Febbre alta nei bambini: rimedi e soluzioni

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo

Se non è eccessivamente elevata è sufficiente un antipiretico, riposo e tanti liquidi da bere. Ma se sale oltre i 40 gradi e comunque sempre se il bambino è molto piccolo, bisogna chiamare il pediatra.

Febbre alta nei bambini: rimedi e soluzioni

Soprattutto nei mesi freddi, a causa delle frequenti infezioni virali, la febbre alta nei bambini è un evento abbastanza frequente. Non sempre ci si deve preoccupare, perché l’innalzamento della temperatura è un meccanismo di difesa dell’organismo stesso contro i virus.

Il pediatra va avvisato sempre se la febbre alta supera i 40 gradi, se compaiono altri segnali di malessere e se il bambino è molto piccolo. Negli altri casi, è essenziale assicurare idratazione e somministrare un antipiretico adatto all’età e al peso del piccolo. Il medico va comunque sempre informato.

Cosa fare

Per sapere come gestire la febbre alta nei bambini, è importante, prima di tutto, misurarla in modo corretto. Secondo recenti linee guida, per la misurazione della febbre nel bambino la temperatura corporea si dovrebbe misurare con un termometro elettronico o digitale. Anche il momento della giornata è importante per una rilevazione corretta della temperatura.

  1. Mattino e sera: la febbre andrebbe misurata due volte al giorno, quindi al mattino poco dopo il risveglio, assicurandosi che il corpo non sia surriscaldato per la notte e nel tardo pomeriggio. La misurazione dopo i pasti non è molto attendibile perché, durante il processo digestivo, i processi metabolici bruciano energia e questo può far alzare i valori.
  2. In relax: la temperatura va misurata in una condizione di tranquillità, dopo che l’organismo non ha praticato attività fisica intensa per almeno mezz’ora. Nei bambino, un gioco un po’ movimentato può causare aumento della temperatura del corpo.
  3. Organismo ben idratato: la febbre va misurata dopo che il bambino ha bevuto un po’ d’acqua fresca. Un organismo disidratato, infatti, non riesce a disperdere il calore con la traspirazione, lo trattiene e la temperatura tende a salire.
  4. Il punto giusto: sempre le linee guida suggeriscono che il punto migliore dove effettuare la misurazione della temperatura è nel cavo ascellare. Il retto non va bene per i bambini piccoli ed emotivi e, nel caso ci siano anche disturbi come diarrea, la rilevazione può essere difficile. Sotto la lingua va bene per i bambini dai quattro anni in su, che sappiano collaborare, per evitare di rompere il dispositivo. Nell’orecchio, la presenza di infiammazione o di cerume in eccesso può interferire con i valori corretti.

Una volta effettuate le misurazioni, è utile segnarsi i valori dell’andamento della febbre, per poter riferire correttamente al medico e regolarsi nella somministrazione di eventuali farmaci. Se la febbre non è eccessivamente elevata e il bambino è grandicello, si può contattare telefonicamente il pediatra per sapere come comportarsi.

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Rimedi utili per abbassare la temperatura

In caso di febbre alta nei bambini, è importante sapere cosa fare, anche se prima di prendere qualsiasi decisione riguardo a farmaci o altro si dovrebbe avere il parere del medico.

In generale, la febbre alta nei bambini va trattata con un farmaco che abbassi la temperatura, da somministrare se i valori salgono oltre i 38-38,5 gradi.

L’antipiretico di prima scelta è il paracetamolo che va somministrato in genere ogni 6 ore con dosaggio di 60 mg/kg/giorno, suddiviso in 4 dosi. In alternativa va bene anche l’ibuprofene in formulazione pediatrica. È importante non mescolare e nemmeno alternare i due medicinali, ma scegliere l’uno o l’altro.

Inoltre è opportuno rispettare le dosi e i tempi di somministrazione, che possono essere suggeriti dal pediatra e che comunque sono presenti sul foglietto illustrativo del medicinale. Circa un’ora dopo la somministrazione, la febbre dovrebbe iniziare a diminuire. La via preferibile per la somministrazione è quella per bocca.

Nel frattempo è importante proporre spesso da bere al bambino, per mantenere l’organismo ben idratato, cosa che favorisce la dispersione del calore che si accumula nel corpo quando si ha febbre alta.

La febbre alta è spesso di tipo virale e, in questo caso, ha una durata di circa 72 ore, quindi tende ad abbassarsi spontaneamente. Se non succede, non si devono somministrare antibiotici di propria iniziativa. Va prima consultato il pediatra che, attraverso una visita, potrà stabilire la reale necessità di assumere questi farmaci.

No ai rimedi della nonna

I rimedi di una volta, come le borse del ghiaccio o le spugnature fredde sono inutili e possono causare brividi e disagio al bambino. Anche le frizioni con l’alcol non vanno bene, perché non fanno abbassare la febbre e, inoltre, la sostanza assorbita per via cutanea può risultare tossica.

Il bambino con febbre alta non va coperto eccessivamente nella convinzione che abbia freddo, ma nemmeno svestito per favorire il calo termico. Gli indumenti che indossa possono essere commisurati alle sue esigenze: se ha i brividi per la febbre può essere aggiunta una coperta. Non va obbligato a restare a letto se, quando la febbre cala, il piccolo desidera alzarsi.

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Quando preoccuparsi (e andare in ospedale)

In alcune situazioni, la febbre alta richiede una certa attenzione e l’intervento immediato del pediatra. È sempre preferibile rivolgersi al medico del bambino, piuttosto che recarsi al pronto soccorso: sarà poi lo specialista a suggerire se è opportuno il ricovero per accertamenti.

In generale la febbre alta richiede la consulenza pediatrica quando:

  • La febbre è superiore a 40 gradi
  • Il bambino ha meno di sei mesi (e ancora di più se è al di sotto dei tre mesi) anche se la febbre è più bassa
  • Il piccolo ha un aspetto sofferente, mostra sonnolenza, irritabilità, piange in modo flebile
  • Ci sono segnali di disidratazione, per esempio pelle secca, pannolino asciutto, fontanella del capo più evidente
  • Il bambino lamenta mal di testa e mostra rigidità nucale
  • Compaiono convulsioni o difficoltà respiratoria

Infine, il pediatra va chiamato con una certa urgenza nel caso il bambino con febbre alta sia affetto da malattia cronica, per esempio diabete, malattie del cuore, problemi del sistema immunitario.

 
 
 

In breve

Se la febbre è alta, è essenziale chiamare il pediatra soprattutto se il bambino è molto piccolo, se compaiono altri sintomi di malessere come convulsioni, rigidità, disidratazione o se la febbre non si attenua dopo tre giorni con l’antipiretico.

 

Fonti / Bibliografia

Pubblicato il 26.11.2025 Aggiornato il 26.11.2025
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