Rinite allergica, arriva una nuova terapia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/06/2016 Aggiornato il 08/06/2016

Contro il naso chiuso da allergia c’è una nuova cura che comprende due farmaci in una sola compressa. Così la rinite allergica diventa meno fastidiosa

Rinite allergica, arriva una nuova terapia

Con la bella stagione sono in agguato anche le allergie respiratorie. Sintomi fastidiosi come occhi gonfi e arrossati, ma anche naso chiuso che rende difficile la respirazione, interferiscono con il sonno e condizionano tutte le attività della vita quotidiana. A soffrire di rinite allergica sono ben 6,5 milioni di italiani, il 12,5% della popolazione. In generale, comunque, le malattie allergiche, che colpiscono 30 italiani su 100, sono più che raddoppiate in meno di 30 anni.

Peggiora la qualità della vita

Le persone con rinite allergica si lamentano spesso per la congestione nasale (naso chiuso) perché pur non essendo un sintomo grave incide fortemente sulla qualità della vita e, in particolare, sul rendimento durante il giorno. Per colpa della congestione nasale, secondo il Progetto Aria, si riducono del 40 per cento le proprie performance scolastiche e lavorative. Basti pensare che negli Stati Uniti è stato evidenziato che i disturbi del sonno legati alla rinite allergica possono condizionare fortemente la vita, a tal punto che la rinite allergica è al primo posto tra le cause di assenteismo dal lavoro.

Il naso chiuso non viene considerato

Ma è un sintomo che non viene socialmente riconosciuto: spesso chi ne soffre viene accusato di esagerare. Per questo si è spinti a cercare una soluzione rapida come i decongestionanti nasali che insieme a un sollievo immediato dei sintomi associati alla rinite possono innescare dipendenza: più si usano e più si sente il bisogno di doverli usare, provocando talvolta danni anche seri alla mucosa nasale.

Terapia d’attacco 2 in 1

Oggi è a disposizione una nuova terapia d’attacco, una compressa 2 in 1: desloratadina, antistaminico di seconda generazione che non dà problemi di sonnolenza, e pseudoefedrina solfato, decongestionante per liberare il naso. In poche ore, e per un periodo massimo di cinque giorni, ci si libera di questo sintomo. Può rappresentare una buona soluzione, in particolare in quei pazienti in cui domina la congestione nasale. Studi clinici sembrano dimostrare che questa terapia d’attacco presa per un massimo di 5 giorni è efficace e non provoca effetti collaterali significativi. Occorre tuttavia ricordare che si deve sempre chiedere consiglio al medico sulla necessità di eseguire gli opportuni accertamenti allergologici per impostare un’adeguata terapia di fondo della rinite allergica. Esistono anche i rimedi omeopatici

Colpisce all’improvviso

La rinite può essere in agguato anche quando non ce l’aspettiamo, secondo il dottor Oliviero Rossi, allergologo, in particolare nei casi in cui il paziente risulti allergico a più sostanze. E così oltre ai pollini, per esempio, bisogna fare attenzione alla polvere soprattutto quando, con l’avvicinarsi delle vacanze, si riaprono le case al mare restate chiuse per mesi. Bisogna sempre ricordarsi di portare con sé la terapia. Attenzione: non si deve far confusione tra spray decongestionanti che provocano sì immediato sollievo ma anche dipendenza e danni alla mucosa nasale e gli spray terapeutici, farmaci che non provocano danni alla mucosa nasale.

 

 

 
 
 

DA SAPERE

 

Il PERIODO A RISCHIO È PIÙ LUNGO

A causa dei cambiamenti climatici le riniti non seguono più il calendario e le stagioni dei pollini sono più lunghe. Attenzione anche ai temporali primaverili ed estivi che invece di dare sollievo sono nemici degli allergici in quanto “frantumano” i granuli dei pollini facilitando l’insorgenza dei sintomi.

 

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