Bronchiolite: le misure anti-Covid hanno protetto i più piccoli

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi

Le misure di prevenzione adottate per fronteggiare la pandemia da Covid-19 hanno aiutato i bambini più piccoli a difendersi anche dai virus stagionali, a cominciare da quello responsabile della bronchiolite

Bronchiolite: le misure anti-Covid hanno protetto i più piccoli

Nei primi anni di vita i bambini in questa stagione sono maggiormente suscettibili alle malattie da raffreddamento, sia perché le loro difese immunitarie sono ancora in via di costruzione sia a causa della permanenza in luoghi chiusi per molte ore al giorno. Solitamente, insieme a influenza e raffreddore, in questo periodo si registra anche un aumento dei casi di bronchiolite. Quest’anno, però, le misure anti Covid hanno dato una mano.

La scomparsa della bronchiolite

L’ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesù ha segnalato come, a partire da ottobre, e con un picco tra gennaio e febbraio, le corsie degli ospedali in passato erano piene di bambini con insufficienza respiratoria o con problemi comunque correlati a un quadro di bronchiolite. Quest’anno, invece, all’ospedale pediatrico nessun tampone fatto da ottobre a oggi è risultato positivo al virus respiratorio sincinziale. Il merito si deve alle misure anti Covid adottate in seguito alla pandemia. Il distanziamento sociale, la corretta igiene delle mani, l’utilizzo delle mascherine, le limitazioni ai viaggi e agli spostamenti, i divieti di assembramento sono tutte misure che insieme hanno contribuito a un rallentamento delle infezioni virali con beneficio anche dei più piccoli.

Un’infezione virale

La bronchiolite è un’infezione virale acuta che colpisce le basse vie respiratorie, in particolare i bronchioli, la parte terminale delle vie aeree all’interno dei polmoni. Riguarda i bambini di età inferiore a un anno con maggiore prevalenza nei primi 6 mesi di vita. L’infiammazione dei bronchioli ne causa un restringimento che può comportare una riduzione del passaggio di aria, con aumento della difficoltà respiratoria. All’auscultazione si presenta con ronchi, rantoli, fischi ed è molto più grave rispetto agli episodi di bronchite proprio perché generalmente colpisce i più piccolini, anche neonati.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Nella maggior parte dei casi l’agente infettivo che provoca la bronchiolite è il virus respiratorio sinciziale (VRS), ma anche altri virus possono esserne la causa. Generalmente la malattia è benigna e si risolve spontaneamente in circa 12 giorni.

 

 

Pubblicato il 2.2.2021 Aggiornato il 2.2.2021
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti