Fegato grasso per un italiano su tre, anche bambini

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi

La steatosi epatica non alcolica o malattia da fegato grasso colpisce circa il 30% della popolazione. In crescita anche tra i bambini. Attenzione alle conseguenze per la salute

Fegato grasso per un italiano su tre, anche bambini

Il fegato grasso è una condizione asintomatica che può condurre a gravi danni, fino alla cirrosi o all’epatocarcinoma e colpisce fino al 70-80% di persone con diabete di tipo 2 oppure obesi.

A rischio anche i bimbi in sovrappeso

Il fegato grasso è un problema anche pediatrico, perché legato a uno stile di vita non salutare sin dai primi anni di vita. E infatti sono sempre più numerosi i bambini in sovrappeso colpiti da fegato grasso: l’aumento di peso può avere un impatto negativo sulla salute del fegato nei bambini, già a 8 anni. Un girovita ampio a 3 anni aumenta la probabilità che già dopo qualche anno i piccoli abbiano marcatori per la steatosi epatica non alcolica.

In agguato gravi problemi

Spiega Francesco Angelico, responsabile del Day Service medicina interna e malattie metaboliche del Policlinico Umberto I di Roma: “chi ha questo problema può andare incontro a due tipologie di rischio. Una è quella cardiovascolare: chi ha il fegato grasso ha una probabilità maggiore d’infarto del miocardio. L’altra è la steatoepatite non alcolica (Nash), una variante della steatosi epatica. Nella maggior parte dei casi la Nash è la diretta conseguenza di un regime alimentare in cui il contenuto di zuccheri e grassi è elevato abbinato a un’insufficiente attività fisica.

L’importanza della prevenzione

Non è ancora stato trovato un farmaco in grado di curare questa condizione; l’unica possibilità consiste nel ridurre il grasso e per farlo serve la prevenzione, soprattutto nei bambini. Per esempio: ridurre l’assunzione di grassi, controllare le porzioni, evitare le bevande zuccherate, fare spuntini sani e fare più attività fisica.

 

 

 
 
 

Da sapere!

È stato creato il registro pediatrico europeo per il fegato grasso, una patologia che colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione pediatrica generale, coordinata dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. In Italia si stima che ne sia affetto circa il 15% dei bambini, ma si arriva fino all’80% tra i bambini obesi.

 

Pubblicato il 22.8.2018 Aggiornato il 22.8.2018
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti