Campylobacter, ci si contagia anche con il contatto sessuale

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 29/07/2021 Aggiornato il 29/07/2021

Nel mondo occidentale, l’infezione da Campylobacter è la più comune malattia di derivazione alimentare, ma il batterio può essere trasmesso anche sessualmente

Campylobacter, ci si contagia anche con il contatto sessuale

Quella da Campylobacter è un’infezione alimentare non particolarmente grave o che possa rappresentare una grande minaccia per la salute. Nella maggior parte dei casi provoca sintomi della gastroenterite, come dissenteria, vomito e poco altro. Il problema è che, nei casi più gravi, va a compromettere il normale svolgimento di qualsivoglia attività quotidiana. Un recente studio ha scoperto come il batterio possa essere trasmesso anche per contatto sessuale.

Scongiurare altre epidemie

Come rivelato dalla ricerca condotta dall’Università dell’Oklahoma e pubblicata sulla rivista Emerging Infectious Diseases,  in seguito a una recente epidemia nel Nord Europa, si è scoperto che il Campylobacter si trasmette anche attraverso contatto sessuale oltre che tramite alimentazione. Il fatto che non si corrano grandi rischi per la salute non deve fare abbassare la guardia. Gli esperti sottolineano pertanto l’importanza di una corretta campagna preventiva e di informazione, che evidenzi i rischi di trasmissione per via sessuale ed eviti che possano ripresentarsi emergenze sanitarie.

Chi è più colpito

In particolare, lo studio ha evidenziato come la popolazione maggiormente esposta al rischio di infezione per contatto sessuale sia quella omosessuale. Infatti, il boom di casi ha interessato molti uomini che avevano avuto rapporti con altri uomini. Nonostante siano certamente necessarie ulteriori approfondimenti per capire il nesso tra contatto sessuale e trasmissione del batterio, l’analisi ha rivelato come negli omosessuali l’incidenza dell’infezione da Campylobacter sia 14 volte superiore rispetto alla media.

Così si riduco i rischi

Normalmente, si può entrare in contatto con il Campylobacter attraverso il pollo crudo, il latte non pastorizzato e acqua contaminata da feci animali, a loro volta infetti. Per evitare il contagio, gli esperti consigliano nella vita pratica di tenere sempre igienizzato e pulito il piano di lavoro in cucina e lavarsi sempre le mani. Fondamentale, inoltre, tenere separati dal resto del cibo la carne cruda, le uova e i frutti di mare. Per ridurre i rischi, occorre poi impostare il frigorifero a una temperatura inferiore a 4,4 °C e scongelare in modo corretto gli alimenti congelati.

 
 

Da sapere!

Per evitare l’infezione gli esperti consigliano di diffidare della data di scadenza ed evitare comunque di consumare alimenti quando si hanno dubbi in merito alla loro freschezza.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 10 mesi con lunghezza al di sotto del 50° percentile: recupererà?

18/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

La statura del bambino è influenzata principalmente dalla genetica e, in misura inferiore dall'ambiente, dove per "ambiente" si intende alimentazione, esercizio fisico, sonno e anche una interazione affettuosa con i genitori e le altre figure accudenti. Indicativamente, all'anno di vita dovrebbe avere...  »

Si può rimanere incinta a 51 anni?

18/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le donne che avviano una gravidanza dopo i 50 anni e riescono anche a portarla a termine di certo hanno fatto ricorso all'ovocita di una donatrice molto più giovane di loro. Si può escludere che, anche qualora una gravidanza inizi in età così matura, arrivi a termine.   »

Vomito notturno in seguito a una gastroenterite in un bimbo di tre anni

11/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Può capitare che una gastroenterite dia luogo a strascichi che possono esprimersi proprio con episodi di vomito isolati. Non è necessario preoccuparsene subito, tuttavia se il problema persiste diventa necessario consultare il pediatra curante.   »

Psicofarmaci in gravidanza: lo psichiatra dice no (ma sbaglia)

05/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Fortuna vuole che esistano psicofarmaci compatibili sia con la gravidanza sia con l'allattamento quindi non ha veramente alcun senso suggerire alla futura mamma che soffre di ansia, attacchi di panico, depressione di non curarsi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti