Emicrania ed epilessia legate a una mutazione genetica?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 27/09/2021 Aggiornato il 27/09/2021

Sembra che alla base di emicrania, epilessia e altre malattie possa esserci una mutazione genetica che altera la trasmissione degli impulsi nervosi nel cervello

Emicrania ed epilessia legate a una mutazione genetica?

Emicrania, epilessia e altre malattie genetiche rare sarebbero legate da un filo invisibile: un malfunzionamento neuronale causato da una mutazione del gene PRRT2. A dirlo un nuovo studio italiano, realizzato da un gruppo di scienziati del Centro di Neuroscienze e Tecnologie Sinaptiche dell’Istituto Italiano di Tecnologia presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Genova, e pubblicato sulla rivista Cell Reports.

Malattie diverse ma con una base simile

Emicrania, epilessia infantile e altre malattie genetiche rare parossistiche, come le discinesie, sono tutte diverse ma presentano tutte un minimo comun denominatore: sono legate a una trasmissione “difettosa” dei segnali tra le cellule del cervello. Secondo il nuovo studio, alla base di questa anomalia potrebbe esserci una mutazione del gene PRRT2.

Nel cervello le informazioni passano così

Occorre sapere che le cellule nervose del cervello, i neuroni, comunicano fra di loro attraverso le sinapsi: punti di contatto che permettono di trasmettere le informazioni fra le cellule, trasformando i segnali elettrici in messaggi chimici. In che modo? Quando arriva un impulso, nei neuroni entrano degli ioni di calcio attraverso i canali ionici che funzionano come delle sorti di interruttori biologici. Vengono così rilasciate particolari sostanze, chiamate neurotrasmettitori, che viaggiano attraverso le sinapsi, veicolando le informazioni necessarie. Ebbene, il nuovo studio ha dimostrato che nei soggetti che presentano mutazioni del gene PRRT2 questo meccanismo non funziona correttamente.

In pratica, in presenza di questa alterazione genetica le cellule nervose non riuscirebbero a comunicare correttamente, dando origine a diverse malattie.

Ci sono nuove speranze di cura

“Il nostro studio mostra un nuovo meccanismo che chiarisce perché mutazioni del gene della proteina sinaptica PRRT2 destabilizzino l’attività dei circuiti nervosi, portando all’insorgenza di diverse manifestazioni parossistiche” hanno spiegato gli esperti. Queste scoperte potrebbero aiutare a trovare nuove cure per le oltre 1.500 persone identificate a oggi che presentano 70 diverse mutazioni nel gene PRRT2.

 
 

Da sapere!

Non è ancora certa quale sia l’origine dell’emicrania. Secondo un’ipotesi molto accreditata, dipenderebbe da una ridotta produzione dei neurotrasmettitori con funzione “analgesica”.
L’epilessia, presente anche fin da bambini, sembra dipendere da un improvviso eccesso di attività delle cellule del cervello: è come se il cervello andasse in cortocircuito e fosse investito da una scarica di impulsi irregolari e improvvisi.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti