Allergie crociate tra pollini e alimento

Redazione A cura di “La Redazione”

La “reattività crociata” è quel fenomeno per cui la sensibilizzazione a un certo allergene, per esempio i pollini, comporta automaticamente una reattività del tutto simile nei confronti di altri componenti, per esempio un alimento particolare. Ecco gli incroci più comuni

Pollini: un sito per sapere in anticipo dove si trovano

La reattività crociata è quel fenomeno per cui la sensibilizzazione a un certo allergene comporta automaticamente una reattività nei confronti di altri componenti. Ecco gli “incroci” più comuni.

  • Parietaria – more di gelso, basilico, ortica, melone, ciliegia
  • Graminacee – pomodoro, kiwi, agrumi, melone, anguria, pesca, ciliegia, prugna
  • Composite – cicoria, camomilla, banana, sedano, prezzemolo, carota, finocchio
  • Betulla – mela, pera, pesca, ciliegia, prugna, mandorla, lampone

Pubblicato il 12.4.2019 Aggiornato il 10.2.2020
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti