Forbiplatino, il nuovo e rivoluzionario farmaco anti-tumorale

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 18.2.2020 Aggiornato il 18.2.2020

Il forbiplatino riduce i tumori e risulta meno invasivo dei normali rimedi anti-tumorali, limitando anche i danni della chemioterapia

Forbiplatino, il nuovo e rivoluzionario farmaco anti-tumorale

Gli studiosi della City University di Hong Kong hanno sviluppato un nuovo rimedio anti-tumorale che promette di rivoluzionare le normali procedure di cura dei tumori. Presentanta sulla rivista scientifica Chem, la ricerca del team guidato dal professor Zhu Guangyu ha creato il forbiplatino, un composto chimico in grado di ridurre i tumori e limitare i danni della chemioterapia.

Lama a doppio taglio

I normali metodi di chemioterapia risultano molto invasivi e, oltre a uccidere le cellule tumorali, si abbattono su quelle sane. Cercando di combattere il tumore, la chemio risulta dunque essere contemporaneamente molto dannosa per tutto l’organismo. Partendo da queste premesse, i ricercatori della CityU hanno intrapreso un percorso di ricerca durato tre anni, con l’obiettivo di sviluppare un composto che permettesse di rendere più oculata, meno invasiva e più precisa la lotta ai tumori.

L’importanza della luce rossa

Il risultato dello studio è il forbiplatino, un composto chimico tutto nuovo, in grado di agire con precisione solo sulle cellule compromesse dal tumore. Come sottolineato da Zhu Guangyu, potremmo essere alle porte di un nuovo futuro nella cura ai tumori. Il forbiplatino è infatti un composto fotosensibile, inerme al buio ma che si attiva quando sottoposto alla luce rossa. Questo permette di contrastare con maggiore precisione il tumore, senza interessare le cellule sane.

Risultati incoraggianti

Il forbiplatino si è rivelato molto efficace nel trattamento di una vasta gamma di tumori, in particolare quelli al seno e alle ovaie. La ricerca ha preso in esame gli effetti del forbiplatino su cavie affette da tumore, restituendo risultati molto incoraggianti. Dagli esperimenti è stato possibile constatare come l’azione del nuovo composto permetta, rispetto ai tradizionali trattamenti, di ridurre del 67% le dimensioni e del 62% il peso dei tumori. Il tutto riducendo drasticamente l’azione dei trattamenti sulle cellule sane.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Serve ancora tempo prima di poterlo utilizzare in quanto devono ancora essere attuati ancora altri esami per la sicurezza e l’efficacia.

 

Fonti / Bibliografia

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