Gengive infiammate? Sale il rischio di ictus

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 10.12.2019 Aggiornato il 10.12.2019

Curare gengivite e parodontite riduce l'infiammazione locale della bocca e quella generale, abbassando anche il pericolo di ictus. Ecco perché

Gengive infiammate? Sale il rischio di ictus

Chi soffre di gengive infiammate non mette a rischio soltanto la salute della bocca. Gengivite e parodontite, infatti, sono associate a un maggior rischio di ictus e infarto. Per contro, i trattamenti odontoiatrici delle gengive possono aiutare a ridurre i rischi cardiovascolari. Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology, condotto presso il Dental Technology Centre del Christian Hospital di Changhua, a Taiwan.

Lo studio su oltre 160.000 persone

Lo studio ha analizzato circa162mila individui affetti da gengive infiammate e parodontite che non avevano avuto in precedenza nessun “incidente”  cardiovascolare (come infarto e ictus). Il campione è stato seguito nel tempo, registrando i casi di ictus e confrontando i dati in base al tipo di trattamento odontoiatrico seguito. Dalla ricerca è emerso che la pulizia profonda o il trattamento sotto-gengivale non chirurgico (‘Dental scaling’) su questi pazienti ha abbassato il rischio di ictus con una percentuale variabile a seconda della gravità del problema gengivale. Al contrario, l’estrazione di denti a causa della parodontite ha aumentato il rischio di ictus del 56%, risultato maggiore del 36% anche nei pazienti con parodontite non trattata.

Infezione da locale a generale

Spesso la gengivite è l’esordio di una patologia più complessa, la parodontite, causata dall’attacco di microrganismi batterici, che si depositano nel solco tra dente e gengiva formando la placca che favorisce la nascita di una tasca parodontale, cioè uno spazio dove si accumulano e proliferano i batteri. Questa infezione intacca la parte ossea, compromettendo la stabilità del dente, che comincia a “dondolare”.  I batteri dalla bocca possono poi migrare in altre parte dell’organismo, provocando vari problemi.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Attenzione ai segnali di allarme della gengivite: gengive arrossate, gonfie e doloranti al tatto; sanguinamento gengivale mentre si mangia, si lavano i denti o si passa il filo interdentale.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti