergie era stato solo ipotizzato. Ora, una recente ricerca condotta da un team di ricercatori italiani, della Seconda Università di Napoli, sembra dare ulteriori conferme.

Studiati neonati e bambini con asma allergico

Lo studio ha riguardato un gruppo di bambini di età compresa fra i sei mesi e i 14 anni, affetti da allergie, in particolare da asma allergico dovuto agli acari della polvere. A tutti è stato somministrato per due mesi il Lactobacillus reuterii, una specie di batterio appartenente alla classe dei probiotici. All’inizio, durante e al termine dello studio gli autori hanno sottoposto i volontari ad alcuni esami, per misurare i livelli delle sostanze che promuovono l’infiammazione e di quelle che la contrastano e per valutare lo stato dei bronchi. Lo scopo era capire se i probiotici svolgessero un ruolo positivo oppure no nei confronti della malattia.

Verificato un miglioramento

L’analisi dei risultati ha rivelato che l’uso dei probiotici può essere molto utile nei bambini con allergie. Infatti, negli esami effettuati dopo i due mesi di somministrazione, rispetto a quelli eseguiti all’inizio dello studio, si sono registrati livelli più elevati delle molecole antinfiammatorie e livelli più bassi delle molecole pro infiammatorie. Non solo. “Dopo il trattamento, i bronchi sono risultati meno infiammati, i sintomi e il controllo dell’asma sono leggermente migliorati” spiegano gli autori.

Servono ulteriori conferme

I dati emersi confermano quello che in passato era già stato osservato negli animali. Ma le evidenze non sono ancora sufficienti per poter parlare di certezze. “I dati che indicano un possibile uso dei batteri buoni per prevenire e migliorare le malattie su base allergica sono molti e incoraggianti, ma va detto che a oggi non esistono prove sufficienti per raccomandarne l’uso: servono conferme” assicurano gli studiosi.

In associazione alla vitamina D?

Resta poi da capire se i probiotici sono utili anche in altre malattie allergiche, come la rinite. I ricercatori intendono anche chiarire se usare il Lactobacillus reuterii in associazione alla vitamina D possa amplificare gli effetti positivi. La vitamina D, infatti, è un’altra sostanza che ha dimostrato di essere preziosa negli allergici, per le sue capacità immunomodulanti.

 

In breve

MALATTIE SEMPRE PIU’ DIFFUSE

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le allergie sono al quarto posto tra le patologie più diffuse nei Paesi industrializzati. E l’asma è la malattia cronica più diffusa nei bambini. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti