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L’influenza in gravidanza può essere rischiosa. Secondo uno studio americano, infatti, il virus causa nelle donne incinte una reazione troppo intensa del sistema immunitario, che facilita la comparsa di complicazioni come la polmonite. Per questo è bene non sottovalutarla se ci si contagia e comuqnue cercare di prevenirla.
Più diffusa e più grave
Secondo i ricercatori della Stanford University (Stati Uniti), non solo le donne incinte si ammalano con più facilità di influenza, ma sviluppano anche sintomi più intensi. Questo perché l’influenza in gravidanza determina una risposta immunitaria potenziata rispetto al resto della popolazione: le difese naturali diventano più combattive, dando vita a sintomi più intensi e a effetti indesiderati pericolosi. L’eccesso di cellule immunitarie nei polmoni, per esempio, causa un’infiammazione che provoca facilmente difficoltà respiratorie.
Utile la vaccinazione
La misura di prevenzione più efficace è il vaccino. Il servizio sanitario lo fornisce gratuitamente alle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, considerato che l’influenza in gravidanza può essere rischiosa. Si somministra in un’unica dose, per via intramuscolare, a livello del braccio. Può essere effettuato entro fine dicembre, ma è preferibile vaccinarsi entro novembre. Sembra che prevenga anche il parto pretermine.
Previene l’influenza vera e propria
È bene precisare che il vaccino è efficace solo contro i virus che causano l’influenza. Questa si riconosce dalla presenza di tre condizioni contemporaneamente: febbre elevata (sopra i 38 gradi) a insorgenza brusca, sintomi sistemici come i dolori muscolari/articolari, sintomi respiratori come la tosse, il naso che cola, la congestione o secrezione nasale e mal di gola. Il vaccino non previene malattie causate da altri microorganismi (per esempio quelli che causano il raffreddore o il virus intestinale) o da virus influenzali non contenuti nel prodotto formulato.
Ecco le norme igieniche anti-contagio
Siccome l’influenza in gravidanza può essere rischiosa, è fondamentale che la futura mamma si protegga dal rischio di contagio anche mettendo in atto semplici misure precauzionali. È raccomandabile: lavarsi le mani con acqua e sapone o con i gel alcolici più volte al giorno, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito; coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce; evitare di toccarsi continuamente mani e bocca e di strofinarsi gli occhi; non frequentare, per quanto possibile, posti affollati nei periodi di picco influenzale (mezzi pubblici, uffici, centri commerciali); mantenere almeno un metro di distanza dagli interlocutori. Attenzione agli sbalzi di temperatura. Importante in particolare tenere la testa calda e asciutta, indossando il cappello quando si esce e asciugando i capelli con il phon dopo la doccia.
In breve
SÌ AL PARACETAMOLO
Se compaiono i sintomi dell’influenza, in gravidanza si può assumere del paracetamolo: abbassa la febbre e riduce gli stati di malessere e dolore. Prima di prendere altri farmaci, occorre sentire il parere del ginecologo.