Ipertensione: a rischio il 10% dei ragazzi

Luciana Pellegrino A cura di Luciana Pellegrino Pubblicato il 19.2.2018 Aggiornato il 8.8.2018

I giovani e le donne sono le categorie più a rischio di ipertensione. Per prevenire la pressione alta, basta modificare lo stile di vita e tenere bassi i livelli di colesterolo

Ipertensione: a rischio il 10% dei ragazzi

L’ ipertensione è una malattia in grado di svilupparsi molti anni prima della comparsa dei suoi sintomi tipici. Secondo la Sic, la Società italiana di cardiologia, il 10% dei giovani sotto i 18 anni rischia di essere iperteso, confermando l’importanza della prevenzione per individuare i fattori di rischio e far condurre ai ragazzi uno stile di vita più sano, grazie anche all’aiuto dei genitori.

Infarto, prima causa di morte

Secondo Giuseppe Mercuro, presidente della Sic, molti pensano che giovani e le donne siano protetti dalle malattie cardiovascolari. In realtà, già in adolescenti si riscontrano valori della pressione sanguigna superiori alla norma, accompagnati da sovrappeso, condizione che peggiora l’ ipertensione. Quanto alle donne, nelle over 65 la prima causa di morte è proprio l’infarto. Il sesso femminile ne sottovaluta i pericoli perché – a differenza degli uomini – non avverte subito dolore al torace. Resta il fatto che le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte per entrambi i sessi. E all’origine c’è proprio l’ipertensione. Il primo intervento –sostiene Pasquale Filardi, presidente della Finsic – parte dal controllo del colesterolo alto e nel riportarlo nei valori corretti.

Attenzione ai più giovani

Non sono esenti dal rischio di ipertensione neppure i più giovani che a causa di stili di vita poco salutari e abitudini alimentari scorrette stanno ereditando anzitempo malattie un tempo appannaggio degli adulti: colesterolo alto, ipertensione e colesterolo alto sono infatti sempre più frequenti nelle nuove generazioni.

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

L’ipertensione è un disturbo silenzioso che spesso viene scoperto in seguito a un problema cardiaco o un infarto causati da pressione alta.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti