Il pesce protegge i bambini dalle allergie alimentari

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/08/2013 Aggiornato il 22/08/2013

Un recente studio rileva che il consumo di pesce fin da bambini riduce il rischio di allergie alimentari

Il pesce protegge i bambini dalle allergie alimentari

Secondo alcuni ricercatori del Karolinska Instituten di Stoccolma, il pesce introdotto nella dieta dei bambini fin dalla più tenera età avrebbe un ruolo protettivo nelle allergie alimentari almeno fino a 12 anni.  Lo studio, pubblicato sull’autorevole rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition, prevedeva l’analisi di 3.000 questionari compilati dai genitori quando i piccoli avevano 1, 2, 4, 8 e 12 anni, riguardo lo stile di vita, l’esposizione a diversi fattori ambientali e la manifestazione dei sintomi delle allergie nei bambini.

Dimostrata l’efficacia

Verificando e incrociando tutti i risultati raccolti, è emerso che consumare regolarmente il pesce già da bambini può diminuire la probabilità di manifestazioni allergiche di tipo alimentare fino a 12 anni, ma solo se questo alimento viene assunto fin dalla primissima infanzia. A conferma di ciò si è visto che nei bambini che avevano introdotto il pesce nella loro dieta a 8 anni non avevano beneficiato dello stesso effetto protettivo. Lo studio ha anche rilevato un’informazione molto positiva: a un anno di età, l’80% dei bambini consuma costantemente questo alimento almeno 2 volte al mese.

Grassi che fanno bene

L’effetto prezioso potrebbe essere determinato dalla presenza nel pesce degli omega 3, gli acidi grassi che aiutano il sistema immunitario a svilupparsi correttamente. Gli omega 3 sono grassi tipici del pesce (sono presenti soprattutto in quello azzurro e nel salmone) molto studiati da quando si è osservato che i popoli che ne consumano molto, come eschimesi e giapponesi, si ammalano meno di malattie cardiovascolari.

Gli omega 3 (che devono essere introdotti con la dieta perché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli) hanno, infatti, innumerevoli proprietà:

– riducono i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue;

– abbassano la pressione arteriosa;

– rendono il sangue più fluido, diminuendo la capacità di aggregazione delle piastrine (cioè il pericolo di trombosi), svolgendo così un’importante ruolo di protezione cardiovascolare.

In breve

DOVE SI TROVANO GLI OMEGA 3

Per fare scorta di omega 3 si può ricorrere, oltre che al pesce, anche ad alimenti arricchiti come uova, latte, yogurt, pasta (verificandone il contenuto in etichetta). Un contributo può venire anche dalle noci e dall’olio di soia che contengono acido alfalinolenico, che l’organismo può trasformare in omega 3 a lunga catena, come quelli presenti nel pesce.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

VCP diminuito in 36ma settimana: c’è da preoccuparsi?

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In linea generale è normale che la misura dei ventricoli cerebrali del feto diminuisca con il progredire della gravidanza: si tratta proprio di una condizione fisiologica che non desta preoccupazione.   »

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti