Covid-19, la depressione lo complica

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili

La depressione espone maggiormente alla possibilità di contrarre il Covid-19 nelle forme più gravi, con il rischio superiore di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva

Covid-19, la depressione lo complica

Il Covid-19 è più aspro con chi soffre di depressione o di altri disturbi psicologici. Questi pazienti sono, infatti, più esposti al rischio di contrarre in forma grave il virus e di essere costretti all’ospedalizzazione e il ricovero in terapia intensiva. A rivelarlo sono due recenti ricerche. Una situazione complicata che spinge la Società Italiana di Neuro Psico Farmacologia (Sinpf) a chiedere di accelerare sulla terza dose del vaccino per i pazienti più fragili.

Covid-19 più duro

Pubblicato su Jama Psychiatry, la prima ricerca ha preso in esame 21 studi, per un totale di circa 91 milioni di casi, e confermato l’aderenza dei fattori di rischio dei disturbi mentali a quelli legati al Covid-19: obesità, diabete, malattie cardiovascolari, ma anche alterazione del sistema immunitario avevano una ricorrenza marcata.

Il secondo studio, apparso sul portale Lancet Psychiatry, ha invece approfondito i dati raccolti da 23 ricerche condotte su un milione e mezzo di pazienti con Covid-19 da 22 Paesi. Incrociando i risultati, è emerso come nelle persone affette da disturbi mentali e depressione fosse più facile assistere a forme gravi di contagio, con rischio di non soccombere al virus molto più elevato.

È allarme

Da queste evidenze, la Sinpf lancia l’allarme. Come spiega il co-presidente Claudio Mencacci, infatti, dall’inizio della pandemia da Covid-19 i pazienti affetti da depressione sono stati dimenticati. Una situazione che ha creato un corto circuito non più sostenibile e che ha evidenziato la grande fragilità di questi pazienti.

Che cosa accomuna il Covid-19 e la depressione

Il motivo dietro questa maggiore aggressività del Covid-19 nei pazienti con malattie psichiatriche, prosegue Mencacci, potrebbe derivare da alterazioni immuno-infiammatorie tipiche del virus e di alcuni problemi mentali, ma anche alla coesistenza delle due patologie e di stili di vita poco salutari.

Occorre alzare il velo su questa situazione, lavorando in modo preventivo, con interventi diagnostici e terapeutici precoci, così da poter contenere il diffondersi della depressione e di altre patologie psichiche.

 
 

Da sapere

Per i pazienti affetti da problemi mentali, la Sinpf parla di una riduzione nell’accesso alle cure, e di un peggioramento consistenze e vicino al 40% dei casi di depressione e ansia.

Fonti / Bibliografia

Pubblicato il 22.10.2021 Aggiornato il 22.10.2021
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Litigi ingestibili tra fratelli: che fare?

23/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Serena Mongelli

Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari.   »

Influenza con variante K: può causare (anche) la cistite?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio.   »

Pensieri ossessivi tenuti a bada con gli psicofarmaci: si può cercare una gravidanza?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento.   »

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti