Influenza intestinale ottobre 2025: sintomi, durata e cure

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo, con la consulenza di Elena Bozzola - Dottoressa specialista in Pediatria

Si accompagna a dolori addominali, vomito, diarrea, a volte febbre. Soprattutto nei più piccoli può causare disidratazione.

Influenza intestinale ottobre 2025: sintomi, durata e cure

L’influenza intestinale di questo ottobre 2025 ha già colpito diverse persone tra adulti e bambini. Di origine per lo più virale, si manifesta con diarrea, vomito, dolori addominali e febbre.

Le persone adulte e in salute non corrono grossi rischi, ma i bambini soprattutto di età inferiore ai due anni potrebbero perdere liquidi e disidratarsi. Per questo è bene riferire al medico i sintomi e seguire le sue istruzioni di cura, che prevede anche una adeguata somministrazione di liquidi.

Sintomi

L’influenza intestinale provoca una serie di sintomi che coinvolgono soprattutto stomaco e intestino. Il nome corretto di questa infezione, infatti, è gastroenterite virale. Chi la contrare può manifestare:

• inappetenza
• nausea
• vomito
• dolore addominale
• diarrea liquida
• febbre non elevata
• stanchezza e malessere generale.

Quanto dura

“I sintomi possono variare da persona a persona” spiega la dottoressa Elena Bozzola, pediatra de Il Bambino e il suo Pediatra onlus. “Di solito compaiono uno-tre giorni dopo il contatto con la persona infetta e la gastroenterite vera e propria ha una durata di tre o quattro giorni. Durante questo periodo è bene evitare di entrare in contatto con altre persone perché si è molto contagiosi”. Trascorsa questa fase, i sintomi progressivamente si attenuano, torna l’appetito anche se è possibile avvertire per alcuni giorni un po’ di stanchezza. In generale, la gastroenterite virale ha una durata di una settimana circa.

È importante dedicare tempo e attenzioni per assicurarsi della completa ripresa dall’influenza intestinale. Questa, infatti, si manifesta in un periodo che vede la diffusione di molti altri germi responsabili di malesseri, dal virus dell’influenza al virus respiratorio sinciziale che può causare bronchiolite, oltre al virus del raffreddore e a diversi virus che veicolano forme para-influenzali.

La sovrapposizione di queste infezioni può indebolire l’organismo dei bambini piccoli e delle persone fragili.

I virus responsabili dell’influenza intestinale 2025

L’influenza intestinale di questa stagione autunnale, come avviene ogni anno, è dovuta soprattutto a tre tipi di virus. Ecco quali sono e che forme di gastroenterite possono causare.

  1. Rotavirus: è il più comune responsabile di forme di gastroenterite virale nei bambini. “In autunno e in inverno, può colpire chiunque, ma è soprattutto nei bambini di età compresa tra sei mesi e tre anni che può causare sintomi più seri” aggiunge la dottoressa Bozzola. “Provoca vomito e dissenteria in modo piuttosto intenso, esponendo al rischio di disidratazione. I casi più seri possono richiedere il ricovero in ospedale per la somministrazione di liquidi per via endovenosa”.
  2. Norovirus: detto anche Virus di Norwalk, dal luogo in cui fu isolato per la prima volta, è veicolato soprattutto dall’ingestione di acqua e di alimenti contaminati. Colpisce soprattutto chi frequenta mense di scuole, campeggi, centri ricreativi e così via. Provoca epidemie di gastroenterite con dissenteria e vomito in tutto il corso dell’anno.
  3. Adenovirus: alcuni ceppi del virus solitamente responsabile del raffreddore possono causare gastroenteriti con diarrea, vomito, febbre e raffreddore. La durata di questi malesseri è piuttosto lunga e può arrivare a 10-12 giorni.

Tutte le cure

Anche per l’influenza intestinale comparsa in modo più evidente in questo ottobre 2025, le cure si basano soprattutto su alcuni accorgimenti dietetici per evitare la disidratazione. Le scariche diarroiche e il vomito infatti causano perdita di liquidi, oltre che di sali minerali. È importante:

  • proseguire l’allattamento al seno se il piccolo è ancora nutrito in questo modo
  • proporre al bambino soprattutto liquidi, come camomilla, tè, tisane
  • non forzare l’alimentazione, cercando appunto di garantire almeno una adeguata idratazione, anche in rapporto all’entità delle perdite.

Integratori e sostanze che possono aiutare

In caso ci si ammali di influenza intestinale, oltre ai suggerimenti dietetici può essere necessario ricorrere a medicinali. È bene ricordare che, prima di prendere qualsiasi iniziativa, bisogna chiedere al medico, al pediatra nei caso dei bambini.

“In caso di ripetuti episodi di vomito e diarrea, il pediatra potrebbe consigliare la somministrazione di soluzioni reidratanti” suggerisce la dottoressa Bozzola. “A tal proposito è importante seguire scrupolosamente le indicazioni per la preparazione di una soluzione a base di liquidi ed elettroliti, da proporre al bambino fresca e poco per volta, preferibilmente con un cucchiaino, per evitare che la vomiti”.

Se il pediatra lo consiglia, sono utili fermenti probiotici adatti all’età, da assumere sciolti in poca acqua oppure in forma di latte fermentato, dopo che i sintomi sono scomparsi. Fino a quando non ci si sente meglio è essenziale garantire un adeguato riposo a casa.

È importante evitare la auto-somministrazione di antibiotici (inefficaci in caso di gastroenterite virale) perché non aiutano a risolvere il problema.

Trasmissione

L’influenza intestinale ottobre 2025 si trasmette con facilità tra le persone che vivono a stretto contatto tra loro, come i bambini di nidi e scuole, che giocano e interagiscono stando vicini in ambienti chiusi.

I virus responsabili della gastroenterite si diffondono nell’ambiente con gli starnuti e i colpi di tosse e si depositano sugli oggetti che poi vengono manipolati da altre persone, diffondendo il contagio.

Anche le loro mani possono essere contaminate e, se non perfettamente lavate, possono portare tracce fecali a loro volta cariche di batteri o di virus portatori dell’influenza.

I germi raggiungono quindi altri individui per via diretta oppure attraverso la manipolazione di oggetti usati in comune, come giocattoli, asciugamani, posate. Una volta che le altre persone li toccano, possono entrare in contatto con i virus.

Le regole di protezione contro l’influenza intestinale

È possibile ridurre il rischio di contagiarsi di influenza intestinale seguendo regole sempre utili:

  1. Lavarsi con cura le mani soprattutto dopo essere stati in luoghi molto frequentati
  2. Restare a casa nei giorni in cui si hanno i sintomi, evitando di incontrare persone
  3. Utilizzare la mascherina nei luoghi pubblici
  4. Effettuare il vaccino antinfluenzale che evita di ammalarsi in modo serio di influenza e limitando quindi la sovrapposizione dei sintomi
  5. Alimentare il bambino in modo sano, con alimenti digeribili e ricchi di vitamine.

Per i più piccoli, esiste la possibilità di un vaccino che previene la gastroenterite da Rotavirus. Viene somministrato per bocca e rientra tra le vaccinazioni raccomandate e gratuite nel nostro Paese. La prima dose viene somministrata a partire dalla sesta settimana di vita.

La gastroenterite di origine batterica

“È bene sapere che non tutte le forme di gastroenterite sono di origine virale, anche se questa è la forma più comune” precisa la pediatra. “Esiste anche la gastroenterite batterica, un’infezione intestinale causata da batteri, come Salmonella o Escherichia coli, che si manifesta con sintomi molto simili, ovvero diarrea, dolori addominali, nausea, vomito e febbre. Si contrae principalmente consumando cibo o acqua contaminati da batteri, specialmente carne, uova o latte poco cotti o crudi”.

La gastroenterite dei bambini di tipo batterico può avere una durata più lunga rispetto a quella virale. In caso di sospetto, il pediatra prescriverà degli esami specifici, utili anche per identificare il germe responsabile ed eventualmente prescrivere una cura mirata.

 
 
 

In breve

In caso di gastroenterite o influenza intestinale, è bene tenere il bambino a riposo per evitare il contagio e per permettergli di riprendersi. Gli si dovrebbero proporre molti liquidi e, se il pediatra lo suggerisce, probiotici per ricostituire il microbiota dell’intestino.

 

Pubblicato il 30.10.2025 Aggiornato il 30.10.2025
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