Covid-19, la depressione lo complica

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 22/10/2021 Aggiornato il 22/10/2021

La depressione espone maggiormente alla possibilità di contrarre il Covid-19 nelle forme più gravi, con il rischio superiore di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva

Covid-19, la depressione lo complica

Il Covid-19 è più aspro con chi soffre di depressione o di altri disturbi psicologici. Questi pazienti sono, infatti, più esposti al rischio di contrarre in forma grave il virus e di essere costretti all’ospedalizzazione e il ricovero in terapia intensiva. A rivelarlo sono due recenti ricerche. Una situazione complicata che spinge la Società Italiana di Neuro Psico Farmacologia (Sinpf) a chiedere di accelerare sulla terza dose del vaccino per i pazienti più fragili.

Covid-19 più duro

Pubblicato su Jama Psychiatry, la prima ricerca ha preso in esame 21 studi, per un totale di circa 91 milioni di casi, e confermato l’aderenza dei fattori di rischio dei disturbi mentali a quelli legati al Covid-19: obesità, diabete, malattie cardiovascolari, ma anche alterazione del sistema immunitario avevano una ricorrenza marcata.

Il secondo studio, apparso sul portale Lancet Psychiatry, ha invece approfondito i dati raccolti da 23 ricerche condotte su un milione e mezzo di pazienti con Covid-19 da 22 Paesi. Incrociando i risultati, è emerso come nelle persone affette da disturbi mentali e depressione fosse più facile assistere a forme gravi di contagio, con rischio di non soccombere al virus molto più elevato.

È allarme

Da queste evidenze, la Sinpf lancia l’allarme. Come spiega il co-presidente Claudio Mencacci, infatti, dall’inizio della pandemia da Covid-19 i pazienti affetti da depressione sono stati dimenticati. Una situazione che ha creato un corto circuito non più sostenibile e che ha evidenziato la grande fragilità di questi pazienti.

Che cosa accomuna il Covid-19 e la depressione

Il motivo dietro questa maggiore aggressività del Covid-19 nei pazienti con malattie psichiatriche, prosegue Mencacci, potrebbe derivare da alterazioni immuno-infiammatorie tipiche del virus e di alcuni problemi mentali, ma anche alla coesistenza delle due patologie e di stili di vita poco salutari.

Occorre alzare il velo su questa situazione, lavorando in modo preventivo, con interventi diagnostici e terapeutici precoci, così da poter contenere il diffondersi della depressione e di altre patologie psichiche.

 
 

Da sapere

Per i pazienti affetti da problemi mentali, la Sinpf parla di una riduzione nell’accesso alle cure, e di un peggioramento consistenze e vicino al 40% dei casi di depressione e ansia.

Fonti / Bibliografia

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