I casi di allergie alimentari e cutanee tra i bambini sono cresciuti del 50%

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/06/2013 Aggiornato il 27/06/2013

Le allergie alimentari e cutanee nei bambini aumentano in maniera esponenziale: è allarme. E intanto uno studio americano avanza alcune ipotesi

I casi di allergie alimentari e cutanee tra i bambini sono cresciuti del 50%

È allarme allergie alimentari e cutanee nei bambini: aumentano in maniera rapidissima in questo spicchio di popolazione. A lanciare il grido d’allarme sono alcuni ricercatori americani che, in base allo studio Centers for disease control and prevention, hanno dimostrato che il fenomeno è aumentato del 50% rispetto alla fine degli anni ’90. Le ragioni?

Sono cresciute del 50% rispetto agli ‘90

Comparando le risposte date da genitori nei periodi 1997-1999 e 2009-2011, è emerso che le allergie alimentari e cutanee nei bambini sono cresciute del 50 per cento rispetto alla fine degli anni ’90. Oggi negli Usa un bambino su 20 soffrirebbe di allergie alimentari e uno su 8 di allergie cutanee, come la dermatite atopica e l’eczema. Se i dati raccolti venissero confermati da indagini più approfondite, il fenomeno sarebbe davvero allarmante.

Le ragioni della crescita

Per ora è difficile quantificare il fenomeno e spiegarlo. Tuttavia, esiste un sospetto circa l’aumento di queste allergie. Secondo gli studiosi una possibile spiegazione sta nel fatto che i bambini, vivendo in case sempre più pulite, sarebbero diventati più sensibili agli allergeni, oppure è possibile che i genitori pongono oggi maggiore attenzione a qualunque reazione cutanea dei propri figli e di conseguenza si sia facilmente, e spesso erroneamente, portati a parlare di allergia.

Psicosi da allergie

Secondo gli studiosi esisterebbe, dunque, una psicosi da allergie. Come ha sottolineato Morton Galina, allergologo pediatrico dell’Atlanta’s Emory School of Medicine, “visitiamo spesso bambini che non sono affatto allergici all’alimento indicato dai genitori”. Per esempio, spesso la comparsa dell’orticaria viene erroneamente attribuita al cibo, quando la causa è più semplicemente un virus.

Tante le possibili cause

Insomma, a provocare un incremento delle allergie respiratorie e cutanee è l’abuso di disinfettanti e antibiotici? Oppure sono i troppi inquinanti dispersi nell’aria, in particolare nelle grandi aree urbane? O ancora, la colpa è delle nuove tecniche di coltivazione e di allevamento del bestiame, come l’ibridazione del frumento e la somministrazione di antibiotici ai bovini? Gli studi continuano…

In breve

INTRODUZIONI GRADUALI: SI’ O NO?

Se per lungo tempo è stato consigliato alle famiglie con storie di eczema o allergie alimentari di avvicinare il più tardi possibile i propri figli agli alimenti potenzialmente allergizzanti come noccioline, latte e uova, negli ultimi anni ci si è accorti, invece, che il ritardo nell’approccio a questi cibi era una probabile causa di allergia.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 20 mesi che vuole dormire solo in passeggino

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Se i genitori non sanno in che modo gestire una presa di posizione come quella di voler dormire solo nel passeggino, piuttosto che perdere ogni sera la "battaglia" è meglio che acconsentano, nella certezza che il bambino prima o poi capirà che è più comodo il suo letto.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Test combinato (Bi-test): come interpretarlo?

27/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il risultato che si ottiene dal bi-test ha un valore predittivo, cioè una probabilità di essere "vero" del 90%. Infatti, al test combinato sfugge il 10% degli embrioni con la sindrome di Down. Il test del DNA fetale circolante nel plasma materno porta il valore predittivo dello screening dal 90 al 99%,...  »

Fontanella anteriore che si sta per chiudere in una bimba di sei mesi

25/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Carlo Efisio Marras

In genere la fontanella anteriore (bregmatica) si chiude proprio tra i 6 e i 12 mesi di vita, ma può succedere anche prima o dopo senza che questo debba destare preoccupazione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti