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Da pochi anni, fra gli strumenti utili per la prevenzione dell’influenza nei bambini e nei ragazzi (dai 2 ai 18 anni) c’è anche il vaccino antinfluenzale spray, che contiene ceppi del virus influenzale vivi attenuati, cioè resi innocui ma in grado di stimolare una risposta immunitaria. Si tratta di una formulazione molto tollerata e ben accettata dalle famiglie perché non necessita di aghi, siringhe e punture, che spesso creano paura e timore nei bimbi e nei genitori. Pur essendo molto meno invasivo, il vaccino in spray garantisce la stessa efficacia dei vaccini tradizionali e ha pochi effetti collaterali.
In cosa consiste il vaccino intranasale
Il vaccino vivo attenuato intranasale o LAIV (dall’inglese Live Attenuated Influenza Vaccine) protegge dai virus influenzali che, stando alle valutazioni della comunità scientifica, saranno i più comuni durante la stagione a venire. Funziona come un comune spray nasale: per somministrare i principi attivi si inserisce l’erogatore nelle narici del bimbo – in questo caso si utilizza un applicatore nasale monouso – e poi si preme.
La dose è di 0,1 mL per ogni narice (la dose totale è di 0,2 mL), da somministrare con un solo spruzzo per parte.
Nei bambini già vaccinati e in quelli con più di nove anni è sufficiente una sola dose, mentre in quelli di età compresa fra i sei mesi e i nove anni e in quelli che non sono già stati vaccinati sono necessarie due dosi, da somministrare ad almeno quattro mesi di distanza l’una dall’altra.
È bene sapere che la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata nei bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 6 anni, anche per ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani (i bambini sono la principale via di trasmissione dell’influenza all’interno delle famiglie e delle comunità), e nei bimbi e ragazzi sopra i sei mesi fragili o con malattie croniche.
Come agisce
Il vaccino antinfluenzale somministrato con spray intranasale è un vaccino quadrivalente, contiene cioè quattro virus influenzali, due di tipo A e due di tipo B, che sono i due sottotipi di virus influenzali più diffusi e responsabili della sintomatologia influenzale classica. Tutti i quattro microrganismi presenti nel vaccino sono vivi ma attenuati. In pratica sono stati indeboliti per diventare innocui e potersi replicare alle temperature basse, come quelle della mucosa nasale, ma non a quelle elevate come quelle dei polmoni.
In questo modo, una volta somministrati, riescono a stimolare lo sviluppo di una reazione immunitaria da parte dell’organismo, ma senza sottoporlo a rischi e senza causare influenza.
Grazie a questa prima risposta, quando il sistema di difesa del bambino entra in contatto con i virus influenzali veri e propri che circolano nell’ambiente durante la stagione influenzale, li riconosce e può attivare una risposta immunitaria più rapida ed efficace.
Oltre al vaccino spray, per la vaccinazione in età pediatrica sono disponibili altri due tipi di vaccino somministrati attraverso un’iniezione intramuscolare, che sono sempre quadrivalenti, ma contengono virus inattivati, che sono stati fatti crescere su colture cellulari e poi uccisi. Anche in questo caso, quando il farmaco viene somministrato, il sistema immunitario identifica i virus inattivati come estranei e produce sostanze di difesa, che serviranno poi per proteggere l’organismo al contatto con i virus veri e propri.
I dati
Nell’ultimo decennio, il vaccino vivo attenuato è stato ampiamente utilizzato per la vaccinazione dei bambini in altri Paesi, fra cui il Regno Unito, dimostrando un’elevata tollerabilità e sicurezza. L’efficacia è paragonabile a quella degli altri vaccini, somministrabili per via iniettiva. Come scegliere dunque? È il medico a consigliare la formulazione più adatta in relazione al caso specifico, valutando anche preferenze e bisogni della singola famiglia. Per esempio, nei bambini con asma severo in genere si predilige la formulazione classica.
Pro e contro
La formulazione spray garantisce una serie di vantaggi:
- è ben tollerata
- è veloce e facile da somministrare
- evita il ricorso a punture, aghi e siringhe, che spesso spaventano i bambini, provocano dolore e rendono la procedura poco accettata
- garantisce la stessa efficacia delle altre formulazioni.
Ovviamente non si tratta di una panacea miracolosa priva di svantaggi. I principali “contro” sono quattro:
- non può essere somministrato prima dei 24 mesi perché potrebbe causare problemi respiratori;
- può provocare effetti collaterali come malessere generale, mal di testa, febbricola, scolo nasale liquido, leggero respiro sibilante, inappetenza, che in genere si risolvono spontaneamente nel giro di 48 ore;
- non può essere somministrato nei bambini in terapia con farmaci a base di salicilati;
- come gli altri vaccini, è controindicato in caso di allergia grave a una delle componenti in esso contenute o manifestatasi dopo la somministrazione di una dose precedente.
In breve
Il vaccino antinfluenzale spray è indicato per prevenire l’influenza nella fascia d’età 2-18 anni. Contiene ceppi del virus influenzale vivi attenuati, cioè resi innocui ma comunque in grado di stimolare una risposta immunitaria. Si tratta di una formulazione ben accettata dai bambini perché non necessita di aghi, siringhe e punture. Garantisce la stessa efficacia dei vaccini tradizionali e ha pochi effetti collaterali.