Influenza nei bambini: no ai farmaci inutili

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/11/2013 Aggiornato il 27/11/2013

Farmaci per l’influenza nei bambini? Solo se necessari. Fazzoletti per il naso, mani pulite e qualche giorno di riposo restano le armi migliori

Influenza nei bambini: no ai farmaci inutili

Pediatri e genitori sono d’accordo: basta abusare di farmaci. Specialmente antibiotici. E tanto più per curare l’influenza nei bambini. Il nostro Paese, secondo le ultime stime, è tra quelli che ne consumano di più. Con il rischio che, a lungo andare, perdano d’efficacia.

Da 0 e 14 anni i più colpiti da febbre & co

Influenza e bambini è un binomio molto comune, ma che non deve spaventare. Anzi, ciò che si deve temere è il ricorso immotivato a troppi farmaci. L’allarme è stato lanciato di recente dal Movimento italiano genitori (Moige), e dall’Associazione medica italiana di omotossicologia (Aiot), sulla scia dei dati presentati all’ultimo congresso della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Mediamente, ogni anno, vengono colpiti da sindromi influenzali o simil-influenzali da 5 a 8 milioni di italiani. La fascia d’età più colpita è quella tra zero e 14 anni, con un’incidenza pari a circa 30 casi ogni 1.000 bambini.

Inutili gli antibiotici contro l’influenza

Il ricorso agli antibiotici è inutile e dannoso in caso di influenza nei bambini, perché questi farmaci sono efficaci solo nei confronti delle infezioni batteriche. E raffreddori e influenze sono provocati per lo più da virus. Per evitare il ricorso inutile ai farmaci, è consigliabile giocare d’anticipo, con un’intelligente strategia di prevenzione basata su alcune norme comportamentali, utili anche quando l’influenza è già in corso.

5 regole anti-virus

Per prevenire e combattere i sintomi dell’influenza basta mettere in atto 5 regole: lavare le mani del bambino spesso e accuratamente con acqua e sapone; riparargli bocca e naso quando tossisce o starnutisce (e dopo lavarsi le mani); evitare di fargli toccare occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei virus; tenerlo a casa quando si manifestano i sintomi di influenza; evitare di portarlo in luoghi affollati (supermercati, ludoteche, ristoranti) quando i casi di malattia sono molto numerosi.

Un aiuto dall’omeopatia

La medicina naturale, come l’omeopatia, offre inoltre valide possibilità di prevenzione e cura, consentendo di limitare l’uso dei farmaci ai casi in cui essi sono effettivamente necessari. Può stimolare il sistema immunitario, cioè di difesa naturale dell’organismo, aiutando il bambino ad ammalarsi meno. 

In breve

5-6 INFEZIONI ALL’ANNO NEI BAMBINI

Da 1 a 6 anni, un bambino sano va incontro ad almeno 5-6 infezioni respiratorie all’anno. L’eliminazione dei fattori di rischio ambientale, l’uso dei vaccini, gli immunostimolanti e il ricorso alle terapie alternative (come l’integrazione di vitamina D) sono validi strumenti di prevenzione.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti