Esami allergici: il rast test

Redazione A cura di “La Redazione”

Questo esame, che si effettua su un campione di sangue, serve per misurare gli anticorpi specifici prodotti dall’organismo contro un determinata sostanza allergizzante

Esami allergici: il rast test

Il Rast è un test che serve a valutare la quantità delle IgE (immunoglobuline e) specifiche, cioè degli anticorpi prodotti dal sistema immunitario contro un determinato allergene (sostanza allergizzante). Gli anticorpi specifici possono essere prodotti per esempio contro un certo tipo di polline (graminacee, betulla, parietaria eccetera) oppure contro una particolare muffa o contro gli acari della polvere o altro ancora. In condizioni normali le IgE sono molto basse. Se invece le IgE specifiche contro un determinato allergene aumentano notevolmente, significa che la persona è allergica a quell’allergene.

Come si esegue

Per eseguire il Rast serve un prelievo di sangue (non è necessario il digiuno e non serve interrompere eventuali cure con i farmaci). Il test si effettua ponendo il sangue prelevato a contatto con l’allergene sospettato di provocare l’allergia. Se nel sangue sono presenti le IgE specifiche contro quell’allergene, le IgE si legheranno a esso, confermando la presenza di una determinata allergia. Lo stesso esame permette di individuare anche diversi tipi o gruppi di allergeni sospetti. In questo modo si può confermare o escludere che la persona interessata sia allergica a quella specifica sostanza o a quel gruppo di allergeni.

Quando è indicato

Il Rast è comunque un esame cosiddetto di secondo livello, in quanto si effettua soprattutto quando non si può ricorrere al Prick test, per esempio perché la persona soffre di dermatiti estese oppure non può interrompere una cura a base di antistaminici o cortisonici oppure è a rischio di sviluppare reazioni avverse come crisi asmatiche o shock anafilattico.

Pubblicato il 19.1.2015 Aggiornato il 27.1.2015
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Come togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

12/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Fai la tua domanda agli specialisti