Allergie del bimbo ai farmaci

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19.1.2015 Aggiornato il 27.1.2015

La reazione allergica si scatena in seguito all’assunzione di un farmaco. Non si tratta, però, di un problema molto frequente tra i più piccoli anche perché, nei primi anni di vita, si tende a dare meno medicine possibili

Farmaci pericolosi per i bambini: attenzione alle intossicazioni

Spesso questo tipo di allergia viene scoperta quando il bimbo è già più grandicello ed entra in contatto con il farmaco-allergene per la prima volta. Stabilire se le reazioni che seguono alla somministrazione di un farmaco siano effettivamente di origine allergica non è sempre facile. In molti casi, infatti, i cosiddetti “effetti collaterali” o “secondari” dei medicinali sono molto simili a quelli provocati dalle allergie: vomito, diarrea, eruzioni cutanee accompagnate a prurito. Inoltre, si tende a comprendere tra le reazioni allergiche ai farmaci anche quelle pseudoallergiche, non attivate cioè dal sistema immunitario (o di difesa). Tra le manifestazioni allergiche causate dai farmaci, le più comuni sono a carico della pelle, con macchie, gonfiore e prurito, dell’intestino, con vomito e diarrea, o dell’apparato respiratorio, con crisi d’asma. Molto più raro, invece, è lo shock anafilattico, causato da un improvviso abbassamento della pressione del sangue. In questo caso occorre portare subito il piccolo al Pronto soccorso.

Le sostanze che le provocano

Potenzialmente tutti i farmaci o certi loro componenti possono causare reazioni allergiche. Quelli maggiormente coinvolti appartengono però a poche classi: antibiotici (soprattutto i betalattamici, come la penicillina), antinfiammatori (in particolare, l’acido acetilsalicilico), anestetici e farmaci che sono antigeni completi (cioè sostanze che, se introdotte nell’organismo, provocano nel sangue la formazione di anticorpi specifici) come, per esempio, l’insulina e i vaccini.

Le precauzioni da adottare

Ogni volta che si somministra un farmaco a un bambino è bene osservarlo a lungo per verificare le possibili reazioni. Esse, infatti, possono essere immediate (soprattutto se a carico dell’apparato respiratorio) oppure manifestarsi nel giro di qualche giorno (in particolare le eruzioni della pelle).Prima di stabilire che il bimbo è allergico a un determinato medicinale è necessario consultare il pediatra e descrivergli nei particolari le reazioni osservate. Solo il medico, infatti, è in grado di valutare la situazione e indicarne i rimedi. Non bisogna, perciò, trarre conclusioni affrettate che possano spingere a eliminare un farmaco da una cura del bambino.

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