Cancro alla prostata è “alimentato” dai grassi saturi

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 9.3.2018 Aggiornato il 5.8.2018

Una dieta ricca di grassi saturi favorisce lo sviluppo del cancro alla prostata. Un motivo di più per seguire un'alimentazione equilibrata e favorire frutta e verdura a scapito di carni e formaggi

Cancro alla prostata è “alimentato” dai grassi saturi

Il cancro alla prostata segue solitamente uno sviluppo piuttosto lento. Una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center della Harvard Medical School di Boston condotta da Pier Paolo Pandolfi e pubblicata da Nature Communications e Nature Genetics, ha scoperto ora come questo processo venga accelerato ingerendo i grassi contenuti in carni e formaggi. Parrebbe, infatti, che una dieta ricca di grassi saturi favorisca l’evoluzione del tumore alla prostata, velocizzando la formazione di metastasi.

Rischi 2,5 volte maggiori

Gli uomini che seguono un regime alimentare poco equilibrato rischiano due volte e mezzo in più di morire di cancro alla prostata rispetto a chi segue una dieta sana(). La ricerca ha evidenziato come il rischio che il tumore progredisca velocemente verso la formazione di metastasi sia legato alla riduzione di due geni oncosoppressori: PTEN e PML. Questi geni agiscono a livello di metabolismo cellulare, “riparando” eventuali malfunzionamenti e regolarizzandolo. Le cellule tumorali sono sprovviste di PTEN e PML e ciò provoca un’alterazione del loro metabolismo, portando a una maggiore produzione di grassi.

L’azione dei grassi

In una prima fase, le analisi circa l’influenza dei grassi sul tumore nelle cavie non ha, però, prodotto i risultati sperati. Il problema era infatti legato alla dieta principalmente vegetariana dei topi. Si è dunque ipotizzato che potesse essere proprio il cibo il fattore in grado di spostare gli equilibri e favorire il progredire del cancro alla prostata. L’introduzione di grassi saturi nella dieta delle cavie ha confermato questa tesi. Tumori fino a quel momento “latenti” hanno visto accelerare il loro processo di crescita fino allo sviluppo di metastasi.

La molecola miracolosa

L’alimentazione pare, quindi, realmente influenzare il progredire del cancro alla prostata. Il consiglio è di consumare più frutta e verdura. Un ulteriore aiuto arriva dalla ricerca in tema di obesità. Esiste, infatti, una particolare molecola, la fatostatina, che riesce a contrastare l’insorgere del grasso. Impiegata nello studio di farmaci per la cura dell’obesità, questa molecola ha rivelato effetti più che positivi anche nel contrastare la crescita del cancro alla prostata.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Un altro studio dell’Istituto Oncologico di Ricerca dell’Università della Svizzera italiana ha rivelato come il metabolismo dei grassi alimenti il cancro alla prostata.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti