Muffe nel 20-40% delle case: allarme allergie

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/08/2017 Aggiornato il 23/08/2017

Le tossine delle muffe, presenti nelle nostre case, creano problemi soprattutto alle persone allergiche

Muffe nel 20-40% delle case: allarme allergie

Le muffe colonizzano le pareti delle nostre case. A essere interessata dal problema sarebbe una percentuale del 20-40% degli edifici, con ripercussioni sulla salute delle persone, soprattutto se colpite da allergie o problemi respiratori.

Tre funghi incriminati

Le muffe si diffondono facilmente nell’aria contaminandola con tossine. A rivelarlo è uno studio dell’Università di Tolosa pubblicato sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology. Penicillium brevicompactum, Aspergillus versicolor e Stachybotrys chartarum sono i nomi dei tre funghi presi in esame dai ricercatori francesi. Tre funghi comuni che rientrano tra le componenti principali delle muffe.

Attenzione alla tappezzeria

Sotto la lente dei ricercatori sono finiti il “ciclo di vita” e l’impatto che questi funghi possono avere sull’aria che respiriamo. La ricerca è partita dalla carta da parati appositamente “contaminata” con i tre funghi. Fatto ciò, sono stati analizzati i dati relativi alla qualità dell’aria delle stanze volutamente “infestate”. Si è scoperto che le tossine prodotte dai funghi riescono facilmente a diffondersi anche senza circostanze particolari, come la rottura della carta.

Problemi in quasi la metà delle abitazioni

Lo studio ha dimostrato come, anche in condizioni normali, le micotossine prodotte dai funghi riescano a trasmettersi da materiali umidi (come la carta da parati) all’aria. Le particelle possono creare disturbi e problemi soprattutto a soggetti allergici, a chi soffre di asma o convive con altri problemi respiratori. Secondo una stima dei ricercatori sarebbe il 20-40% degli edifici a presentare le condizioni per la diffusione delle tossine.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Tenere sotto controllo la qualità dell’aria degli ambienti in cui si vive è il primo fondamentale passo per evitare o limitare il contatto con allergeni, come le muffe.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti