Asma grave: sì ai farmaci mirati

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 22/07/2020 Aggiornato il 22/07/2020

L’asma grave, in adulti e bambini, spesso è sottovalutata e mal gestita anche da chi ne soffre. Eppure, esistono nuovi farmaci mirati in grado di tenerla sotto controllo

Asma grave: sì ai farmaci mirati

Ancora oggi molte persone credono che l’asma sia una problematica poco seria, quasi innocua. Sicuramente, è una malattia che può essere tenuta sotto controllo, con i giusti farmaci e i giusti comportamenti, però. Ma non va sottovalutata, specie in alcuni casi. Esistono, infatti, alcune forme di asma grave che possono causare sintomi importanti e che vanno gestite in maniera specifica. Lo hanno ricordato gli esperti intervenuti durante il webinar “Asma così grave da togliere il fiato”.

È una malattia infiammatoria

L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, in cui si verifica un’ostruzione, in genere reversibile, dei bronchi. Si manifesta con sintomi caratteristici: respiro sibilante o fischi, tosse cronica, sensazione soggettiva di difficoltà respiratoria (dispnea), senso di costrizione toracica.  

Non abusare dei corticosteroidi

Dal 3,5% al 10% delle persone asmatiche soffre di asma grave: una forma di asma che causa una sensazione continua di affanno, mancanza di respiro, peso sul torace e attacchi improvvisi. Si tratta di un tipo di asma che spesso richiede l’uso continuo di farmaci o che non di rado costringe a correre al Pronto soccorso. Eppure chi ne è colpito, spesso, la sottovaluta o la gestisce in modo scorretto. “Molte persone che soffrono di asma grave tendono a sottovalutare la propria patologia, intervenendo spesso con cicli di corticosteroidi che, non solo non controllano l’infiammazione, ma spesso producono seri effetti collaterali anche permanenti” ha spiegato all’Adnkronos Francesca Puggioni, caposezione ImmunoCenter, vicedirettore medicina personalizzata asma e allergologia, Humanitas Research Hospital. L’impiego continuativo dei corticosteroidi, infatti, causa riacutizzazioni sempre più frequenti e una riduzione permanente della funzione polmonare.

I nuovi farmaci mirati

Occorre sapere che in molti casi l’asma grave è legata a un’infiammazione di tipo 2, caratterizzata dal rilascio delle citochine IL4, IL-13 e IL-5. Ebbene, oggi è possibile tenere sotto controllo l’infiammazione di tipo 2 grazie a nuove terapie mirate, che agiscono soprattutto sulle citochine IL-4 e IL-13. Si tratta di farmaci in grado di gestire tutte le forme di asma grave oggi conosciute. E non solo. L’infiammazione di tipo 2 è responsabile anche della comparsa delle altre malattie che spesso sono presenti nelle persone con asma grave, come dermatite atopica, poliposi nasale, rinite allergica ed esofagite eosinofila. Con i nuovi farmaci mirati, si riescono a tenere sotto controllo anche queste comorbilità, cioè complicanze legate all’asma.

 

 

 
 
 

Da sapere

 

I FATTORI SCATENANTI

I sintomi dell’asma grave e non grave possono presentarsi o peggiorare di notte e/o in seguito all’esposizione a fattori scatenanti (come infezioni virali, sforzi intensi, emozioni, allergeni, fumo).

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti