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Bruciore o irritazione agli occhi, alla pelle o alle vie aeree, tosse e attacchi asmatici potrebbero essere i sintomi di intossicazione da cloro, una sostanza chimica che viene normalmente usata nella disinfezione dell’acqua delle piscine.
Un recente fatto di cronaca ha visto coinvolti cinque bambini che si sono sentiti male dopo un bagno in piscina probabilmente a causa di un malfunzionamento del sistema di dosaggio del cloro (su questa ipotesi stanno ancora svolgendo verifiche le autorità sanitarie e i carabinieri del NAS), destando molta preoccupazione.
I medici della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), e in particolare il suo presidente Alessandro Miani, hanno infatti affermato che questo episodio è l’ultimo di una lunga serie, fatto che solleva preoccupazioni sul tema della sicurezza nelle piscine italiane.
Riconoscere i sintomi dell’esposizione acuta al cloro e i comportamenti da mettere in atto in questa eventualità può essere utile per gestire tempestivamente la situazione in attesa dei soccorsi. Tra le cose da fare ci sono ad esempio togliere gli indumenti bagnati, spostarsi in una zona ben ventilata e sciacquare il corpo e gli occhi con abbondante acqua corrente.
Sintomi
Il cloro usato per mantenere limpida l’acqua delle piscine non è normalmente pericoloso, ma se viene inalato in concentrazioni elevate può dare vita a problemi anche gravi. I prodotti chimici usati per disinfettare l’acqua delle piscine sono comunque in gran parte corrosivi; se ipocloriti e cloroisocianurati vengono a contatto con correttori di acidità, possono liberare cloro gassoso, un gas tossico che può provocare intossicazioni acute anche gravi.
È utile saper riconoscere i sintomi di un’esposizione al cloro o di una vera e propria intossicazione causata da questa sostanza. Soprattutto nei bambini i sintomi possono evolvere rapidamente poiché sono più esposti a rischi respiratori, soprattutto in ambienti chiusi e poco ventilati come ad esempio le piscine al coperto. Tra i principali sintomi ci sono:
- irritazione delle mucose nasali
- irritazione agli occhi
- difficoltà respiratorie
- tosse secca
- nausea
- mal di testa
- arrossamenti cutanei o bruciore.
In caso di un’intossicazione da cloro, i sintomi più frequenti sono:
- occhi arrossati e lacrimazione
- tosse
- difficoltà respiratoria
- sensazione di oppressione al torace
- estesa irritazione cutanea.
Un’intossicazione da inalazione o ingestione di cloro presente nell’acqua della piscina può inoltre dare origine a bruciore alla bocca, dolore alla gola, mal di stomaco, vomito, sangue nelle feci.
Cosa fare
Se si sospetta una eccessiva esposizione al cloro è importante recarsi subito al pronto soccorso o rivolgersi tempestivamente ad un medico. Tra le misure che si possono mettere in atto immediatamente:
- uscire subito dall’acqua
- spostarsi all’aperto o in un ambiente ben ventilato
- togliere gli indumenti bagnati
- lavarsi con abbondante acqua pulita, usando sapone neutro sul corpo e sciacquando gli occhi con acqua corrente per qualche minuto.
Saranno poi gli specialisti a decidere quali misure mettere in campo caso per caso.
A cosa serve il cloro nelle piscine
Il cloro viene usato per disinfettare l’acqua delle piscine, evitando il proliferare delle alghe ed eliminando batteri, virus e microrganismi nocivi. In questo modo è possibile mantenere l’acqua limpida e pulita. Bisogna però utilizzarlo in maniera corretta, soprattutto per quanto riguarda i dosaggi e le modalità.
Come accorgersi se nella piscina c’è un’eccessiva presenza di cloro
Nelle piscine dovrebbe essere regolarmente monitorato il livello di cloro e il pH (grado di acidità) dell’acqua; questo controllo deve essere affidati a personale esperto e qualificato. In caso di eventuali malfunzionamenti del sistema di distribuzione del cloro, ci sono però dei campanelli d’allarme che possono segnalare un’eccessiva presenza di cloro nell’acqua, come ad esempio:
- odore pungente
- cambiamento del colore dell’acqua
- bruciore o irritazione agli occhi e alle vie respiratorie durante la permanenza in acqua.
In copertina foto di Juan Salamanca da Pexels
In breve
Il cloro è usato per mantenere limpida l’acqua delle piscine, ma se usato in maniera non corretta può provocare problemi anche gravi. L’intossicazione da cloro provoca sintomi precisi e riconoscerli tempestivamente può aiutare a correre ai ripari.
Fonti / Bibliografia
- #sima #mattino5 #tgcom24 #radioroma #tg2000 #ansa | Alessandro MianiBAGNO IN PISCINA, QUANDO IL CLORO DIVENTA TOSSICO Un momento di svago come un bagno in piscina può trasformarsi in un rischio serio per la salute se il cloro non viene gestito correttamente. Lo dimostra quanto accaduto il 2 giugno, quando cinque bambini sono rimasti intossicati in una piscina romana: uno di loro è attualmente ricoverato in terapia intensiva. Come Società Italiana di Medicina Ambientale (#SIMA), sono stato chiamato a commentare l’episodio per spiegare le cause e i rischi legati a una gestione scorretta dei disinfettanti, con diversi interventi sui media, quotidiani e network televisivi. Negli ultimi due anni si sono registrati in Italia ben 184 casi di intossicazione chimica, un fenomeno in aumento che coinvolge soprattutto i più piccoli. Il problema nasce dall’uso improprio di sostanze come ipoclorito di sodio e di calcio, acido solforico e tricloroisocianurico. Se combinati in modo errato o se avvengono sovradosaggi per guasti alle centraline di miscelazione, possono ...