L’influenza arriverà ai primi di dicembre, quindi da adesso fino alla fine di novembre è possibile sottoporsi alle vaccinazioni ed essere così “coperti” fino ad aprile-maggio. “Il momento ideale per le vaccinazioni è quello che precede l’arrivo del virus dell’influenza, che diventa epidemico dai primi di dicembre, se molto precoce, fino a fine marzo”, conferma Paolo Bonanni, coordinatore scientifico del Calendario per la Vita. “Dobbiamo cercare di vaccinarci prima dell’arrivo del virus per dare al nostro organismo il tempo di poter produrre una risposta immunitaria sufficiente per poterci proteggere”.
Virus molto aggressivi
In Italia, l’influenza mette a letto ogni anno in media più di 5 milioni di persone. La scorsa stagione è stata definita “ad alta intensità”, con oltre 8 milioni di italiani colpiti. “Il problema della mancata immunizzazione – evidenzia Claudio D’Amario, direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute – si sovrappone all’antibiotico-resistenza: non vaccinarsi per patologie ricorrenti come l’influenza aumenta infatti il consumo di antibiotici”. Sebbene questi farmaci siano del tutto inefficaci nei confronti dei virus influenzali. “Negli anni 2009,2010 e 2011 abbiamo avuto una buona copertura vaccinale – dice D’Amario – ma poi c’è stato un crollo nel 2014-2015, per il ritiro di alcuni lotti che ha alimentato una preoccupazione eccessiva”.
Attenzione ai bimbi piccoli
Nel caso dei bambini, soprattutto se molto piccoli, la preoccupazione e l’ansia prendono spesso il sopravvento. I bambini, infatti, hanno un sistema immunitario più fragile e una capacità limitata di interazione; l’attenzione quindi all’evoluzione dei sintomi deve essere costante da parte dei genitori e, se necessario, è importante rivolgersi al pediatra. Se, però, l’influenza non porta ad altre complicanze come per esempio sovra-infezioni batteriche che possono evolvere in bronchiti/polmoniti, i bambini hanno una maggiore capacità di ripresa rispetto all’adulto.
Da sapere!
L’influenza ha una sua evoluzione naturale. In media dura 5-7 giorni. Nel frattempo è importante adottare una dieta adeguata con spremute d’arancia, centrifughe di frutta e verdura contenenti vitamine, e brodo.