Influenza: è tempo di vaccinazioni

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 21/10/2019 Aggiornato il 21/10/2019

Il periodo ideale per le vaccinazioni contro l’influenza dura fino a novembre, in modo da dare il tempo al sistema immunitario di approntare le difese prima dell’arrivo del virus

Influenza: è tempo di vaccinazioni

L’influenza arriverà ai primi di dicembre, quindi da adesso fino alla fine di novembre è possibile sottoporsi alle vaccinazioni ed essere così “coperti” fino ad aprile-maggio.  “Il momento ideale per le vaccinazioni è quello che precede l’arrivo del virus dell’influenza, che diventa epidemico dai primi di dicembre, se molto precoce, fino a fine marzo”, conferma Paolo Bonanni, coordinatore scientifico del Calendario per la Vita. “Dobbiamo cercare di vaccinarci prima dell’arrivo del virus per dare al nostro organismo il tempo di poter produrre una risposta immunitaria sufficiente per poterci proteggere”.

Virus molto aggressivi

In Italia, l’influenza mette a letto ogni anno in media più di 5 milioni di persone. La scorsa stagione è stata definita “ad alta intensità”, con oltre 8 milioni di italiani colpiti. “Il problema della mancata immunizzazione – evidenzia Claudio D’Amario, direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute – si sovrappone all’antibiotico-resistenza: non vaccinarsi per patologie ricorrenti come l’influenza aumenta infatti il consumo di antibiotici”. Sebbene questi farmaci siano del tutto inefficaci nei confronti dei virus influenzali. “Negli anni 2009,2010 e 2011 abbiamo avuto una buona copertura vaccinale – dice D’Amario – ma poi c’è stato un crollo nel 2014-2015, per il ritiro di alcuni lotti che ha alimentato una preoccupazione eccessiva”.   

Attenzione ai bimbi piccoli

Nel caso dei bambini, soprattutto se molto piccoli, la preoccupazione e l’ansia prendono spesso il sopravvento. I bambini, infatti, hanno un sistema immunitario più fragile e una capacità limitata di interazione; l’attenzione quindi all’evoluzione dei sintomi deve essere costante da parte dei genitori e, se necessario, è importante rivolgersi al pediatra. Se, però, l’influenza non porta ad altre complicanze come per esempio sovra-infezioni batteriche che possono evolvere in bronchiti/polmoniti, i bambini hanno una maggiore capacità di ripresa rispetto all’adulto.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

L’influenza ha una sua evoluzione naturale. In media dura 5-7 giorni. Nel frattempo è importante adottare una dieta adeguata con spremute d’arancia, centrifughe di frutta e verdura contenenti vitamine, e brodo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cardirene: le donne incinte di 40 anni devono per forza assumerlo?

21/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Posto che le ragioni di una prescrizione vanno richieste al medico che l'ha effettuata, è senz'altro possibile che in caso di gravidanza in età avanzata, anche senza particolari fattori di rischio, venga indicato l'uso dell'aspirinetta (il Cardirene) per giocare d'anticipo sull'eventuale comparsa di...  »

Lavoro tanto di giorno: di notte è bene che le mie bimbe dormano con me?

15/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Se un bimbo si è già abituato a dormire nella sua cameretta, non è opportuno privarlo di questa importante conquista per averlo accanto nel lettone. Meglio puntare sulla qualità del tempo, anche se poco, che si trascorre insieme, dedicandosi a lui amorevolmente e gioiosamente ogni volta che si può. Basterà...  »

Sulla trasmissione del gruppo sanguigno

13/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Secondo le leggi che regolano la trasmissione dei gruppo ABO, ogni soggetto eredita sia dalla madre sia dal padre un solo fattore a testa, quindi da una madre AB e da un padre 0 non possono nascere figli di gruppo AB, ma solo di gruppo A0 o B0. Nel tesserno verrà però indicata solo la A o solo la B.  »

Grosso dispiacere in gravidanza: il bimbo ne può risentire?

10/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Fortuna vuole che il feto sia protetto dalle emozioni negative che può provare la donna in gravidanza e questo vale anche quando il dispiacere è così grande da determinare addirittura qualche manifestazione fisica, come il mal di pancia.   »

Incinta a 35 anni: quali indagini è opportuno fare?

08/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A prescindere dall'età materna al momento del concepimento, è opportuno che tutte le donne nel primo trimestre di gravidanza effettuino il test combinato o perlomeno la misurazione della TN (translucenza nucale), che rappresentano il metodo universale e raccomandato di screening delle anomalie fetali....  »

Fai la tua domanda agli specialisti