Influenza 2025/26: cosa aspettarsi e come prevenirla

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo

Secondo gli esperti, potrebbe essere piuttosto intensa a causa delle mutazioni di superficie dei virus responsabili. Lavarsi con cura le mani, evitare i contatti se si è sintomatici è importante, ma il modo più efficace per non ammalarsi è fare il vaccino

Influenza 2025/26: cosa aspettarsi e come prevenirla

La stagione dell’influenza 2025/26 è iniziata a metà ottobre con i primi casi registrati. Secondo le stime, i contagi saranno circa 15-16 milioni di persone, tra adulti e bambini e potrebbero verificarsi anche complicanze, come bronchiti o polmoniti. I sintomi si possono controllare con riposo, dieta liquida e leggera, farmaci anche di automedicazione che nel caso dei bambini richiedono comunque il confronto con il pediatra. Per fronteggiare la stagione dell’influenza 2025/26 è importante prendere in considerazione la possibilità di sottoporsi al vaccino antinfluenzale, che è gratuito per molte categorie di persone e consigliato a tutti.

Influenza stagionale 2025/26

I virus responsabili dell’influenza quest’anno saranno due varianti principali, A/H3N2 e B/Victoria. Questi cambiano i loro antigeni di superficie, ossia le molecole (solitamente proteine) che si trovano sulla membrana esterna dei virus e che entrano in contatto con il sistema di difesa dell’organismo. Il virus modifica queste molecole per aggirare l’attacco del sistema immunitario, che non le riconosce perché non
è mai entrato in contatto prima e quindi non ha sviluppato immunità. I virus, in questo modo, quindi riescono a eludere le difese naturali che non non riesce a neutralizzarli. Di conseguenza, si diffondono con maggiore facilità tra la popolazione.

Oltre ai due virus dell’influenza, saranno in circolazione altri agenti virali: il Sars-Cov-2 responsabile del Covid-19 che è ormai diventato endemico e il Virus respiratorio sinciziale o Vrs, che causa disturbi respiratori soprattutto nei bambini. Inoltre saranno presenti altri microrganismi come adenovirus, rinovirus che causano raffreddore e altre forme respiratorie più leggere.

Cosa aspettarsi

Gli esperti ritengono che l’influenza 2025/2026 sarà piuttosto intensa. “Le previsioni si basano sui dati epidemiologici che provengono dall’Australia, dove si è appena conclusa una stagione influenzale molto impegnativa e che da sempre è un punto di riferimento per stimare l’andamento dell’epidemia nel nostro emisfero”, conferma il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Milano, direttore scientifico di Osservatorio Virusrespiratori.it. “Anche in Giappone ci sono stati molti casi e decine di scuole hanno deciso di chiudere. Sono ovviamente previsioni, ma se anche alle nostre latitudini si ripete quello che si è verificato in Australia, i contagi saranno molto numerosi, con rischi soprattutto per i più fragili”.

Ai primi casi registrati a ottobre si aggiungeranno quelli più numerosi previsti tra novembre e dicembre, quando si verificherà un ulteriore abbassamento delle temperature. Un secondo picco dell’influenza è previsto tra gennaio e febbraio dell’anno nuovo, anche in seguito alle feste natalizie che sono un’occasione di incontro tra persone e, quindi, anche di scambio tra virus. L’infezione dovuta ai virus della stagione influenzale 2025/26 potrebbe anche esser favorita da un inverno umido e freddo.

Come si trasmette

I virus dell’influenza vengono espulsi dal corpo della persona affetta attraverso le goccioline emesse dagli starnuti e dai colpi di tosse. Si depositano in terra o sugli oggetti, raggiungendo le persone che si trovano nel raggio di un metro. Quando i virus contenuti nella saliva raggiungono le mucose delle vie respiratorie di naso o della gola, danno il via all’infezione. I virus possono causare il contagio anche in un altro modo, cioè se una persona si tocca il naso, la bocca o gli occhi con dita che sono entrate in contatto con la saliva della persona già contagiata. Il virus dell’influenza, insomma, presuppone un contatto stretto, per questo ci si ammala tra famigliari, tra compagni di scuola, tra colleghi di lavoro, oltre che sui mezzi pubblici affollati.

Sintomi

I sintomi dell’influenza 2025/26 sono quelli che caratterizzano in generale le epidemie influenzali. Devono essere tre:

  • febbre alta, superiore ai 38 gradi
  • almeno un sintomo respiratorio compreso tra scolo nasale o naso chiuso, mal di gola, occhi arrossati
  • almeno un sintomo sistemico come per esempio spossatezza, dolori articolari, dolori muscolari.

Nei bambini, l’influenza può talvolta causare sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. “La caratteristica dei sintomi influenzali è di esordire in modo abbastanza rapido, con febbre e malesseri che insorgono improvvisamente e che sono intensi per circa cinque giorni, dopo un’incubazione di un giorno o due” aggiunge l’esperto. “Gli altri virus, invece, hanno un’insorgenza più lenta, i sintomi sono meno intensi e più sfumati e possono durare qualche giorno in più”.

Come prevenire l’influenza stagionale

Per prevenire l’influenza 2025/26 sono sempre valide alcune regole di protezione individuale. È importante:

  • lavarsi con cura le mani più volte durante la giornata, soprattutto dopo essere stati in ambienti chiusi, mezzi pubblici e locali frequentati
  • utilizzare la mascherina se si è raffreddati
  • coprire naso e bocca con un fazzoletto se si hanno sintomi
  • evitare di entrare a stretto contatto con le persone, soprattutto se fragili, se si hanno sintomi.

L’unico modo per evitare di ammalarsi o per lo meno di contrarre l’influenza in modo serio è sottoporsi al vaccino antinfluenzale. Questo è raccomandato per tutte le fasce di età e alcune Regioni, per esempio la Liguria, lo garantiscono gratuitamente per tutti. Altre Regioni, come la Lombardia, la forniscono gratuitamente ad alcune categorie, per esempio i bambini tra i sei mesi e i sei anni, i soggetti fragili e gli anziani. Sarebbe comunque opportuno che tutti si sottoponessero alla vaccinazione antinfluenzale, che riduce la circolazione del virus e quindi protegge indirettamente le persone che non possono essere vaccinate.

Cosa fare se si prende l’influenza

Se ci si ammala, è bene avvertire il medico o il pediatra, nel caso dei bambini.

  • L’influenza può quasi sempre essere tenuta sotto controllo a casa propria, a meno che non vi siano problemi preesistenti, al cuore o all’apparato respiratorio
  • I sintomi possono essere alleviati, non soppressi, da medicinali di automedicazione, eventualmente suggeriti dal medico o dal pediatra. Per esempio vanno bene paracetamolo, ibuprofene o ketoprofene per controllare febbre e dolori
  • È importante restare a riposo per tutto il tempo necessario, fino a quando i sintomi sono scomparsi e ci si sente più in forze, assumendo molti liquidi.

Gli antibiotici non sono necessari e anzi sono inutili, poiché sono attivi contro i batteri, mentre l’influenza, come spiegato, è causata da virus.

Photo by Gustavo Fring for pexels

 
 
 

In breve

L’influenza 2025/26 potrebbe essere piuttosto intensa. Per prevenirla, oltre al lavaggio delle mani e all’uso della mascherina, un presidio importante è il vaccino. Riposo e dieta liquida aiutano a riprendersi nel caso ci si ammali.

 

Pubblicato il 20.10.2025 Aggiornato il 20.10.2025
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