Come dare le medicine ai bambini: consigli utili per una somministrazione senza stress

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/09/2023 Aggiornato il 08/09/2023

I nostri bimbi sono purtroppo soggetti a qualche malanno di tanto in tanto e a volte è richiesta la somministrazione di farmaci per farli stare meglio. Ma come dare le medicine ai bambini? Vediamo qualche consiglio per farlo in maniera semplice e serena!

dare le medicine ai bambini non è sempre facile

È facile che i nostri bambini soffrano di qualche piccolo disturbo, come ad esempio qualche linea di febbre, un po’ di tosse o di raffreddore o di mal d’orecchie. Tanti piccoli disturbi dei nostri bambini si possono curare con sciroppi, gocce, supposte, aerosol o iniezioni, ma a volte somministrare i medicinali ai nostri bambini non è così semplice. Come dare le medicine ai bambini? Vediamo come somministrare ai nostri piccoli farmaci di diverso genere senza stress e senza drammi!

Prima della somministrazione

Come tutti i genitori sanno bene, l’organismo di bambini e neonati è più delicato rispetto a quello degli adulti e quindi bisogna fare molta attenzione nella somministrazione di medicinali per non incorrere in possibili reazioni avverse. Ci sono quindi alcuni accorgimenti di cui tenere conto prima ancora di pensare a come dare le medicine ai bambini:

  • consultare sempre il pediatra prima di dare le medicine ai bambini , anche se si tratta di un farmaco che il piccolo ha già assunto in precedenza senza accusare disturbi;
  • consultare sempre con molta attenzione il foglietto illustrativo per non commettere errori sulla dose da somministrare, sulla frequenza di assunzione e sulle modalità di somministrazione;
  • evitare di somministrare latte o altri alimenti assieme a un farmaco, a meno che non si sia assolutamente certi che sia possibile farlo. In caso di dubbio non esitate a chiedere un parere al proprio pediatra;
  • utilizzare solo i misurini che si trovano nella confezione del medicinale, e non altri strumenti come i cucchiai da cucina per dosare gocce e sciroppi: non si avrebbe la certezza di somministrare la giusta quantità di farmaco. Se la confezione ne è sprovvista si può utilizzare una siringa senza ago per prelevare la quantità esatta di medicinale. I prodotti per i più piccoli sono spesso corredati di un apposito ciuccio-dosatore;
  • adottare le stesse precauzioni sia nel caso dei farmaci che si possono acquistare solo con la ricetta (come succede, per esempio, nel caso degli antibiotici), sia per i cosiddetti Otc (dall’inglese “Over the counter”, cioè “sopra il bancone”), vale a dire i farmaci da banco, che possono essere acquistati senza ricetta medica. Proprio il fatto che non necessitino di prescrizione, infatti, potrebbe indurre i genitori a somministrarli con leggerezza, senza reale bisogno oppure aumentando la dose o la frequenza di assunzione, con possibili danni alla salute del piccolo.

Spiegare al bambino (grande) perché deve assumere quel medicinale

Se il vostro bimbo è un po’ refrattario all’assunzione del farmaco, non date per scontato che sia un semplice capriccio. Se il bambino è abbastanza grande parlatene insieme, in modo da capire quali sono le ragioni del suo rifiuto o della sua paura e aiutandolo così a superarle. È importante fargli capire che il farmaco non è una punizione, ma qualcosa che lo aiuterà a stare meglio nel giro di poco tempo e che è quindi necessario. Si può anche concordare un piccolo premio a somministrazione avvenuta, ad esempio la promessa di cucinare per cena il suo piatto preferito.

Come dare le medicine ai bambini

Foto di Polina Tankilevitch da Pexels

Come dare le medicine ai bambini per bocca?

Secondo i medici e i pediatri, la somministrazione per via orale di un farmaco (quindi sotto forma di sciroppo, gocce, pasticche o capsule) è la migliore perché l’assorbimento per via gastrica è il più veloce e completo. Bisogna inoltre tenere conto che sciroppi e gocce in genere sono abbastanza graditi ai bambini, perché si tratta di una assunzione facile, indolore e spesso “gustosa”: per togliere il sapore sgradevole di medicinale, infatti, molte case farmaceutiche hanno studiato formule specifiche per le medicine dei bambini, che assumono quindi un gradevole sapore di fragola, arancia o frutti di bosco.

Come somministrare lo sciroppo o le gocce ai bambini?

Fate mettere il bimbo in piedi o seduto, assicurandovi che sia tranquillo e sereno all’idea di dover prendere il farmaco. Prelevate la quantità precisa di farmaco con l’apposito misurino o con il contagocce e fatelo assumere al bimbo con un cucchiaio. Se avesse un cattivo sapore, informatevi con il pediatra sulla possibilità di “camuffarlo” diluendo il medicinale in un sorso di succo di frutta o di latte oppure in un cucchiaio di marmellata o di purea di frutta; a questo scopo l’acqua non è una buona scelta perché tende a rendere più intenso il cattivo sapore. Si può anche scegliere di “pulire la bocca” dopo la somministrazione con qualcosa di buono, come ad esempio un cucchiaino di miele.

Come dare le medicine ai bambini

Foto di cottonbro studio
da Pexels

Come somministrare lo sciroppo o le gocce ai neonati?

La posizione deve comunque essere eretta in modo da non rischiare che il liquido vada nelle vie aeree, meglio se il piccolo si trova in braccio ad un adulto che ne sorregga la testa nella giusta posizione. Ai bambini più piccoli questo tipo di farmaco può essere somministrato con l’aiuto di una siringa senza ago, da inserire in bocca facendo in modo che il liquido venga iniettato tra la guancia e la gengiva e non direttamente verso la gola, dove provocherebbe il riflesso del vomito o la tosse. Aspettate che il bimbo deglutisca prima di somministrare un’altra piccola quantità di sciroppo.

Come somministrare pasticche e capsule ai bambini

Pastiglie e capsule dovrebbero essere somministrate solo ai bambini più grandicelli, almeno dopo i 4-5 anni: i bimbi più piccoli potrebbero infatti avere difficoltà a deglutirle. Per alcuni bambini non si tratta comunque di un’operazione semplice, quindi potremmo cercare di facilitarla con alcuni stratagemmi (ovviamente dopo aver chiesto il parere del proprio pediatra):

  • mettete la pastiglia in una cucchiaiata di purea di frutta, di marmellata o di yogurt, così il bimbo la deglutirà senza nemmeno accorgersene;
  • se il pediatra darà il suo parere positivo, potete frantumare la compressa oppure aprire la capsula e diluire la polvere con un po’ di acqua, somministrandola poi con un cucchiaio;
  • se il bambino sputa il farmaco o lo vomita entro mezz’ora dalla prima assunzione è opportuno riproporgli la stessa dose.

Come mettere le supposte senza dolore?

Le supposte rappresentano una buona soluzione quando il bambino è così piccolo che risulta impossibile, o comunque molto difficoltoso, dargli le gocce o lo sciroppo, oppure se esiste il rischio che vomiti. L’operazione è meno complessa di quello che sembra:

  • il bambino può essere sistemato a pancia in giù, oppure a pancia in su con le gambe sollevate e piegate verso l’addome;
  • con le dita di una mano è necessario allargare con delicatezza le natiche del bimbo, in modo da vedere bene l’apertura anale;
  • per favorirne l’introduzione, si può lubrificare la supposta con una goccia di olio di oliva o di mandorle;
  • dopo che la supposta è stata introdotta è bene stringere per qualche istante le natiche del piccolo per evitare che la supposta venga espulsa;
  • se il bambino espelle la supposta entro la prima mezz’ora, è opportuno somministrarne ancora metà dose.

Come mettere le gocce nel naso a un bambino?

Le gocce rinologiche sono utili per decongestionare il naso in caso di raffreddore, aiutando il piccolo a respirare meglio. È bene però farne un uso molto limitato per non irritare le mucose, cioè i tessuti di rivestimento interno del naso. Anche in questo caso possiamo rendere meno fastidiosa la somministrazione spiegando prima di tutto al bimbo (se abbastanza grande) che il fastidio sarà solo momentaneo e che poi respirerà meglio, poi seguendo alcune accortezze:

  • il piccolo va posto in posizione distesa, a pancia in su e con il capo più in basso rispetto al resto del corpo. Se non sta fermo si può ricorrere a un sistema semplice ma efficace: avvolgere il piccolo in uno scialle o in una coperta in modo che non possa muovere le braccia;
  • servendosi dell’apposito contagocce instillate la giusta dose di farmaco in ciascuna narice;
  • una volta introdotte le gocce si può ruotare con delicatezza la testa del piccolo in modo che le gocce raggiungano ogni punto delle cavità nasali.
Come dare le medicine ai bambini

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Come dare le medicine ai bambini: le gocce nell’orecchio

In caso di otite, cioè di infiammazione dell’orecchio, il pediatra può prescrivere delle gocce specifiche. Come somministrarle ai bambini minimizzando il fastidio? Per somministrare queste gocce nel modo corretto è opportuno far sdraiare il piccolo lateralmente, con la parte sinistra della testa appoggiata ad una superficie piana per somministrare le gocce nell’orecchio destro e al contrario, con la parte destra appoggiata, per somministrarle nell’orecchio sinistro. Il bambino andrebbe tenuto in questa posizione per qualche minuto, in modo che il liquido si distribuisca in tutto il condotto auricolare. Si può anche scaldare leggermente il flacone delle gocce tra le mani per evitare che il liquido freddo infastidisca il bambino. Dopo questa applicazione in genere non è necessario mettere cotone o tamponi nell’orecchio del piccolo.

Come mettere un collirio o una pomata oftalmica a bambini e neonati?

Spesso soggetti a congiuntivite (infiammazione della congiuntiva, la sottile membrana che ricopre la parte anteriore del bulbo oculare), gli occhi del bambino vanno curati con appositi colliri prescritti dal pediatra. Medicare gli occhi di bambini e neonati potrebbe non essere così semplice, dal momento che non ci si può aspettare che i nostri piccoli siano del tutto collaborativi al momento di mettere gocce o pomate in un occhietto infiammato. Interviene poi anche il riflesso di ammiccamento, che ci porta a chiudere istintivamente gli occhi quando vi si avvicina un corpo estraneo. Ciò non toglie che colliri e pomate oftalmiche debbano essere comunque somministrate seguendo le indicazioni del pediatra e rispettando la frequenza di applicazione.

Come mettere il collirio ai neonati

Se il bimbo è davvero molto piccolo bisogna agire con dolcezza, ma anche con fermezza e decisione. Fatevi aiutare da una persona che possa tenerlo fermo con delicatezza e agite velocemente e con la massima precisione. Per prima cosa lavatevi bene le mani, poi pulite gli occhi del piccolo dalle eventuali secrezioni e crosticine e avvolgete il piccolo in un lenzuolo o in una copertina, in modo che non possa muovere braccia e gambe. A questo punto, tenendolo sdraiato sul dorso, stirate leggermente e con delicatezza la palpebra inferiore verso il basso e fate cadere il collirio nell’occhio, facendo attenzione a non ferire il piccolo con l’erogatore. Se dovete invece applicare una pomata oftalmica, stendetela sul bordo interno della palpebra. In entrambi i casi, lasciate poi la palpebra, in modo che il medicinale si distribuisca su tutta la superficie dell’occhio.

Come mettere il collirio o la pomata oftalmica ai bambini

Se il vostro bambino è abbastanza grande dovrete spiegargli, in un momento in cui è calmo e sereno, quello che farete e il motivo, cioè per farlo stare meglio e permettere all’occhio di guarire. Meglio non agire di sorpresa o con l’inganno, ma non scendete a compromessi: le indicazioni del pediatra devono essere rispettate in ogni dettaglio! La procedura sarà più o meno la stessa, con la differenza che potrete far scegliere al bimbo se preferisce stare sdraiato oppure seduto con la testa reclinata indietro.

Come mettere il collirio ai bambini mentre dormono

Colliri e pomate oftalmiche possono essere somministrati anche durante il sonno. Basterà aprire leggermente la palpebra del bimbo e farvi cadere le gocce di collirio oppure applicarvi la pomata oftalmica. Se il sonno del bimbo è abbastanza profondo non se ne accorgerà.

Come fare l’aerosol ai bambini?

Quando ci si chiede come dare le medicine ai bambini bisogna prendere in considerazione anche l’aerosol, che si usa spesso in caso di disturbi alle vie aeree, come ad esempio tosse e bronchite. Viene infatti usato un apparecchio che riduce le sostanze terapeutiche in corpuscoli microscopici che in questo modo raggiungono con facilità le mucose del naso, la laringe, la trachea, i bronchi e i polmoni. Spesso i bambini non amano fare l’aerosol perché li costringe a qualche minuto di immobilità e a volte sono infastiditi dal rumore dell’apparecchio; per ovviare a questo ultimo aspetto si può appoggiarlo su un piano morbido per ridurre le vibrazioni.

Dopo aver preparato la soluzione con i farmaci indicati dal pediatra e averla posta nell’ampolla, si può procedere con l’aerosol. Sia per i neonati che per i bambini più grandi bisogna fare attenzione a porre la mascherina a contatto con il viso del piccolo, in modo che copra naso e bocca. È necessario che il bimbo sia tranquillo e che respiri normalmente, se al contrario fosse agitato e in lacrime l’efficacia dell’aerosol sarebbe molto ridotta. L’operazione dovrebbe durare al massimo 10 minuti; in questo lasso di tempo si può distrarre il bimbo raccontando una storia oppure cantando qualche canzoncina. Dopo aver finito è importante lavare, oltre che la mascherina e l’ampolla, anche il viso del bimbo per rimuovere ogni traccia di farmaco.

Come si fa la puntura a un bambino?

A meno che non si sia davvero esperti, per fare un’iniezione a un bambino è meglio affidarsi al pediatra o a un’infermiera. Ai genitori, semmai, spetta il compito di tranquillizzare il bambino, spiegandogli che sentirà un pizzicotto, ma che il fastidio durerà solo per pochissimi istanti. È anche bene ricordare che il bambino non va “ingannato”: non è giusto dirgli di stare tranquillo perché non gli verrà fatta l’iniezione. Quando avvertirà il tocco dell’ago, il piccolo si sentirà tradito e sarà più difficile farlo collaborare in futuro. Le iniezioni praticate più di frequente sono per via intramuscolare (ossia nel gluteo o nella coscia), ma possono essere effettuate anche per via endovenosa (cioè in vena) o sottocutanea (sotto pelle, di solito nel braccio).

In sintesi

Capita a tutti i neogenitori di dover dare una medicina al piccolo. Ma prima di ingaggiare una lotta con il proprio bambino per fargli prendere un farmaco, è bene farsi consigliare dal pediatra la formulazione più adatta in base all’età. Ci sono anche alcuni consigli per rendere la somministrazione più semplice e soprattutto serena: vediamo tutto quello che c’è da sapere!

 

Fonti / Bibliografia

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