La prevenzione del cancro al colon parte dalle gengive

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci

Secondo alcuni ricercatori la parodontite non curata adeguatamente, oltre alla perdita di denti, potrebbe favorire l'insorgenza di cancro del colon. Ecco perché

La prevenzione del cancro al colon parte dalle gengive

È stata scoperta una relazione tra le malattie delle gengive e l’insorgenza di cancro al colon. Secondo alcuni ricercatori, la parodontite, non trattata, oltre a causare la perdita di denti (anche in giovane età), può favorire l’insorgenza di tumori intestinali. 

Cosa è stato scoperto                                                             

Questo il risultato pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research,  che ha coinvolto ben 42.486 individui di entrambi i sessi.
Lo studio è stato condotto da Mingyang Song, epidemiologo della prestigiosa Harvard T.H. Chan School of Public Health Clinical and Translational Epidemiology Unit presso il Mass General Hospital e la Harvard Medical School di Boston. I ricercatori hanno studiato i referti delle colonscopie eseguite sul campione, documentando l’incidenza di due tipi di lesioni intestinali che sono precursori del tumore del colon: i polipi dentellati (Serrated Polyps) e gli adenomi convenzionali.

I precursori del tumore al colon

Il 75% dei casi di tumori colon proviene dagli adenomi convenzionali, derivanti da cellule ghiandolari che si trovano nel colon. Dai polipi dentellati deriva invece il 25% dei tumori. La rimozione di questi polipi riduce sostanzialmente il rischio di cancro al colon. In tutto gli epidemiologi hanno registrato 2.336 casi di polipi dentellati e 4.102 casi di adenomi convenzionali. Lo studio, sottolineano gli autori, si va ad aggiungere a una vasta mole di dati che collegano la parodontite ai tumori.

Il parere dell’esperto                                                                        

“I nostri risultati – scrivono – aumentano la comprensione del legame tra salute orale() – in particolare delle gengive -, microbiota intestinale e carcinogenesi del colon-retto”. 

“Questo studio prospettico su una casistica veramente estesa – sottolinea Nicola Marco Sforza, presidente eletto della Società italiana di implantologia e parodontologia – segue altri recenti studi epidemiologici che mettono in evidenza una possibile correlazione tra infiammazione cronica del cavo orale tipica della parodontite, disbiosi del microbioma orale e attività carcinogenica intestinale. Come sempre, vista la delicatezza dell’argomento, è necessario essere prudenti nella valutazione dei risultati. In questo lavoro, si dimostra di fatto un leggero incremento del rischio, da parte dei soggetti affetti da parodontite, a sviluppare forme precancerose dell’intestino, come polipi e adenomi e tale rischio diventa più significativo (20% in più) se, oltre alla parodontite, il soggetto ha perduto oltre 4 denti a causa della malattia delle gengive”.

I risultati degli epidemiologi della Harvard suggeriscono il ruolo potenziale del microbioma orale nello sviluppo di tumori intestinali, anche se certamente sono auspicabili ulteriori studi clinici prospettici a lungo termine, svolti con un protocollo condiviso tra parodontologi e gastroenterologi, per definire l’impatto reale di questa correlazione. 

 

 
 
 

Da sapere!

La malattia parodontale si sviluppa quando i batteri nella bocca infettano il tessuto che circonda il dente, causando l’infiammazione (che è stata a lungo associata al rischio di cancro). Senza controllo, la malattia gengivale può progredire fino alla perdita dei denti.

 

Fonti / Bibliografia

Pubblicato il 14.10.2020 Aggiornato il 14.10.2020
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti