Coronavirus: come distinguerne i sintomi dalle allergie stagionali

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 08/04/2020 Aggiornato il 08/04/2020

Il Coronavirus presenta alcuni sintomi in comune con le allergie stagionali. Ma ci sono alcune importanti differenze che aiutano a orientarsi

Coronavirus: come distinguerne i sintomi dalle allergie stagionali

L’infezione da Coronavirus non è sempre facile da riconoscere perché presenta sintomi in comune con altre malattie. Se fino a pochi giorni fa poteva essere confusa con l’influenza stagionale, ora rischia di esserlo con le allergie stagionali. Ci sono però alcune differenze che possono aiutare a orientarsi e a capire di si tratta di coronavirus o di allergia.

Come si manifesta l’infezione Covid-19

Il nuovo virus Sars-CoV-2 causa un’infezione che è stata chiamata Covid-19. Questa malattia può provocare sintomi simili a quelli dell’influenza stagionale come raffreddore, mal di gola, tosse secca, febbre, difficoltà respiratorie. Nei casi più seri, possono subentrare complicazioni, quali polmonite, sindrome respiratoria acuta grave e insufficienza renale. 

I sintomi delle allergie stagionali

I sintomi che caratterizzato l’infezione Covid-19 sono simili anche a quelli delle allergie respiratorie. E questo è sicuramente un problema, visto che stiamo entrando nel vivo della stagione primaverile: con la fioritura delle piante, le persone allergiche inizieranno a stare male e ad accusare disturbi come starnuti consecutivi, naso chiuso e “gocciolante”, solletico alla gola, prurito al naso. Non solo: le allergie possono causare anche problemi agli occhi, come bruciore, prurito, lacrimazione e fastidio alla luce. Ebbene, anche il nuovo Coronavirus può manifestarsi con congiuntivite e disturbi oculari.

A quali segnali fare attenzione

Tuttavia, non è impossibile distinguere il nuovo Coronavirus dalle allergie respiratorie. Queste ultime, infatti, tendono a colpire solo naso e occhi, per cui la maggior parte dei sintomi è localizzata nella testa (sempre che non si abbiano anche sfoghi cutanei). L’infezione Covid-19, così come l’influenza, invece è più sistemica, colpisce tutto il corpo. Inoltre, interessa più le basse vie respiratorie. “Probabilmente non si avrà il naso che cola, ma si potrebbe sentire la gola infiammata, tosse, febbre e respiro corto” ha spiegato Greg Poland, direttore del Mayo Clinic’s Vaccine Research Group. Proprio la febbre è un’altra manifestazione che aiuta a orientarsi: nelle allergie stagionali non è quasi mai presente, mentre nel Coronavirus sì. Inoltre, di solito, le allergie non causano nemmeno respiro corto, a meno che non si abbia una condizione preesistente come l’asma.

 

 
 
 

Da sapere!

La fase iniziale è quella più critica per la diagnosi differenziale: nelle prime ore, infatti, infezione Covid-19 e allergie stagionali presentano sintomi simili. Ecco perché bisogna fare attenzione a come evolve la situazione: se i disturbi si aggravano e si accompagnano a febbre e difficoltà respiratorie si potrebbe aver contratto il nuovo Coronavirus.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Vaccino antipertosse in gravidanza: si può fare se c’è il rischio di toxoplasmosi?

28/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se c'è il rischio reale di aver contratto la toxoplasmosi, come è possibile se si mangia carne poco cotta, prima di effettuare il vaccino antipertosse è opportuno capire se il contagio da parte del toxoplasma è avvenuto.   »

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Fai la tua domanda agli specialisti