Allergie e bronchiti nei bambini: in aumento dopo piogge abbondanti

Redazione A cura di “La Redazione”

È un dato di fatto: dopo nubifragi e inondazioni accrescono i problemi respiratori e le allergie nei bambini. La causa? Innanzitutto le muffe

Allergie e bronchiti nei bambini: in aumento dopo piogge abbondanti

Si è sempre pensato che la pioggia fosse benefica per le allergie nei bambini in quanto “lava” i pollini e gli elementi allergici dispersi nell’aria. Si è scoperto, invece, che, se intensa e continua, può diventare anche nemica dei piccoli malati. Provoca infatti un aumento del rischio di asma e di altri problemi legati alle allergie nei bambini.

Maggiori accessi agli ospedali

Tutto è partito dall’osservazione che a Roma, presso l’ospedale Bambino Gesù, gli accessi per disturbi respiratori, come bronchiti, bronchioliti, polmoniti e asma, sono cresciuti del 22,7% dopo i violenti nubifragi che hanno colpito la capitale a inizio febbraio. “Questi dati – sottolinea Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù – confermano che le muffe sono causa non solo di allergie nei bambini, ma la loro presenza aumenta le infezioni respiratorie. Analoga situazione è stata registrata nelle zone del Veneto interessate dalle esondazioni”.

La causa è la muffa

Grandi concentrazioni di acqua, dunque, favoriscono la proliferazione di muffe e, conseguentemente, di micro-tossine che, soprattutto nei soggetti più delicati, come i bambini, possono scatenare reazioni allergiche anche immediate: dermatiti, eczemi, riniti, ma anche problemi dell’apparato respiratorio come bronchiti e asma. 

Attenzione a quella in casa  

Anche l’ambiente domestico, ancor più di quello esterno, nasconde insidie per gli allergici. Tra gli allergeni che si nascondono in casa, le muffe che abbondano in caso di forte umidità o di acqua stagnante. L’arma, in questi casi, è la “bonifica domestica”: individuati i punti di nero sui muri, andranno isolati e coperti con vernice antimuffa. Occorre poi cercare di controllare il livello di umidità in casa, che non deve mai essere troppo elevato.

In breve

ATTENZIONE A UN NUOVO ALLERGENE

Dagli Stati Uniti arriva la notizia di un nuovo allergene che colpisce in particolare durante le alluvioni: si tratta di quello presente nei peli dei topi, roditori che tendono ad emergere in massa dalle proprie tane in presenza di grosse quantità di acqua. Questa improvvisa concentrazione di allergene scatenerebbe reazioni allergiche. È stato rilevato, per esempio, che il 45% dei bambini di Baltimora soffre di allergia al pelo di topo.

Pubblicato il 2.4.2014 Aggiornato il 2.4.2014
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Puntura di zanzara che lascia il segno più del solito

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ci sono zanzare la cui puntura causa una risposta maggiore, in più verso la fine dell'estate la pelle dei bambini può reagire in maniera più importante all'attacco degli insetti.  »

Rischio di parto pretermine: può servire il pessario?

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il pessario può evitare che il collo dell'utero si raccorci ulteriormente, un'alternativa più radicale è il cerchiaggio che consiste in una cucitura della cervice che ne impedisce l'apertura fino al parto.   »

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

Fai la tua domanda agli specialisti