Diabete: l’inquinamento stimola l’insulino-resistenza nei bambini

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca

L’inquinamento favorisce lo sviluppo di diabete nei bambini, perché predispone all’insulino-resistenza. Le contromisure per proteggere i più piccoli

Diabete: l'inquinamento stimola l'insulino-resistenza nei bambini

Sapevamo già che l’inquinamento provoca difficoltà respiratorie e predispone alle allergie. E anche che è collegato all’insorgenza di malattie croniche come aterosclerosi e malattie del cuore. Ora uno studio aggiunge un altro rischio dell’aria malsana per la salute: lo sviluppo di insulino-resistenza, precursore del diabete. E a pagarne le conseguenze sarebbero soprattutto i bambini. È quanto scoperto da un gruppo di ricercatori tedeschi, il cui studio è stato pubblicato su Diabetologia, la rivista scientifica portavoce dell’European association for the study of diabetes.

Tutto parte dall’inquinamento

Gli inquinanti atmosferici, sostengono gli scienziati di Monaco, sono considerati potenti ossidanti. In altre parole, “stressano” le cellule dell’organismo predisponendo allo sviluppo dell’insulino-resistenza. I più sensibili a questo rischio sarebbero, ancora una volta, i più piccoli.

Un problema che interessa tutto il mondo

L’inquinamento atmosferico continua a essere un problema globale serio. Si calcola che un quarto della popolazione mondiale sia esposto a concentrazioni non salutari di inquinanti ambientali. In particolare, i bambini sono maggiormente a rischio, a causa dell’immaturità del loro sistema respiratorio. Secondo il rapporto dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), l’esposizione a lungo termine al particolato fine può provocare ateriosclerosi, disturbi alla nascita e malattie respiratorie tra i bambini, tracciando un possibile legame con lo sviluppo neurologico generale, le funzioni cognitive e il diabete, attraverso l’insulino-resistenza.

La corretta alimentazione è un’arma vincente

Come proteggere, dunque, i bambini dal diabete? Assicurandosi che bevano un’adeguata quantità di acqua, per aiutare l’organismo a smaltire le scorie che hanno oltrepassato i filtri fisiologici, evitandone il ristagno. Inoltre, è importante garantire ai bambini un giusto apporto di nutrienti attraverso l’alimentazione, affinché il loro sistema immunitario possa rinforzarsi. È poi importante evitare di portarli a passeggio per le  strade trafficate nelle ore di punta (la concentrazione di inquinanti aumenta e in più il passeggino si trova proprio a un’altezza in cui è facile respirare i gas di scarico

 

delle auto).

Scegliere il momento migliore per uscire

Il momento migliore per uscire in estate è il mattino presto o il tardo pomeriggio, quando l’aria è più fresca e la concentrazione di ozono meno accentuata.  D’inverno, invece, vanno preferite le ore centrali della giornata, quando l’aria si scalda e tende a salire verso l’alto, portando con sé parte degli inquinanti. In ogni caso, una volta tornati a casa, è bene lavare la faccia e le mani del bimbo.

 
 
 

In breve

TANTI I DANNI DELL’INQUINAMENTO SULLA SALUTE

Secondo l’Oms, l’inquinamento danneggia le vie respiratorie e lo sviluppo neurologico dei piccoli. Ora uno studio dimostra che può favorire anche l’insorgere del diabete, ossidando le cellule e predisponendo all’insulino resistenza.

Pubblicato il 3.7.2013 Aggiornato il 31.7.2018
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti