Muffe nel 20-40% delle case: allarme allergie

Redazione A cura di “La Redazione”

Le tossine delle muffe, presenti nelle nostre case, creano problemi soprattutto alle persone allergiche

Muffe nel 20-40% delle case: allarme allergie

Le muffe colonizzano le pareti delle nostre case. A essere interessata dal problema sarebbe una percentuale del 20-40% degli edifici, con ripercussioni sulla salute delle persone, soprattutto se colpite da allergie o problemi respiratori.

Tre funghi incriminati

Le muffe si diffondono facilmente nell’aria contaminandola con tossine. A rivelarlo è uno studio dell’Università di Tolosa pubblicato sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology. Penicillium brevicompactum, Aspergillus versicolor e Stachybotrys chartarum sono i nomi dei tre funghi presi in esame dai ricercatori francesi. Tre funghi comuni che rientrano tra le componenti principali delle muffe.

Attenzione alla tappezzeria

Sotto la lente dei ricercatori sono finiti il “ciclo di vita” e l’impatto che questi funghi possono avere sull’aria che respiriamo. La ricerca è partita dalla carta da parati appositamente “contaminata” con i tre funghi. Fatto ciò, sono stati analizzati i dati relativi alla qualità dell’aria delle stanze volutamente “infestate”. Si è scoperto che le tossine prodotte dai funghi riescono facilmente a diffondersi anche senza circostanze particolari, come la rottura della carta.

Problemi in quasi la metà delle abitazioni

Lo studio ha dimostrato come, anche in condizioni normali, le micotossine prodotte dai funghi riescano a trasmettersi da materiali umidi (come la carta da parati) all’aria. Le particelle possono creare disturbi e problemi soprattutto a soggetti allergici, a chi soffre di asma o convive con altri problemi respiratori. Secondo una stima dei ricercatori sarebbe il 20-40% degli edifici a presentare le condizioni per la diffusione delle tossine.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Tenere sotto controllo la qualità dell’aria degli ambienti in cui si vive è il primo fondamentale passo per evitare o limitare il contatto con allergeni, come le muffe.

 

Pubblicato il 23.8.2017 Aggiornato il 23.8.2017
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