Bambini allergici: 10 regole anti pollini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/04/2015 Aggiornato il 01/04/2015

Si avvicina un periodo difficile per un milione e mezzo di bambini allergici. Ecco il decalogo per difendersi dall’attacco dei pollini

Bambini allergici: 10 regole anti pollini

Ridurre i sintomi dell’allergia ai pollini nei bambini si può, seguendo 10 semplici regole. Le elenca il professor Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Che cosa sono

I pollini sono minuscoli granellini che permettono alla pianta di riprodursi e vengono trasportati dal vento, dagli insetti e dall’acqua nel periodo dell’impollinazione. Maggiore è la prossimità alle piante e alle erbe che li producono, maggiore è la quantità di pollini che può causare un aumento dei disturbi alle persone allergiche.

Aprile a rischio

A soffrire di allergie nasali e pollinosi è un milione e mezzo di bambini e ragazzi italiani, mentre almeno un milione sono i giovani sotto i 18 anni affetti da asma. In Italia il fenomeno delle allergie, tra marzo e aprile – quando cipressi, mimose, ulivi, parietarie e graminacee rilasciano i loro pollini in grande quantità – subisce un’impennata.  Oltre ai vaccini, disponibili sia nella somministrazione sottocutanea che per via sublinguale, per ridurre i sintomi dell’allergia da pollini nei bambini si possono seguire alcune semplici regole.

Il decalogo dell’ospedale Bambino Gesù

  1. Evitare in primavera i prati, i campi coltivati e i terreni incolti.
  2. Evitare nel periodo critico di andare o vivere in campagna. Evitare le gite nelle ore mattutine, soprattutto nei giorni di sole con vento e tempo secco.
  3. Andare al mare o in alta montagna nel periodo in cui sono più forti i disturbi. Ricordare che nelle medie altitudini (600-1000 metri) le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura.
  4. Evitare per le vacanze le zone di aperta campagna. Preferire per le passeggiate il sotto bosco dove più difficilmente giunge il polline.
  5. In auto, se possibile, tenere i finestrini chiusi e accendere, dopo aver verificato la pulizia dei filtri, i sistemi di condizionamento.
  6. Nel periodo critico far praticare al bambino sport preferibilmente in luoghi chiusi, palestre e piscine coperte.
  7. Non tagliare l’erba del prato nel periodo di malessere e non sostare nelle vicinanze quando altri tagliano o hanno tagliato l’erba.
  8. Nel periodo critico evitare la bicicletta. Possono essere utili mascherine a copertura di bocca e naso. Indossare occhiali da sole e cappelli con visiera.
  9. Per ridurre i sintomi dell’allergia da pollini nei bambini, durante la stagione pollinica, cambiarsi i vestiti rientrando in casa, fare una doccia e sciacquare il viso e i capelli.
  10. Evitare il contatto con il fumo di tabacco e, in quel periodo, anche con polveri o peli di animali domestici.

 

 

 

In breve

PENSARCI PRIMA!

Sapendo a cosa si è allergici è possibile pianificare i tempi della terapia e programmare le vacanze in periodi di alta pollinazione evitando, così, il contatto con gli allergeni presenti in città o in campagna.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti