Influenza: allarme dei medici, quest’anno sarà più grave

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 06/12/2021 Aggiornato il 06/12/2021

Secondo i medici l’influenza quest'anno sarà più grave, anche perché tante persone non hanno neanche gli anticorpi rispetto ai virus della stagione passata. Per questo la vaccinazione, che si può fare fino a fine dicembre, è fortemente raccomandata

Influenza: allarme dei medici, quest’anno sarà più grave

Durante lo scorso inverno, mascherine, distanziamento, scuole chiuse  e parziale lockdown nei mesi freddi, avevano di fatto impedito ai virus influenzali di circolare. Ma quest’anno le condizioni sono diverse e l’influenza potrebbe tornare a colpire. E potrebbe farlo in maniera più aggressiva del solito.

Può diffondersi facilmente

L’anno passato, secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, gli interventi per limitare la diffusione del Covid avevano tenuto molto a bada l’influenza. Adesso, invece, potrebbe diffondersi molto più facilmente. Il vaccino è l’unica arma per difendersi. L’influenza che sta per arrivare da noi ha già toccato l’emisfero meridionale, Australia, Nuova Zelanda, Sud America e Africa.

I bambini sono più esposti

L’analisi che i ricercatori hanno fatto sull’epidemia stagionale aiuta a capire l’allarme per i casi di bronchiolite (in Italia, ma soprattutto in Francia dove il freddo è arrivato prima) nei bambini sotto i due anni. Un’infezione virale che nei più piccoli si manifesta con raffreddore, febbre, tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratoria. I primi dati parlano di una diffusione in crescita nelle regioni più a nord del Paese. Il Consiglio scientifico francese ha spiegato il fenomeno con un significativo deficit di immunità collettiva per i bambini nati dopo marzo 2020, che vanno al nido, escono regolarmente, ma non sono più protetti da un corretto distanziamento né – soprattutto – da un vaccino anti Covid.

Dati in crescita

Per quanto riguarda l’influenza, nella settimana dall’8 al 14 novembre l’incidenza ha raggiunto i 4,2 casi per mille assistiti, un valore più che doppio rispetto allo stesso periodo del 2019. A essere colpiti sono soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni. È quanto emerge dal rapporto settimanale sul monitoraggio delle sindrome simil-influenzali effettuato dalla rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto superiore di sanità che registra l’andamento dell’epidemia stagionale, la cui corsa quest’anno si incrocia con quello della nuova ondata di Covid.

 

 
 
 

Da sapere!

I sintomi sono sempre gli stessi: infezioni alle vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alle articolazioni e l’anno scorso hanno costretto a letto i pazienti in media per 6 giorni.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti