Emergenza coronavirus: così l’Italia si protegge dall’epidemia

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 4.2.2020 Aggiornato il 4.2.2020

Il Consiglio dei ministri ha dichiarato uno stato di emergenza di sei mesi per combattere la diffusione del coronavirus. Vediamo che cosa succede ora

Emergenza coronavirus: così l’Italia si protegge dall’epidemia

Come già preannunciato dagli esperti, il Coronavirus è arrivato ufficialmente anche in Italia. In seguito ai primi casi isolati nel nostro Paese, il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi e uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro per far fronte alla situazione. Del resto, nei giorni scorsi anche la stessa Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che in un primo momento era stata cauta, ha ammesso l’emergenza sanitaria globale.

I primi casi isolati in Italia

La decisione del governo italiano è scattata dopo che una coppia di turisti cinesi, transitata per Parma, Firenze e Roma, è stata dichiarata positiva ai test per il Coronavirus. I due viaggiatori, che erano arrivati da Wuhan (città epicentro dell’epidemia) il 23 gennaio, ora sono ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma in condizioni non gravi. Insieme con loro viaggiavano altri cittadini cinesi che sono sotto osservazione. Inoltre, sono state poste in sorveglianza domiciliare tre persone che hanno avuto contatti con la coppia. Ovviamente, non bisogna abbassare la guardia, ma non bisogna nemmeno cadere nell’isteria collettiva. “Bisogna evitare allarmismi, ma dire che non ci saranno altri casi di coronavirus, significa non guardare alla realtà” ha dichiarato il direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani Giuseppe Ippolito.

Bloccato il traffico aereo

Ma che cosa implica lo stato di emergenza dichiarato dall’Italia? Innanzitutto, il premier Conte ha annunciato che il traffico aereo da e per la Cina, Macao, Hong Kong e Taipei sarà bloccato fino a nuovo ordine. Gli ultimi voli di linea previsti in arrivo dalla Cina prima di questa misura sono atterrati all’aeroporto di Malpensa nei giorni scorsi. Per quanto riguarda i passeggeri dei voli che provengono dalla Cina, ma passano da scali intermedi saranno sottoposti a procedure sanitarie, forse con termoscanner, fino a quando non si deciderà diversamente. Previsti controlli sanitari anche nei porti. Inoltre, è stata sospesa temporaneamente la concessione dei visti d’ingresso dalla Cina per l’Italia da parte delle agenzie autorizzate (restano quelle concesse dai consolati per motivi familiari o casi urgenti). Le frontiere, però, rimarranno aperte e le merci potranno circolare.

Nel frattempo, la Protezione civile ha designato un commissario speciale per l’emergenza coronavirus, che a breve dovrebbe emettere l’ordinanza con tutte le misure pensate per affrontare la situazione. Infine, il ministero degli Esteri ha deciso di istituire un’Unità Operativa speciale che si riunirà nelle prossime ore per gestire l’emergenza coronavirus.

Che cos’è

Il coronavirus è un virus che colpisce le vie respiratorie causando disturbi come febbre, tosse, respiro affannato. Si trasmette per via area, per questo le regole di prevenzione sono le stesse indicate per i virus influenzali e del raffreddore: lavarsi spesso le mani; evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani sporche; non avere contatti con persone malate o che presentano sintomi sospetti; usare sempre fazzoletti di carta per soffiarsi il naso e starnutire e gettarli via dopo l’uso. Ai primi campanelli di allarme è importante rivolgersi al medico.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Ora che il traffico aereo con la Cina è bloccato, Farnesina e Enac (Ente nazionale aviazione civile) stanno organizzando il piano dei rimpatri da e per il paese asiatico allo scopo di ridurre al minimo i rischi di trasmissione del coronavirus.

 

Fonti / Bibliografia

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